giovedì 6 gennaio 2011

UNA INSOSPETTABILE CONFERMA A QUANTO STIAMO SCRIVENDO: TREMONTI, LA CRISI MONDIALE NON E' FINITA, SONO STATI SALVATI SIA LE BANCHE CHE GLI SPECULATORI. SIAMO QUASI TORNATI AL PUNTO DI PARTENZA, COMPETIZIONE E' TRA CONTINENTI. NO, CARO TERMONTI, COMPETIZIONE NON E' SOLO FRA CONTINENTI, COME INSEGNA BENE LA VICENDA DI CREDIT SUISSE CHE ABBIAMO APPENA DESCRITTO ! LA COMPETIZIONE E' CON BANCHE IRRESPONSABILI E POTERI OSCURI DELL'ECONOMIA, CHE CONTINUANO A TENERE COMPORTAMENTI/ TRUFFA NEI CONFRONTI DELLA GENTE E DEGLI STATI CHE L'HANNO SALVATI! COMPORTAMENTI COME QUELLI DEL CREDIT SUISSE, E DI ALTRE BANCHE ANCHE ITALIANE CHE, NONOSTANTE GLI AIUTI, CONTINUANO A NON FARE CHIAREZZA SUI LORO CONTI, SUI LORO CONTENUTI TOSSICI E SUI LORO CREDITI NON ESIGIBILI, NON VANNO PIU' TOLLERATI ! CITTADINI, SIATENE CONSAPEVOLI !

FONTI
Messaggero on line ;  
Corriere della Sera on line .

CORRIERE DELLA SERA:
MILANO - Alcuni Paesi «hanno salvato le banche e con esse la speculazione», il risultato «è che siamo tornati quasi al punto di partenza». Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a margine del convegno «Nuovo mondo, nuovo capitalismo» a cui ha preso parte a Parigi. Il titolare del dicastero di via XX Settembre ha però precisato che «non è il caso dell'Italia dove per fortuna il denaro pubblico non è stato usato, o solo in minima parte e in via di restituzione, per le banche».
MESSAGGERO:

«Che l'Europa risorga» ha detto Tremonti, citando il discorso di Winston Churchill del 1946 che guardava alle macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale. «Se si guarda al futuro geopolitico è evidente che la competizione - ha sottolineato il ministro - è tra continenti e per questo è necessario che l'Europa abbia un ruolo nel suo insieme. La crisi ha mantenuto i confini politici, ma non ha mantenuto i confini economici e il rischio è senza confini». Sottolineando poi che negli anni passati si è posto troppo l'accento sui budget e i debiti pubblici «quando poi, invece, la crisi è arrivata dal settore privato», Tremonti ha sottolineato che non è più possibile pensare che «se un business va bene è ok e ci sono i dividendi, mentre se non va bene la responsabilità è limitat 

CORRIERE DELLA SERA: 
LA CRISI NON E' FINITA - Nel suo intervento ufficiale al convegno Tremonti aveva sottolineato che «la crisi non è finita». «Adesso diciamo che tutto va bene - ha fatto notare -. Ma siamo sicuri? È come vivere in un videogame: vedi un mostro, lo combatti, lo vinci, sei rilassato. E invece ne compare un altro, più forte del primo». Di qui il dubbio che le cose non stiano andando poi così bene. In realtà, ha continuato Tremonti, si sta verificando una situazione per cui viene attaccato dai mercati finanziari un paese dopo l'altro, «come accadde fra Orazi e Curiazi». 
MESSAGGERO:
ROMA (6 gennaio) - «La crisi non è finita». Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti alla Conferenza "Nuovo mondo, nuovo capitalismo" riferendosi complessivamente alla situazione internazionale. «È come vivere in un videogame - ha detto il ministro Tremonti -. Vedi un mostro, lo combatti, lo vinci, sei rilassato. E invece ne compare un altro, più forte del primo». Tremonti ha poi aggiunto: «Adesso diciamo che tutto va bene. Ma siamo sicuri?».

CORRIERE DELLA SERA: 
GLI EUROBOND - Tremonti ha poi rilanciato la proposta di emettere eurobond in sostituzione parziale del debito pubblico nazionale dei paesi europei. «Non si tratta di una questione tecnica, ma politica», ha detto nel suo intervento al convegno . Quanto alle preoccupazioni emerse nel dibattito sull'eurobond, Tremonti ha ricordato che «nessun paese in Europa sta facendo 'deficit spending', anzi tutti stanno facendo l'opposto». 
MESSAGGERO:
Gli stress test condotti in Europa sugli istituti bancari «non sono stati abbastanza efficaci» ed è necessario che i nuovi siano più «credibili». Ed è necessario che tutti i Paesi dell'Eurozona si schierino a fianco della moneta unica, perchè un altro anno di crisi non sarebbe sostenibile. Lo ha dichiarato il cancelliere dello Scacchiere britannico, George Osborne, intervenendo alla conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismò di Parigi, sottolineando che nella fase della ripresa, «ci sono tre sfide» da affrontare: «una per le istituzioni internazionali, una per l'Unione europea e una per i singoli governi».

CORRIERE DELLA SERA: 
LA CITAZIONE DI CHURCHILL - Il ministro dell'Economia aveva concluso il suo intervento citando l'ex premier britannico Winston Churchill: «La crisi ha trovato i governi impreparati - ha detto Tremonti - e la sua conseguenza è stata un cambiamento radicale della situazione. Se guardiamo alla mappa geopolitica del mondo, l'interazione e la competitività sono fra blocchi continentali: è la fine dell'era degli Stati nazionali». Per questo, Tremonti ha concluso il suo intervento con la citazione del discorso del premier britannico alla fine della guerra, nel 1946: «let the Europe arise», lasciamo che l'Europa risorga. 

CORRIERE DELLA SERA: 
GEITHNER: ALZARE TETTO DEBITO - E che la crisi sia tutt'altro che finita lo testimonia anche l'uscita del segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, che ha chiesto al Congresso di agire per aumentare il tetto del debito entro il primo trimestre. In una lettera inviata al leader della maggioranza in Senato Harry Reid, il titolare del Tesoro afferma: 
«Senza azione il rischio è un default». L'attuale tetto del debito sarà probabilmente raggiunto e superato fra il 31 marzo e il 16 maggio, osserva Geithner invitando all'azione. 

 
SECONDO IL SOLE 24 ORE DEL 5GENNAIO 2010 NEL 2011 DOVRANNO ESSERE RIFINANZIATI SUL MERCATO 5.000 MILIARDI DI DOLLARI DI TITOLI DEL DEBITO PUBBLICO, FRA STATI UNITI, EUROPA, E GIAPPONE......

Nessun commento: