domenica 30 settembre 2012

Metro B1: una chimera per molti, una delusione per tanti. A proposito del comportamento demenziale di un'impiegata giovedì 27 settembre. Intanto, per ritirare un pò su l'immagine del funzionamento della Metro B1, sperimentata SULLA LORO PELLE da tanti cittadini, è partita una tappezzata di grandi manifesti, sicuramente costosi, e sicuramente pagati da parte del comune di Roma !!! Ma non si tratta ormai di comunicazione elettorale ? Perchè deve essere pagata con i fondi di Roma Capitale, ossia di tutti noi ?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da: Maurizio CECCAIONI:
Metro B1: una chimera per molti,  una delusione per tanti. 
 
Se dopo lunghe attese di bus stracolmi e file interminabili di auto si riesce ad arrivare dalle estreme periferie del IV Municipio fino a Conca D’Oro, per prendere la B1 dalle, nulla di più normale che accada poi qualcosa una volta dentro la stazione. Il 27 settembre l'ennesima beffa per i viaggiatori.
Ore 8, una volta arrivati al tornello d’accesso, il cartello luminoso indica "Treno in partenza dal binario 2". Una solerte dipendente Atac, comodamente seduta sul tornello con le gambe penzoloni a mo' del muretto della nostra gioventù, senza dare altre spiegazioni, invitava invece ad andare al binario 1
Cosa che la gente ha fatto seppure con molti dubbi. Scese le scale (in questa mastodontica stazione mancano quelle mobili nell’ultimo tratto verso le banchine), la sorpresa: non c'era nessun treno al binario 1, mentre di là ce n'era uno fermo. Ma la perplessità (e l'indignazione, per così dire…) è aumentata quando l'altoparlante sulle banchine ha annunciato a più riprese che era in partenza il treno sul binario 2.
Altra risalita affannosa delle scale, di corsa verso il binario 2, ma il treno era chiuso. In questo via vai di gente che s'incrociava salendo e scendendo le scale verso i due binari, date le indicazioni contrastanti, siamo andati in molti verso la dipendente seduta ancora sul tornello, chiedendo spiegazioni dell’annuncio sentito. Lei, cadendo dalle nuvole, ci ha pure rimproverati, dicendo «Chi vi ha detto di andare la, quel treno è rotto!».
 Affermazione e atteggiamento che le è valso una bordata d'invettive dalla gente che ormai aveva la pazienza al limite. 
Siamo scesi ancora al binario 1 e finalmente è arrivato un treno. Poco dopo è cominciato il solito viaggio frammentato dalle continue fermate e accelerazioni improvvise, tra il consueto sinistro stridore del ferro sui binari in prossimità di "Bologna", non prima della consueta sosta di 3 minuto ad Annibaliano.
Questa la cronaca, però mi preme fare una riflessione su questa mastodontica stazione, degna dell'architettura del Ventennio e molto più vicina alla struttura di una centrale idroelettrica che a essere ideata per le persone:
1 - le scale mobili sono spesso fermate o in manutenzione. Quelle che accedono direttamente su piazza C. D'Oro sono scoperte ed esposte alle intemperie, con l'enorme probabilità che si deteriorino in poco tempo, con altre spese a carico dei cittadini;
2 - l'enorme pozzo che sta al centro del manufatto è aperto e quando piove a vento, non si salva nessuno. Inoltre la superficie bagnata è scivolosa, quindi pericolosa per l’incolumità delle persone;
3 - mancano le scale mobili per scendere e salire dalla banchina e quotidianamente ci sono problemi per le persone anziane o per i bagagli;
4 - le indicazioni luminose sui treni in partenza sono concepite male: spesso ci sono contemporaneamente accesi i due cartelli luminosi che indicano il binario di partenza;
5 – l’annuncio generico del treno in partenza, viene dato solo dagli altoparlanti del treno, ma non riecheggia in stazione. Manca quindi una comunicazione dagli altoparlanti di stazione per indicare il treno in partenza, da dove e tra quanto tempo, evitando così affannose e pericolose corse per le scale alla gente.
6 –spesso manca l’alimentazione sulla linea all’altezza della stazione Bologna: problemi di sovraccarico sottostimati?
7 – gentilmente qualcuno può dirci cosa siano quei locali chiusi con vetri oscurati, visibili dal "pozzo centrale" della stazione?
In ultimo una proposta sulle linee di superficie: aspettando un mezzo per C. D'Oro in corso Sempione angolo via Carnaro, mi sono accorto che altri bus provenienti da piazza Sempione che vanno verso via Tirreno/ B1 (come il 311) non fanno la fermata lì dove ferma l'86 e il 336. Sarebbe il caso che Atac inserisse in quella fermata tutti i mezzi diretti verso la B1.
Maurizio Ceccaioni

 Intanto, per ritirare un pò su l'immagine del funzionamento della Metro B1, sperimentata SULLA LORO PELLE da tanti cittadini, è partita una tappezzata di grandi manifesti, sicuramente costosi, e sicuramente pagati da parte del comune di Roma !!! 



  • Ma, visto come stanno andando le cose,  non si tratta ormai di  comunicazione elettorale ? 
  • Visto che non dà alcun contributo di servizio alla conoscenza del nuovo sistema della Mobilità ?
Perchè deve essere pagata con i fondi di Roma Capitale, ossia di tutti noi ? 
 Un invito agli interessati: ci comunicate se effettivamente con la  Metro B1 avete ridotto di metà il tempo del vostro percorso Talenti-EUR ?

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