EBBENE, CON LA CHIUSURA DEL CENTRO DI ASSISTENZA DOMICILIARE, SONO DRAMMATICHE LE CONSEGUENZE PER I NOSTRI CARI ANZIANI E PER LA GENTE AFFLITTA DA GRAVI PATOLOGIE...
La testimonianza della'amica Maria, paralizzata a casa, 21 gennaio 2012 ore 11.20:
- "hanno abolito il centro per l'assistenza domiciliare degli anziani prima venivano a casa e ti aiutavano mandavano infermieri se cera bisogno di medicazioni adesso lo fanno raramente"
- "per mia suocera venivano, ora mia cognata che pure lei abita con noi, ha avuto due ictus e aveva bisogno di medicazioni ma quel centro non esiste più, era solo per gli anziani".
MARIA NON SI LAMENTA, NON ESIBISCE DOLORE ED AMAREZZA, SOPPORTA DIGNITOSAMENTE, E COME LEI FANNO TANTI ALTRI MALATI, MENTRE LE LORO ESIGENZE RESTANO SULLE SPALLE DI PARENTI ED AMICI !
MA SONO NOSTRI, DOLOROSAMENTE COLPITI DA DRAMMATICI TAGLI, CHE MAI LA REGIONE LAZIO AVREBBE DOVUTO ATTIVARE !
E CHI NON HA PURTROPPO PARENTI ED AMICI CHE FA ?
MUORE IN SILENZIO E SOLITUDINE.....
1 commento:
Massima solidarieta'a chi in questo momento ha veramente bisogno di assistenza domiciliare. Sonoi molto dispiaciuto di cio' in quanto ne avro ' bisogno anche io per mio padre che ha un'ematoma cerebrale ed e' infermo all' ospedale. Girano voci che la Banca, il Monte dei Paschi di Siena, non dia piu' soldi per questo tipo di assistenza a casa. Sono dell'ASL 7 di Nottola di Montepulciano.(siena) Non siamo ancora nelle condizioni dell'ASL2 di Roma, ma sulla bnuona strada, grazie alle politiche vergognose che hanno fatto, e che stanno facendo alla Sanitya' E' vero, noi abbiamo la Sanita' gratuita, nei confronti di altri paesi, tipo l'America, e per questo penso che chiunque esprima gratitudine. Ma perche'arriovare a questo punto? Mi piacerebbe che si trovassero nelle stesse condizioni, con malati a casa o in ospedale, malati infermi, disabili, i responsabili di simile scempio e danno all'umanita'. |Dico io, giacche' abbiamo un buon modello di sanita'(almeno lo era) non lo roviniamo, ma portiamo rispetto. Un abbraccio a tutti quelli che si trovano in queste condizioni di disagio. D.Mangiavacchi
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