Cartoline inquietanti dalla Mistica
Procede inarrestabile il grande stupro di ciò che resta della campagna romana
Viste dall’alto quelle che nell’articolo “In visita ai rapaci della Mistica”
 definivo “inquietanti ed invasive strutture metalliche” offrono, se 
possibile, una visione ancora più devastante ed opprimente di un’azione 
che può senza esagerazione essere definita uno stupro ai danni di ciò 
che resta della campagna romana.
Resta poi un autentico mistero come 
questa offesa, questa profonda ferita ambientale, possa far conseguire 
gli scopi, da lei stessa proclamati, alla coop Agricoltura Capodarco 
(destinataria di 20 ettari del “parco” della Mistica nei quali insistono
 quelle strutture, sotto le quali dovrebbero essere ospitate delle 
serre) che sono/sarebbero quelli di : “promuovere un modello di 
agricoltura alternativo a quello tradizionale, capace di far fronte alla
 produzione non soltanto di beni agricoli ed alimentari rigorosamente 
biologici, ma anche di servizi rivolti al territorio ed alla 
collettività”.
Come e che tipo di agricoltura? Perché non ci viene finalmente spiegato?
Ogni forma di interrelazione con il 
territorio del VII municipio è finora mancata tra la Capodarco e il VII 
municipio, in tutt’altre faccende affaccendato, appare quasi ignaro di 
ciò che si sta perpetrando sul suo territorio ed è soprattutto impotente
 e privo di progettualità su che cosa fare negli altri 30 ettari del 
parco della Mistica.
Addirittura finora non è riuscito neppure ad aprire un ingresso al futuro parco da via Walter Tobagi, attraverso il quale far progredire la “mitica” via Francigena, inaugurata con grande clamore non molto tempo fa.
Addirittura finora non è riuscito neppure ad aprire un ingresso al futuro parco da via Walter Tobagi, attraverso il quale far progredire la “mitica” via Francigena, inaugurata con grande clamore non molto tempo fa.
La via Francigena – affermò allora il 
presidente della Provincia Zingaretti – “consentirà: 1) scoprire quanto è
 bella Roma, tutta Roma, anche quella periferica ed i comuni della sua 
Provincia, e tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio ambientale, 
storico e monumentale. Solo così facendo si potrà vivere meglio; 2) 
sviluppare la crescita economica attraverso il rilancio del turismo e 
dell’economia culturale. Dobbiamo riuscire a far venire i turisti anche 
nella periferia e nei nostri magnifici borghi e non solo nei consueti 
tour nel centro della città”.
Ed anche il conseguimento di questi obiettivi ci dovrebbe essere spiegato. Cosa verranno a visitare i turisti del domani?
A noi resta l’opprimente visione di 
questi muri di strutture metalliche che cancellano per sempre quella 
campagna romana che ha ispirato tanti pittori italiani e stranieri. 
E solo a poche centinaia di metri si stanno per perpetrare due altri inauditi stupri edilizi: il primo con 276 mila metri cubi di cemento che cancellerà la dolce collina di Casa Calda con 36 “sacre” palazzine alte dieci metri ed altro che si affacceranno a loro volta sulla megacementificazione (Santarelli) di 137.500 metri cubi tra via delle Nespole e via di Tor TreTeste.
E solo a poche centinaia di metri si stanno per perpetrare due altri inauditi stupri edilizi: il primo con 276 mila metri cubi di cemento che cancellerà la dolce collina di Casa Calda con 36 “sacre” palazzine alte dieci metri ed altro che si affacceranno a loro volta sulla megacementificazione (Santarelli) di 137.500 metri cubi tra via delle Nespole e via di Tor TreTeste.
Insomma cemento a volontà, inarrestabilmente.
Video di Vittorio Tallarico


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