domenica 16 gennaio 2011

GLI ENORMI INVESTIMENTO A RISCHIO NEL SETTORE IMMOBILIARE RISCHIANO DI RENDERE DRAMMATICA LA SITUAZIONE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA. UN DURO ARTICOLO DE LA REPUBBLICA DEL 15 GENNAIO 2010, CON RISPOSTA DELLA BANCA IL 16. POSSIBILI CONSEGUENZE PER I GRUPPI LAMARO, CALTAGIRONE, E MEZZAROMA

 Rileggere oggi l'articolo dal Corriere della Sera di seguito riproposto , risalente al marzo 2007 ossia prima dello scoppio della grande crisi economica internazione, mentre si scopre che Banca Monte dei Paschi di Siena, con i cui soldi Lamaro-Toti e Caltagirone hanno costruito Porta di Roma ed il Gruppo Mezzaroma Rione Rinascimento, versa in gravi condizioni finanziarie tanto da essere stata la prima banca in Italia per l'importo del suo prestito da parte dello Stato nei cosiddetti Tremonti Bonds (vedi nostro precedente approfondimento) , suscita strane ed ambivalenti sensazioni.... 
Da un lato la consapevolezza ed in parte la soddisfazione che i nodi prima o poi vengano al pettine...
Ma dall'altra il fatto che a tutto questo saranno probabilmente legati -per responsabilità e carente controllo di pochi- problemi economici, preoccupazioni, difficoltà di vita ,e sofferenze, per tanti tanti tanti concittadini......
FONTE: Corriere della Sera on line del 17 marzo 2007.
ALLEANZE: Mps si rimette nel risiko, con Jp Morgan
MILANO - Nuovo passo avanti verso il consolidamento del mercato bancario made in Italy. Ieri la Fondazione Monte Paschi di Siena ha affidato alla Jp Morgan il mandato per «esaminare e valutare la fattibilità di opzioni di crescita per linee esterne della banca Mps, tali per cui il suo posizionamento si collochi sugli stessi livelli dei principali competitor a livello europeo». 
Dopo la fusione tra Intesa e San Paolo e all' aggregazione tra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Popolare italiana (ex Lodi) per formare il Banco Popolare, prima banca popolare italiana per sportelli e terza nell' intero settore creditizio, a muovere è dunque Siena, rimasta con Capitalia ai margini del risiko bancario. Il tam tam che risuona per l' Europa ripete: o ci si aggrega o si finisce preda. E per il Mps si era parlato in passato di un interesse del Santander, dopo l' acquisizione di Bnl da parte di Bnp Paribas, in seguito al tentativo fallito del Bbva, e di Antonveneta da parte di Abn Amro. Da qui l' accelerazione dei toscani. La decisione della Fondazione Mps, azionista con il 49% della banca guidata da Giuseppe Mussari, si legge in una nota, «costituisce un ulteriore passo avanti nella ricerca di soluzioni strategiche che abbiano come obiettivo l' ulteriore sviluppo della banca». La fondazione a settembre aveva dato un mandato esplorativo per le aggregazioni al presidente Gabriello Mancini (nella foto) e al direttore generale Marco Parlangeli, mandato che è stato rinnovato nel febbraio scorso. 
Secondo indiscrezioni, ora la banca d' affari -OSSIA LA JPMORGAN- dovrebbe completare la sua ricognizione e presentare le sue valutazioni entro la fine di quest' anno.
Ferraino Giuliana   -   Pagina 33 -(17 marzo 2007) - Corriere della Sera"
 E quindi Monte dei Paschi di Siena ha finito per mettersi quasi interamente  nelle mani della stessa  JPMorgan, che per questo ne a Luglio 2007 -poco prima dell'esplosione della gravissima crisi dei Subprime- ne lodava  ampiamente la dirigenza......!!!! 
Vedi l'articolo al sito www.soldionline.it 
COME SIA ANDATA POI A FINIRE LO SAPETE BENE, DRAMMATICA ESPLOSIONE DELLA CRISI, CHE HA COLPITO DURAMENTE MONTE DEI PASCHI, CHE OGGI SI RITROVA LA BANCA CHE HA DOVUTO PRENDERE IN PRESTITO DALLO STATO L'IMPORTO PIU' ELEVATO DEI COSIDDETTI TREMONTI BONDS  , OSSIA TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO GARANTITI DALLO STATO PER SALVARE LE BANCHE, POCO MENO DI 2 MILIARDI DI EURO........
Monte dei Paschi di Siena era stato il principale finanziatore dell'enorme avventura edilizia intrapresa dalla Lamaro dei Fratelli Toti e da Francesco Gaetano Caltagirone nel lanciare e costruire l'enorme complesso di Porta di Roma, centro commerciale e sterminata edilizia residenziale circostante.

Si trattava invero di uno dei tre grandi affari del gruppo di palazzinari romani vicini all'ineffabile sindaco dell'epoca Walter Veltroni, con:
Porta di Roma su terreni Lamaro e Caltagirone nel Municipio IV ; Roma Est su terreni prevalentemente Caltagirone nel Municipio VIII ;
e Roma-EUR-Castellaccio su terreni prevalentemente di proprietà Parnasi nel XII Municipio.
TRE MUNICIPI, IV, VIII, E XII, CHE HANNO SOPPORTATO UNA VERA ALLUVIONE DI MILIONI DI METRI CUBI DI NUOVA EDILIZIA RESIDENZIALE, IN TOTALE CARENZA DI SERVIZI ED ADEGUATA VIABILITA' !  UNA GRAVISSIMA RESPONSABILITA' DELLA GIUNTA VELTRONI (qui in due foto con i fratelli Toti e Francesco-Gaetano Caltagirone) ! 
Monte dei Paschi di Siena si era ben presto resa conto della rischiosità di una siffatta esposizione sul fronte immobiliare, tanto che la Lamaro a gennaio 2010 era stata esclusa dalla Sansesoni S.p.A., la società immobiliare legata alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena (vedi qui di seguito articolo da Italia Oggi del 27 gennaio 2010), e versa oggi in condizioni immaginabili.....
Anche se era ormai probabilmente troppo tardi........(vedi un articolo de Il Fatto Quotidiano dell'Agosto 2010 a questo link).

Francesco-Gaetano Caltagirone il suo rapporto con Monte dei Paschi di Siena -rapporto comunque discusso e per taluni controverso- deve essere riuscito a giocarselo meglio, tanto che della banca  -di cui è forte azionista- è addirittura finito nel 2006 a fare il vicepresidente, del Consiglio d'Amministrazione con una nomina che risulta eloquente segno della rilevanza acquistata in quegli anni dal settore delle costruzioni......
 Caltagirone in questo incarico è stato riconfermato dal Consiglio d'Amministrazione del 24 aprile 2009, e l'ha rivestito poi sino ad oggi.....
 Molto più di recente abbiamo visto Monte dei Paschi di Siena sempre più in affanno, dopo l'evidente riconoscimento delle difficoltà reso evidente dalla maggiore richiesta presentata allo Stato per i suddetti Tremonti Bonds, 2 miliardi !
L'abbiamo vista anche impegnata nella cartolarizzazione di una serie di mutui residenziali.......
Ossia abbiamo visto Monte Paschi impegnata in quella stessa operazione di spostamento dei rischi dall'investimento immobiliare di se stessa banca -che aveva concesso i finanziamenti- al mercato o se preferite al popolo bue dei poveri risparmiatori, tramite emissione di appositi bond, che è insomma la stessa identica categoria di operazioni che hanno dato luogo alla grande crisi dei subprime....
10:12 18 NOV 2010  
MONTE DEI PASCHI DI SIENA: EMESSI 3, 47 MILIARDI DI EURO DI BOND RMBS
Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha perfezionato oggi con successo un'emissione di Residential Mortgage Backed Securities (RMBS) destinate all'euromercato, la prima operazione di cartolarizzazione collocata sul mercato dall'inizio della crisi finanziaria oltre tre anni fa. L'operazione, di ammontare pari a 3.479,5 milioni di euro, interamente assistita da mutui residenziali del Gruppo Montepaschi. e' composta da quattro tranche di titoli con scadenza legale al 2070. Le tranche A1 ed A2 sono state destinate ad investitori istituzionali qualificati e ad intermediari finanziari, mentre i titoli di Classe A3 e B sono state sottoscritte da MPS Capital Services.
  Il collocamento dell'operazione, strutturata da MPS Capital Services, e' stato curato da JP Morgan, MPS Capital Services e RBS in qualita' di Joint Lead Managers and Book Runners.
  L'operazione, sottolinea la banca, costituisce la prima operazione di RMBS collocata sul mercato originata da una banca Italiana da oltre 3 anni e in questo senso riapre il mercato dei titoli ABS per tutto il Sud Europa. Significativo l'interesse riscontrato dall'operazione, con una notevole partecipazione da parte di 39 investitori e un diffuso interesse da quasi tutti i paesi europei. In particolare Italia (ca 39%), Francia (ca 26%), Olanda (ca 11%), USA (ca 7.5%), Svizzera (ca 6%), Danimarca e Norvegia (ca 4.5%) e Germania (ca 2.2%). La tipologia degli investitori ha visto le banche primeggiare con oltre il 36% circa dell'emissione seguita da Fund Managers (ca 18 %) e compagnia assicurative (2.54%), Fondi Pensione (ca 4.5%) e Supranationals (ca 7.5%). .
Mps prepara securitisation (OSSIA CARTOLARIZZAZIONE) mutui
Mps prepara securitisation mutui03/11/2010 
- La banca Monte dei Paschi di Siena prepara un'operazione di cartolarizzazione di mutui casa e offrirà sul mercato due delle cinque classi frutto della securitisation.

Lo riferiscono all'agenzia Reuters due fonti vicine all'operazione affidata ai joint lead manager JP Morgan, Mps Capital Services e Royal Bank of Scotland.
“Sul mercato andranno le classe A1 e A2 che hanno rating AAA da Fitch e Moody's” spiega una delle fonti.
“La vita media attesa della prima dovrebbe essere 1,58 anni mentre per la seconda tra i 3 e i 3,5 anni, a seconda della size che è ancora tutta da definire per entrambe” aggiunge.
Non verranno vendute invece le classi A3, B e C. L'invio del materiale di marketing agli investitori è atteso a breve". 
CIO' NONOSTANTE, DOPO IL CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE DELLA BANCA DI NOVEMBRE SCORSO CALTAGIRONE, CHE POSSIEDE IL 3,9 DEL CAPITALE DEL GRUPPO MONTE PASCHI (CHE HA PERSO -RICORDIAMOLO- DAL 2007 CIRCA L'80% DEL SUO VALORE !), HA DICHIARATO CHE: "SIAMO MOLTO SODDISFATTI....." (leggetevi l'articolo che trovate in basso a destra, da "Il Cittadino on line ",a nche a questo link )

 MA CHE FILM AVRA' VISTO CALTAGIRONE A NOVEMBRE 2010 -CI CHIEDIAMO NOI- CONSIDERATO CHE PROPRIO DA ULTIMO -IERI 14 GENNAIO 2011- L'ATTIVITA' DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA DI QUESTI ULTIMI MESI E' STATA OGGETTO DI UN APPROFONDITO, PESANTE ED ANZI ADDIRITTURA DURO ARTICOLO DI LA REPUBBLICA A FIRMA DI ALESSANDRO PENATI, DAL TITOLO "LE SCELTE DI MPS PESANO SUI CLIENTI",  PUBBLICATO NELLA SEZIONE ECONOMIA  (leggete l'articolo anche su La Repubblica on line, con altre interessanti notizie).

 SPERIAMO ABBIATE LETTO L'ARTICOLO CON LA NECESSARIA ATTENZIONE, E PONDERAZIONE, NEL CASO ANCHE RILEGGENDOLO PIU' VOLTE,  IN QUANTO SEGNALA QUANTO BANCA D'ITALIA NON DOVREBBE ASSOLUTAMENTE CONSENTIRE ALLE BANCHE DI FARE, SE VOLESSE VERAMENTE TUTELARE DA DANNI IL CITTADINO RISPARMIATORE, E DUNQUE SVOLGERE CON LA NECESSARIA ATTENZIONE I SUOI COMPITI ISTITUZIONALI. 
ADESSO RIVEDIAMONE INSIEME ALCUNI PUNTI:
INIZIA COSI' L'ARTICOLO DI PENATI - "DAL 2007, il Monte Paschi di Siena (Mps) ha perso quasi l' 80% del proprio valore: quasi il doppio del settore in Europa. Eppure Mps dovrebbe essere il prototipo di banca radicata sul territorio: poco rischiosa, virtuosa e redditizia. Ma, purtroppo, legare la propria attività a un' economia destinata alla stagnazione significa sofferenze in aumento e clienti sempre meno redditizi"
 ANZITUTTO IL DATO CHE E' VERAMENTE DRAMMATICO: il Monte Paschi di Siena dal 2007 ad oggi ha perso quasi l'80% del suo valore (!!!), e questo è avvenuto perchè ha legato "la propria attività a un'economia destinata alla stagnazione", ossia quell'incredibbile esplosione della bolla immobiliare e dell'edilizia residenziale che si sta ormai rivelando improduttiva e foriera di pesantissime conseguenze nell'intero Occidente, come insegnano particolarmente Grecia, Irlanda, Spagna, e da ultimo anche l'Italia....
 PROSEGUE L'ARTICOLO DI PENATI: Per Mps si aggiungono la lentezza nel tagliare i costi operativi; il peso di acquisizioni a prezzi inflazionati proprio alla vigilia della crisi, e una patrimonializzazione tra le più basse in Europa. La crescita esigua degli utili non basta a ricostruire rapidamente il patrimonio, senza tener conto dei quasi 2 miliardi di Tremonti bond da ripagare, e dei dividendi che il socio Fondazione esige. La via dell' aumento di capitale sembrerebbe obbligata. E qui cominciano i problemi. La Fondazione che controlla la banca col 55% del capitale sociale (e il 46% dei diritti di voto) non vuole farsi diluire, ma non ha risorse per la ricapitalizzazione: la partecipazione nella banca (80% del suo patrimonio) è immobilizzata per evitare una minusvalenza da 1,6 miliardi"
CAPITO BENE ? Se la Fondazione Monte Paschi dovesse vendere parte della sua partecipazione nella Banca Monte Paschi dovrebbe contabilizzare una perdita che per un territorio non esteso come la provincia di Siena sarebbe drammatica ! Ossia 1,8 MILIARDI DI EURO !!!
PROSEGUE ANCORA L'ARTICOLO DI PENATI:
"c' è poi un altro miliardo di investimenti immobilizzati (private equity e similari). Rimangono meno di 500 milioni di attività liquide; troppo poco. Così, scatta la caccia alla plusvalenza (contabile) per rimpolpare gli utili (contabili) di Mps. Nel 2009, 220 milioni di utili netti ne scontano 292 di plusvalenza dalla cessione dell' asset management; altri 200 da cessioni nei primi 9 mesi del 2010 (utile netto di 357). Ma per chiudere l' anno in bellezza (contabile) servivano i 430 milioni di plusvalenza, ottenuti cedendo i propri sportelli, con affitto garantito per 24 anni, a un Consorzio appositamente costituito (da Mps, Mediobanca, e alcune società di servizi). 
Il Consorzio, con 55 milioni di capitale, compra gli immobili di Mps per 1,674 miliardi, grazie a un mutuo di 1,673 miliardi erogato da Mps. Un' esagerazione, anche per gli standard delle banche italiane: come si possono considerare veritieri prezzo e transazione, visto che l' acquirente è interamente finanziato dal venditore?  
Quindi, per non apparire creditore del Consorzio, Mps finanzia una Stichting olandese (forma di fondazione poco trasparente, senza patrimonio e quindi soci espliciti) che utilizza il prestito per costituire Casaforte, una srl italiana da 100 mila euro di capitale; che acquista da Mps il credito nei confronti del Consorzio.A sua volta il Consorzio riversa gli affitti degli sportelli a Casaforte per sostenere l' onere del debito. 
Qualche giorno prima di Natale, giusto in tempo per la chiusura del bilancio, il cerchio si chiude con il collocamento di 1,536 miliardi di obbligazioni Casaforte presso il pubblico (e 133 milioni presso istituzionali)". 
ATTENZIONE:  Casaforte è un'offerta che avevamo trovato nel giugno 2010 sparsa su vari cartelli che pubblicizzavano fra via Dario Niccodemi e via Umberto Fracchia le offerte in vendita del Comprensorio Rione Rinascimento 3° da parte del Gruppo Mezzaroma. Nei cartelli si invitavano i cittadini che avevano già prenotato appartamenti,e avevano quindi  versato anticipi, ad "Acquistare una Casaforte Mezzaroma" con la promessa di "uno sconto del 5% sugli anticipi versati", un'offerta allora evidentemente proposta -molto precocemente considerato che le necessarie autorizzazioni sono giunte più tardi (ci aveva scritto in proposito un lettore il 7 febbraio 2010, vedi la sua lettera)- a seguito degli stretti rapporti esistenti anche fra il Monte Paschi di Siena ed il Gruppo Mezzaroma. 
 Cosa volesse Mezzaroma all'epoca rifilare ai clienti, vendendogli una "Casaforte Mezzaroma" prima del rilascio delle relative autorizzazioni non è chiaro, anche perchè il Monte dei Paschi di Siena ha dichiarato che "il titolo Casaforte Classe A è emesso da Casaforte S.r.l. (un'altra bella società a responsabilità limitata, così nel futuro eventuali iniziative di rivalsa dei cittadini possano essere diciamo contenute.....), una tipica società utilizzata per la cartolarizzazione dei crediti....." (vedi lettera MPS, pubblicata sotto). CAPITO BENE ?
Questi stretti legami del Gruppo Mezzaroma con la Banca Monte Paschi di Siena -il cui presidente è ancor oggi (INCREDIBILMENTE ! diciamo noi) Francesco-Gaetano Caltagirone, erano d'altronde ben noti da tempo, tanto che Massimo Mezzaroma è oggi presidente del Siena Calcio.

SI AVVIA A CONCLUSIONE L'ARTICOLO DI PENATI SU LA REPUBBBLICA DEL 15 GENNAIO 2011:
Si tratta di obbligazioni a lungo termine (scadenza 2040; stimata effettiva 2030) prive di garanzia esplicita da parte di Mps, che pagano il 3% e, dal 2012, l' Euribor +1,05% (ma è 1,755% lo spread che l' emittente, in una nota del prospetto da 332 pagine, definisce congruo col proprio rischio), con possibilità di rimborso anticipato dal 2020, non quotate, illiquide e quindi cedibili prima della scadenza solo a Mps (che si impegna a riacquistarle, valutandole però sulla base di uno spread fisso aumentato a 1,46%) e gravate da quasi 6% di commissioni e costi vari. 
È lo stesso emittente a stimare che il bond, illiquido e rischioso, nell' 89% dei casi renderà, alla scadenza, quanto un titolo liquido e privo di rischio; e addirittura meno, nell' 8% dei casi. Chi mai vorrebbe comperarlo? 
I risparmiatori clienti di Mps, naturalmente. Chissà se hanno capito che l' emittente non è la banca.O che la banca sta scaricando su di loro il rischio di una transazione immobiliare fatta solo per riportare una plusvalenza contabile a fine anno? 
Ma non è finita. Dal 2020 Mps ha il diritto di riscattare tutte le azioni degli altri soci del Consorzio; e nella stessa data Casaforte può rimborsare anticipatamente tutto il debito. Insomma, fra 10 anni Mps può smontare tutto, riprendersi gli immobili a prezzo di perizia, e lasciare gli investitori con un pugno di mosche. 
Ma la contabilizzazione dell' agognata plusvalenza è assicurata. Ai risparmiatori clienti di Mps, un sentito grazie. 
- ALESSANDRO PENATI
A QUESTO PESANTISSIMO ARTICOLO IL MONTE PASCHI DI SIENA HA SUBITO RISPOSTO, CON UNA LETTERA PUBBLICATA ADDIRITTURA IL GIORNO DOPO, OSSIA OGGI 16 GENNAIO 2011, LETTERA MA CHE NON RIESCE IN ALCUN MODO A CAMBIARE QUELLE CHE SONO LE CARTE IN TAVOLA....
LEGGETEVELO MOLTO BENE, FRA LETTERA DEL MONTE DEI PASCHI E RISPOSTA DEL GIORNALISTA DI REPUBBLICA, MA LA VICENDA NON CAMBIA DI MOLTO, E LA SENSAZIONE E' CHE DALL'INTERA VICENDA RISULTINO:
  • condizioni quasi drammatiche  della banca Monte Paschi di Siena;
  • comportamenti diciamo non in linea con l'alta tradizione di vigilanza della Banca d'Italia, nel dare via libera ad una operazione così controversa;
  • situazioni particolarmente difficili di quella parte del mondo delle costruzioni  che risulta pesantemente indebitato con lo stesso Monte dei Paschi di Siena.....
IN CONCLUSIONE, 2 DOMANDE DA 100 PUNTI: 
  • DA QUESTA GENTE  ACCETTERESTE OGGI UNA PROPOSTA DI INVESTIMENTO ? 
  • OPPURE ACQUISTERESTE UNA CASA IN COSTRUZIONE ?
NOI NO !!! NEANCHE PER SOGNO............
 AGGIORNAMENTO DI OGGI - CORRIERE DELLA SERA-SUPPLEMENTO ECONOMIA DI OGGI, LUNEDI' 17 GENNAIO 2011 -
 Un lungo articolo, che riferisce dell'acquisto a fine dicembre da parte del Gruppo Caltagirone di circa 2 milioni di euro di azioni del Monte Paschi, ma non riesce a smontare  i dati fondamentali dell'articolo di Alessandro Penati su La Repubblica di due giorni prima.
L'articolo segnala inoltre come ormai il Gruppo Caltagirone sia indissolubilmente legato a filo stretto alla sorte dello stesso Monte dei Paschi di Siena che aveva portato negli anni sulla strada del mattone selvaggio....
Davanti ai dubbi di La Repubblica sulla possibilità per Monte Paschi di Siena di restituire i quasi 2 miliardi di Tremonti Bonds che deve allo Stato, l'articolo del Corriere della Sera a firma Stefano Righi così infatti si conclude:
"D'altronde se Caltagirone dispone di una liquidità superiore ai 2 miliardi di euro appare logico attendersi altre mosse. Ed è certamente una banale coincidenza contabile che questa cifra corrisponda a quanto serve al Monte dei Paschi di Siena per ripagare i Tremonti Bonds emessi", spendendo così sul fronte della difesa del Monte Paschi un dato che appare oggi quasi leggendario, considerato che l'inebitamento reale del Gruppo Caltagirone a fine 2008 era di 698 milioni di euro.....ed oggi quanto di quella liquidità sia ormai stato mangiato dall'ulteriore crescita del debito non sappiamo............
RICORDIAMO che lo stesso Stefano Righi solo lunedì scorso 10 gennaio 2011 segnalava la situazione del Monte Paschi di Siena come una delle più serie fra le banche in difficoltà dell'intero paese, in un articolo che vi abbiamo già illustrato proprio in un post pubblicato ieri, e che vi riproponiamo ancora di seguito..........





1 commento:

Anonimo ha detto...

nella settimana del 14 ad una Ag. del MPS in zona V/le Libia ho assistito ad un comportamento che non ha nulla a che vedere con la professionalità, rigore e correttezza che tanto si sbandiera. Un medio imprenditore con azienda sana e con commesse di lavoro in portafoglio, viene invitato a rientrare del fido storico a suo tempo avuto immediatamente. Il titolare senza battere ciglio provvede immediatamente a rientrare ( parliamo di quasi 150 mila euro) . Dopo due giorni gli arrivano assegni sul conto e il titolare per evitare sorprese si presenta con assegni circolari ( dico circolari) ma la direzione pretende denaro liquido e quindi manda in protesto l’assegni. A parte il vergogognoso comportamento della Banca, vorrei sottolineare l’aasenza totale delle associazioni di categoria. Vorrei sottolineare che una azienda dovrebbe andare in crisi per una difficoltà di mercato o gestionale, ma è veramente da Medioevo creare difficoltà ad un azienda sana in questo modo. Credo che sia ora di riscrivere un patto tra le piccole e medie aziende ed eliminare le attuali associazioni o quantomeno iniziare forme di protesta in maniera da mettere con le spalle al muro questi dilettanti. Avevo consigliato a questo mio collega di fare immediatamente denuncia ai Carabienieri e alla Procura e di portare il giorno dopo le famiglie dei dipendenti davanti l’istituto, poichè rischiano il posto di lavoro.I piccoli risparmiatori dovrebbero penalizzare questi istituti (anche Unicredit)ritirando i loro depositi (ormai senza nessun guadagno remunerato) e affidarli a banche anche piccole che sostengono le imprese che sono la linfa vitale di questo Paese e il volano attraverso quale si crea benessere per persone , pensionati e sociale in generale
roberto- roma