ARTICOLO DI GIUSEPPE GRIFEO
In alcune zone mancano contenitori, stradali, condominiali e kit domestici.
Nell'85% del territorio (176mila romani) è prevista ancora la raccolta stradale ma tramite cinque secchioni:grigio per materiale non riciclabile;
bianco per carta, cartone e cartoncino;
blu per plastica e metallo;
campane verdi per rifiuti in vetro;
marrone per scarti alimentari organici.
Per il resto del municipio c'è il porta a porta. Quest'ultima riguarda 26mila persone a Villa Spada, Settebagni, Tor San Giovanni, Casal Boccone est, Aeroporto dell'Urbe e Bufalotta. In questo caso, in quasi nessun condominio sono stati portati i contenitori condominiali dove la gente ogni mattina, scendendo dal proprio appartamento, dovrebbe gettare le varie tipologie di rifiuti.
Ma non va bene neppure sul fronte della raccolta stradale con secchioni.
A Talenti mancano i grandi cassonetti con coperchio marrone per scarti e alimenti organici, mentre si vedono ancora quelli grigio fumo con due scritte (una è sbagliata): «Materiali non riciclabili»e «Materiali non riciclabili e scarti alimentari».
Identica situazione a viale Jonio e a Prati Fiscali. E ancora, in zona Serpentara, via Tina Pica, viale Titina De Filippo, via Pilotto, via Guasti, via Tetrazzini, via Colli della Serpentara, via Talli e via Pacchiarotti dove i vecchi contenitori stradali strabordano disacchetti buttati anche in terra.
La gente è poi costretta a una caccia al tesoro o a interminabili camminate per trovare le campane per il vetro. Via Nomentana ne è priva fino a quando non ci si avvicina a piazza Sempione e alla sede municipale: le prime sono state messe in traverse come via Ettore Romagnoli o via Sannazzaro e via Montasio. Bisogna camminare a lungo per raggiungerle. Ce ne sono anche un paio in via Graf e una in via D'Ovidio, poi in via Folengo. L'altra metà di Talenti ne è priva. Intorno a piazza Sempione è invece un fiorire di campane verdi. Pure nell'adiacente Città Giardino, anche se spesso sono nascoste dietro altri contenitori, come in piazza Madre Teresa Maria Spinelli, dietro secchioni stracolmi, sporchi e danneggiati. In tutta quest'area non si vede ancora l'ombra del grande contenitore con coperchio marrone per buttare il cosiddetto «umido», lo scarto organico. Dove trovarlo? A Conca d'Oro o su Prati Fiscali, ma solo da largo Valtournanche, poi nel quartiere Valli, anche se è capitato di vedere scene comiche. Secchioni messi uno davanti all'altro e appiccicati: quello che sta in mezzo è impossibile da raggiungere sia dalla gente, sia dagli operatori dell'Ama.
Il problema sta alla fonte: il kit domestico di bidoncini e buste. Molti non lo hanno ricevuto, come in via Franco Sacchetti, via Renato Fucini, via Enrico Viarisio.
«C'è un forte ritardo nella consegna del kit e non si vedono ancora quelli per i condomini sottoposti al "porta a porta" – sottolinea Mimmo D'Orazio, presidente del comitato Serpentara - Oppure sono state mandati avvisi del porta a porta in zone dove non è previsto.
La mancanza delle campane per la raccolta del vetro è generalizzata. Non si era ancora pronti, operatori e cittadini». «Qui a Settebagni, visto che abitiamo in un palazzetto con quattro appartamenti, non abbiamo diritto ai bidoni condominiali: siamo troppo pochi – dice Luciana – Molti sono nella nostra stessa situazione. Continuiamo a buttare tutto in secchioni di altre zone? Ho lasciato il sacchetto fuori dal cancello. Un operatore Ama era stupito che oggi quasi nessuno li ma messi fuori da cancelli o portoncini, mentre un amico ha portato via tutto e lo ha buttato in V Municipio, dove lavora».
Su via Renato Fucini un distinto signore prova a superare un dubbio amletico: «Se la mia domestica non lava il barattolo dello yogurt prima di buttarlo nella plastica o non getta un accendino nel non riciclabile, la multa la paga lei o io?».
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