lunedì 3 gennaio 2011

E' SCADUTO IL TERMINE AL 31 GENNAIO 2010 PER LA RESTITUZIONE ALLE BANCHE DA PARTE DEL MONDO DELLE COSTRUZIONI DI 10 MILIARDI DI FINANZIAMENTI, ED ECCO IL PRIMO ANNUNCIATO PROBLEMA: IL GRUPPO ACQUA MARCIA (OSSIA CALTAGIRONE-BELLAVISTA) NON E' PIU' IN GRADO DI RESTITUIRE I SUOI DEBITI ALLE BANCHE, E CHIEDE UNA MORATORIA...........MENTRE APPARE IN CATTIVE ACQUE ANCHE IL FONDO IMMOBILIARE SGR VEGAGEST IMMOBILIARE !

SUBITO PRIMA DI NATALE 2010 VI AVEVAMO RICORDATO IL GRAVE RISCHIO INCOMBENTE PER "PALAZZINARI" E BANCHE   A CAUSA DEL MEGADEBITO, BEN 10 MILIARDI DI EURO DI DEBITI DEI PRIMI VERSO LE SECONDE IN FINANZIAMENTI "BULLET".

SOLO 3 GIORNI FA VI AVEVAMO MESSO SULL'AVVISO SUL GRAVE RISCHIO DI INVESTIRE ORA NEL SETTORE IMMOBILIARE, ANCORA GRAVATO DAL FORTISSIMO RISCHIO "BOLLA IMMOBILIARE", SPECIE ANDANDO A PRENOTARE APPARTAMENTI IN COSTRUZIONE OPPURE ANCORA DA COSTRUIRE !!! 
3 giorni fa avevamo anche ripreso un articolo della Repubblica-economia del 24 agosto 2010:
Ricordiamo i due passi già segnalati:
"...i portafogli delle banche sono pieni di attivi immobiliari valutati a prezzi pre-2007 e se li bubbone scoppia rischia di  creare un nuovo terremoto nel settore".
"La bolla immobiliare (in Italia) deve ancora scoppiare e se ciò succederà a soffrirne di più sarà il sistema bancario. Esiste infatti un'enorme differenza tra le valutazioni di consistenti fette di immobili compite negli anni del boom (fra 2001 e 2007) ad  opera di blasonate agenzie internazionali ed i valori reali di mercato di oggi. Le inchieste giudiziarie su Reag e la Dtz, agenzie che hanno valutato gli immobili di Zunino (Altra enorme voragine, da 3 miliardi di euro, quella della società Risanamento: vedi nostro post del 23 settembre 2010 , nonchè articolo sulla sezione Economia di La Repubblica del 18 settembre 2010, che qui riproponiamo), hanno sollevato il dubbio sulla manipolazione delle perizie a seconda delle necessità dei proprietari (!). La maggior parte dei fondi chiusi, nati nei primi anni duemila, aveva attinto a piene mani a queste perizie  a seconda delle necessità dei proprietari....." (!!!) 
 EBBENE, COME AVEVAMO PURTROPPO DOVUTO ANNUNCIARE, I NODI VENGONO AL PETTINE...... 
Con articolo in data 29 dicembre 2010 a firma Mario Gerevini il Corriere della Sera, annunzia il sostanziale default, ossia L'IMPOSSIBILITA' DI FAR FRONTE AI SUOI DEBITI CON LE BANCHE, del Gruppo Acqua Marcia, ossia del gruppo dipendente dalla famiglia Caltagirone-Bellavista del Francesco Caltagirone minore, il cugino di Francesco-Gaetano ! (Leggi l'articolo anche sul Corriere on line, con altre interessanti notizie).
"Il Gruppo romano è a corto di cash -soldi-, e ha chiesto, come ha scritto la Stampa (vedi anche a questo link) , una moratoria sui pagamenti fino al 31 gennaio 2011... I debiti con le banche sono oltre 900 milioni, di cui 150 a breve, a fronte di un patrimonio stimato in 2,5 miliardi. Quindi 1,6 miliardi al netto del debito. Però le garanzie, come sa chi ha un mutuo, sono almeno il doppio rispetto all'erogato. Quindi -si chiede il Corriere della Sera- QUANTO DI QUESTO PATRIMONIO E' LIBERO DA DEBITI, PULITO ?"
CAPITO BENE ?
E da dove nasce questa prima pericolosa crisi del debito ?
Dalla crisi del fondo immobiliare "Vegagest", uno dei vari fondi immobiliari chiusi nato nei primi anni 2000, insieme con FIMIT SGR, e Fabrica Immobiliare SGR del Gruppo Caltagirone.
Leggetevi in proposito un interessante articolo sempre di Mario Gerevini sullo stesso Corriere della Sera di ieri 2 gennaio 2010:
Come segnala il Corriere della Sera si tratta di un segnale profondamente inquietante, in quanto "Vegagest non è una società qualunque governata da un immobiliarista rampante o da un finanziare, ma è posseduta, attraverso una holding, da banche e da una compagnia assicurativa quotata in Borsa, il 30% è della Cassa di Ferrara, poi Cassa di S. Miniato (22%), la Cattolica Assicurazioni (17%), Popolare Bari (10,7%), ed altre banche".
L'attuale condizione di sostanziale default di Bellavista junior-Acqua Marcia, come riassume sempre il Corriere, "riguarda il fondo immobiliare quotato Europa Immobiliare 1, che non avrebbe pagato 95 milioni di euro per un immobile a Roma del Gruppo Acqua marcia, costringendo Francesco Bellavista-Caltagirone, secondo la sua versione, a chiedere una moratoria alle banche, e a citare in giudizio la stessa Vegagest".
Come conclude l'articolo il nuovo direttore generale di Vegagest S. Ciccarello, dopo la cacciata del suo predecessore A. Bollea (e dunque qualche problema doveva esserci !), dichiara che "la citazione in giudizio di Bellavista" deriva da "pretese infondate totalmente, non ci sono le condizioni per adempiere al contrattoperchè l'immobile non è pronto, non è finito" (!!!)
In ogni caso, per una società con circa 1 miliardo di debiti, finire in default per 90 milioni vuol dire che probabilmente si sta raschiando il fondo del barile.....
E neanche la posizione della Vegagest SGR risulta rassicurante..... chissà come stanno attualmente altre SGR come FIMIT, e Fabrica Immobiliare...

QUALI SONO LE BANCHE INTERESSATE DAL PROBLEMA ?
Fonte
"Fra gli istituti creditori figurano tra l'altro B.P.Etruria, Bnl, B.Mps, B.P.Milano, B.P.Vicenza, B.Popolare, B.Carige, Intesa Sanpaolo e Unicredit
A incontrare i rappresentanti degli istituti di credito saranno  gli uomini di Rothschild, incaricati nei giorni scorsi da Acqua Marcia di redigere il piano industriale. 
(CAPITO BENE ? A TRATTARE CON LE BANCHE SARANNO GLI UOMINI DI UNO DEGLI ALFIERI DI QUESTA MALEDETTA GLOBALIZZAZIONE FINANZIARIA CHE STA ROVINANDO LA CLASSE MEDIA IN ITALIA, EUROPA, ED USA, LA BANCA ROTHSCHILD !)
Secondo indiscrezioni gia' circolate, prosegue il giornale, il piano dovrebbe tratteggiare il futuro del gruppo a partire dai quattro settori dove opera attualmente: turistico, immobiliare, aeroportuale e porti turistici e anticipare la dismissione di alcuni asset.
La decisione della societa' di chiedere una moratoria alle banche, prosegue il quotidiano, sarebbe dovuta alla mancata finalizzazione della vendita di un immobile che ha generato un problema di cassa sui pagamenti nel breve termine. Sul futuro del gruppo Acqua Marcia, aggiunge il giornale, da ambienti bancari si sottolinea come il gruppo avrebbe disponibilita' sufficienti a onorare gli impegni nel breve termine, mentre nel lungo termine il valore degli asset in portafoglio sarebbe di gran lunga superiore al debito. 

Sui contenuti della proposta che avanzera' Rothschild agli istituti nessuno si sbilancia, anche perche' gli uomini della societa' di consulenza vi starebbero lavorando alacremente in questi giorni. 
Le attese, conclude il quotidiano, sono di una richiesta a breve, per far fronte al mancato incasso dei 95 mln previsti dl contratto con Vegagest, accompagnata da una rinegoziazione di alcuni prestiti per spostare piu' a lungo l'esposizione complessiva.....
QUALI SIANO STATI I MECCANISMI PERVERSI DI QUESTI RAPPORTI FRA BANCHE E FONDI IMMOBILIARI CHIUSI E' BEN DESCRITTO IN UN VIDEO DI UNO CHE SE NE INTENDE, L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIMIT SGR MASSIMO CAPUTI:

Le quotazioni della Borsa registrano puntualmente, e -come risulta dai valori del 30 dicembre 2010, buttano ancora sia le quotazioni delle banche, che quelle dei grandi produttori di cemento, ed anche di FonSAI del solito Gruppo Ligresti, a testimonianza del fatto che le operazioni fatte negli ultimi giorno per consolidare il debito del Gruppo stesso, oppure per dare l'impressione che lo si stia consolidamento efficacemente, non riescono a convincere il mercato....
ACQUA MARCIA SI E' RIVOLTA A ROTSCHILD.....
SI SONO RIVOLTI AI PEZZI FORTI DI QUESTA OPACA GLOBALIZZAZIONE FINANZIARIA... contraria -diciamolo chiaramente- agli interessi delle classi medie in tutti i paesi interessati ! 
  • QUESTA GLOBALIZZAZIONE E' CONTRARIA AI NOSTRI INTERESSI, E' GIUNTO IL MOMENTO DI AFFERMARLO CON FORZA !
  • CI METTE NELLE MANI DELLA FINANZA E DI OPACHI POTERI SOVRANAZIONALI, SENZA ALCUN CONTROLLO DEMOCRATICO !
  • E' TEMPO DI DIRE UN FORTE BASTA ! 

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