domenica 5 dicembre 2010

SI AVVICINA LA FINE DEL 2010: LA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA DELL'ANCE DEL 1 DICEMBRE 2010 APPARE UN SEGNALE INQUIETANTE.... NON E' CHE DOPO LE BANCHE QUALCUNO CI VERRA' A PROPORRE DI SALVARE CON I SOLDI PUBBLICI ANCHE I "PALAZZINARI" ???? CHE NEL FRATTEMPO CONTINUANO SENZA ALCUNA REMORA NEI CONFRONTI DEI CITTADINI A CEMENTIFICARE LE PERIFERIE DI ROMA , E LI ABBIAMO TUTTI I GIORNI SOTTO GLI OCCHI !!!

 Si avvicina la fine del 2010 e cosa ne sarà dell'enorme debito di 11 miliardi di finanziamenti "bullet" concessi dal sistema bancario ai grandi costruttori italiani e romani, ossia quelli che a Roma chiamiamo "palazzinari" ?

LO STATO ITALIANO, OSSIA TUTTI NOI CITTADINI CONTRIBUENTI, HA GIA' DOVUTO DARE UN AIUTO ASCENDENTE A CIRCA 10/12 MILIARDI ALLE BANCHE, PER TIRARLE FUORI ALLA SITUAZIONE DELICATA IN CUI ERANO ANDATE A CACCIARSI CON IL CREDITO ESAGERATO AL SETTORE IMMOBILIARE E LA CRISI DEI SUBPRIME.
Rivedetevi  un video con le eloquenti dichiarazioni di uno che ne sà molto, Massimo Caputi amministratore delegato della Proger, oggi riclicatosi a fare affari nella ricostruzione della povera Aquila terremotata....:

Porta di Roma: parla FIMIT SGR su Yahoo! Video

FACCIAMO UN ATTIMO IL PUNTO SUI "TREMONTI BONDS", ATTIVATI GRAZIE ALL'EMISSIONE DI ULTERIORI TITOLI DI STATO A NOSTRO DEBITO, CON CUI SONO STATE "AIUTATE" O "SALVATE" LE BANCHE, il punti di vista risulta diverso anzi diversificato...
A seguito dell’intervento del Ministero dell’Economia nella recentissima crisi finanziaria 2008-2009 le banche italiane sono state diciamo “aiutate”, per non dire salvate, con i nostri soldi ossia i soldi dello Stato, serviti per accendere i cosiddetti “Tremonti Bond” , ed assumere sul groppone del debito dello Stato la copertura di prestiti fatti per rafforzarne la precaria salute finanziaria.
Si tratta di prestiti subordinati sotto forma di obbligazioni del Tesoro, una misura alternativa all’azionariato pubblico, che sono stati offerti alle banche, che possono utilizzarli per accrescere il proprio patrimonio, con uno stanziamento di 10/12 miliardi di euro (che, con un leverage di 14, che corrisponde a un capitale di 7,14, per parlar con linguaggio tecnico, consentono un attivo di 1400 miliardi).
I prestiti subordinati fanno parte del patrimonio delle banche a tutti gli effetti, pur non facendo parte del capitale sociale, e dunque i Tremonti bonds non sono stati un modo per lo Stato di entrare nell’azionariato delle  banche ( e dunque di contare in qualche modo mentre alle banche si concedevano tali prestiti !), ma un modo con cui lo Stato Italiano ha contributo dall’esterno, a spese della nazione, alla loro capitalizzazione.
Tuttavia nel febbraio 2009 l’annuncio dei Tremonti bonds, invece che far risollevare i titoli bancari, li aveva fatti scendere, anche perché l’ABI non aveva voluto dichiarare subito di volerne fare uso.
Dunque, per aiutare banche che “facevano anche le schizzinose” ma avevano bisogno di questa iniezione di liquidità come il pane, lo Stato Italiano ha posto a carico delle generazioni future un ulteriore consistente stock di debito, accendendo nuovi titoli di Stato con cui finanziare questi bonds.
Hanno fatto ricorso ai Tremonti Bonds le seguenti banche:
(vedi in proposito:

Intesa Sanpaolo: ne ha presi, ma non ci sono notizie certe;
UniCredit: ne ha preso una quantità notevole, deve averne presi anche lui una bella quantità, probabilmente intorno ai 2 miliardi, si tratta di una delle banche più esposte sul fronte delle –chiamiamole- “avventure nella valorizzazione immobiliare”;;
Banco Popolare: deve averne presi anche lui una bella quantità, probabilmente intorno ai 2 miliardi;
Monte  Paschi Siena: ne ha presi complessivamente 1 miliardo e 800 milioni, si tratta di un’altra delle banche fortemente esposte sul fronte delle –chiamiamole- “avventure nella valorizzazione immobiliare”;
Credito Valtellinese: ne ha presi per quanto noto 200 milioni di euro.
Banco Popolare di Verona: deve averne presi anche lui una bella quantità;
Banca Popolare di Milano (BMP)
UBI Banca;
Banca Carige.
Purtroppo a tutt’oggi non si hanno dati riassuntivi complessivi su quanti siano stati effettivamente i Tremonti Bond, ma probabilmente appaiono probabilmente superiori ai 10-12 miliardi precedentemente ipotizzati, se si considera che il solo Monte Paschi di Siena ne ha presi quasi due miliardi.
Il costo per lo Stato italiano appare elevato ma incerto (potrà essere calcolato solo al momento del disinvestimento), anche perché non è chiaro quando e se questi strumenti verranno riacquistati dall'emittente.
L’Agenzia di Rating USA Moody'  stima comunque che l'impatto sul debito pubblico del nostro Paese si attesterà fra lo 0,2 e l'1,2% del Pil, per cui ritiene non dovrebbero esservi ripercussioni sul rating del nostro debito da lei assegnato ( http://egif.splinder.com/post/19922641 ) .        L’impatto stimato dà il senso di quanto è costata allo Stato italiano, ossia a tutti noi cittadini, il salvataggio di banche espostesi in maniera imprudente specie sul fronte dell’immobiliare.
Per salvare le banche italiane il governo italiano di Berlusconi e Tremonti ha tagliato abbastanza selvaggiamente i fondi per:
la scuola e l'Università dei nostri ragazzi;
la salvaguardia del nostro patrimonio culturale;
la tutela e la valorizzazione dell'ambiente;
la sanità pubblica.
gli enti locali, e tutte le istanze di assistenza sociale in quella sede incentrate.

ORA ABBIAMO FATTO -VOLENTI O NOLENTI- QUESTI PESANTISSIMI SACRIFICI, ANCHE SE SU SCUOLA, UNIVERSITA' E BENI CULTURALI I MALUMORI SONO FORTISSIMI ED IL MALCONTENTO MONTANTE ED EVIDENTE .....
MA CHI ARRIVA ORA A CHIEDERE L'AIUTO ECONOMICO DELLO STATO ? RAGAZZI,  NON VE LO SARESTE IMMAGINATI MAI, E' L'ANCE, OSSIA SONO I PALAZZINARI  !
SONO QUEGLI STESSI PALAZZINARI CHE -RICONOSCIAMOLO- CON IL CREDITO BANCARIO SENZA LIMITI HANNO LETTERALMENTE RICOPERTO DI CEMENTO L'ITALIA, ED IN PARTICOLARE LE PERIFERIE DI ROMA, CON L'OTTIMO AIUTO A ROMA DELLA GIUNTA DELL'EX SINDACO WALTER VELTRONI, LETTERALMENTE SPACCATOSI IN DUE PER RIUSCIRE A FAR APPROVARE IL SUO PIANO REGOLATORE PRIMA DELLE DIMISSIONI !

Ora si sta avvicinando la scadenza del 31 dicembre 2010 per la restituzione alle banche di ben 11 miliardi di finanziamenti "bullet", i soldi non ci sono, anche i grandi giornali economici hanno quasi paura a parlarne (vedi comunque qui a destra La Repubblica del 21 novembre 2010), ed i palazzinari, con la manifestazione del 1 dicembre 2010, iniziano a piangere.........................
Ma mentre questi palazzinari ,che hanno devastato i nostri quartieri riempiendoli di cemento ormai inutile e devastante, iniziano a lamentarsi a voce sempre più alta,  non è che nelle periferie di Roma e delle altre grandi città diano segni di riflessione o ripensamenti !!!
Come possiamo testimoniare tutti, ad esempio qui nel quartiere Talenti e nel Municipio IV, mentre questi palazzinari si preparano anzi stanno già chiedendo di essere anch'essi aiutati con i soldi dello Stato- OSSIA I DENARI DI TUTTI NOI- si continua a costruire a tutto spiano, proprio come accadeva in Irlanda sino a poco prima della grande crisi di questi ultimi mesi, crisi che in Irlanda ha lasciato a metà decine di migliaia di appartamenti, anzi interi quartieri, e che qui a Roma rischia di fare altrettanto, con gravissimi prblemi per chi ci avrà investito i suoi sudati risparmi, COMPORTAMENTO CHE STIAMO SCONSIGLIANDO  DA TEMPO AI NOSTRI LETTORI, ALMENO DAL 2007 !!!
AL CENTRO DELLA VICENDA ANCORA UNA VOLTA LIGRESTI, ED I SUOI RAPPORTI CON TOTI-LAMARO, CALTAGIRONE, ETC. ETC. ETC.........
Ma cosa vogliono esattamente ANCE e Palazzinari ? Leggiamolo sul "manifesto della manifestazione del 1 dicembre 2010:
ANZITUTTO I DATI RIASSUNTIVI, CHE SONO DRAMMATICI:
  • meno 250 mila occupati;
  • più 300% di utilizzo degli ammortizzatori sociali, per personale in cassa integrazione;
  • meno 20% produzione;
  • 70 miliardi di valore in meno delle produzioni, ossia -diciamolo- della cementificazione.
FRA LE TANTE BELLE PAROLE COSA CHIEDONO IN SOSTANZA ?
  •  sblocco dei pagamenti da parte degli enti bloccati dal patto di stabilità, e questo può essere accettabile, sempre che lo Stato abbia le relative risorse e non debba ulteriormente procedere a tagli nei confronti dell'ultimo fronte che ancora regge verso la grande e dal governo italiano sotto stimata crisi economica, ossia le famiglie, nei cui confronti i programmi dell'attuale governo SONO RIMASTI SOLO VUOTE PAROLE !!!
  • "disponibilità effettiva delle risorse economiche per le grandi opere", e anche su questo si può essere d'accordo, SEMPRE CHE QUESTE RISORSE NON SIANO SPESE COMESI STANNO ATTUALMENTE SPENDENDO I SOLDI DELLA LINEA METRO C A ROMA, che sta andando avanti senza una limpida regia, e NON nell'interesse della città e della cittadinanza, come hanno ben evidenziato i recenti lavori del convegno "Un'altra metro C è ancora possibile" (vedetevi il seguito un altro nostro video)

PROSEGUONO LE RICHIESTE DELL'ANCE:
  • "puntare su processi di semplificazione amministrativa", e anche su questo si può essere d'accordo, sempre che questi processi non si traducano -come sta succedendo sempre più spesso- nella partenza di progetti enormi senza che si siano realmente valutati gli impatti su territori e quartieri ormai al collasso di viabilità e vibibilità !
  • "eliminare le penalizzanti distorsioni fscali esistenti nel settore immobiliare, ad esempio l'IVA sull'invenduto dopo 4 anni..... ", E NO, FERMATEVI: SE DOPO 4 ANNI ANCORA NON AVETE VENDUTO, VUOL DIRE CHE IL BUSINESS PLAN NON ERA ATTENDIBILE ! Perchè devono essere lo Stato con meno risorse, ed i cittadini -che poi dovrebbero tappare i buchi con le loro tasse specie in questo momento così critico- a farsi carico delle vostre inadeguatezze ?
  • "Rilanciare gli strumenti di invstimento nelle infrastrutture e nell'immobiliare": ECCOLI !!! NON E' BASTATA L'ENORME ONDATA DI RISORSE FINANZIARIE CHE HANNO DRENATO QUASI SENZA CONTROLLO DALLE BANCHE (rivedetevi bene il video di Caputi sopra !!), E SONO GLI STESSI NOSTRI SOLDI, RISCHIATI DALLE BANCHE, E CHE QUESTI COSTRUTTORI QUI ALLE BANCHE STESSE DOVREBBERO RESTITUIRE ENTRO LA FINE DI DICEMBRE !!! NO, NON BASTA !! VOGLIONO UN ULTERIORE "RILANCIO DEGLI STRUMENTI DI INVESTIMENTO", OSSIA:
  • Vogliono nuovi soldi !!!!
  • E vista la gravissima situazione economica internazionale ed interna, se il Governo decidesse di dare nuove risorse finanziarie ai "palazzinari", a qualcuno le deve togliere, ossia a noi, alle famiglie, al tessuto produttivo VERO, e non a questo "carrozzone" banche-costruttori che ci ha portato sull'orlo del baratro, noi come la Grecia, noi come l'Irlanda !!! 
  • ORA BASTA !! In Spagna due delle tre principali aziende costruttrici sono state lasciate fallire !!! E così sia anche in Italia !!!

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