Ora la città che in questi anni si è opposta all’urbanistica liberista romana deve saper raccogliere la sfida.
Di fronte a chi vuole semplicemente difendere l’esistente, a chi vuole invece mettere mano alla redazione di un nuovo PRG solo per dare avvio ad un più devastante saccheggio di una Roma drammaticamente piegata dal sacco urbanistico degli ultimi dieci anni, la Roma progressista deve fare emergere ed imporre un modello di città che abbandoni finalmente il cemento e metta al primo posto la vivibilità della città, delle periferie in particolare.
LA CITTÀ È UN BENE COMUNE, RIPRENDIAMOCELA!
ADERITE, PARTECIPATE ALL'
ASSEMBLEA - MOBILITAZIONE SULLA PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO
GIOVEDI' 2 APRILE ORE 16.00
I nostri Amministratori, come altrove in Italia, hanno fatta propria l’idea che la rendita urbana, il suo continuo accrescimento, siano il motore dello sviluppo di una città ridotta a merce in tutte le sue parti.
La privatizzazione, la valorizzazione d’ogni bene comune che possa dar luogo a guadagni privati, la riduzione al minimo delle regole, ritenute un mero impaccio per il Mercato, sono diventate componenti essenziali di un modello, dove i forti schiacciano sistematicamente i deboli, ognuno è spinto a trovare risposte individuali ai suoi problemi, senza riguardo per la qualità della vita e il benessere di tutti, per l’esigenza di preservare il patrimonio artistico, culturale e naturale di cui siamo i custodi per le generazioni future
La stessa politica è stata ridotta a pura professione e gestione dell’esistente, la partecipazione ad una idea da sbandierare ad ogni elezione e da riporre poi nel cassetto il prima possibile.
Ricordiamo ad Alemanno che un’altra Roma nei territori lotta contro tutto questo!
Noi che abbiamo partecipato alla Conferenza Cittadina del 28 febbraio invitiamo tutte le associazioni e i comitati di quartiere, i centri sociali, le esperienze culturali realmente indipendenti, le associazioni dei migranti, i comitati per la difesa dei beni comuni ad una
MANIFESTAZIONE-ASSEMBLEA AL CAMPIDOGLIO IL 2 APRILE ALLE 16,00
Restituiamo questa piazza per un pomeriggio ai cittadini, per raccontare ad una politica, incapace ad ascoltarli, le mille vertenze, grandi e piccole, che nei loro quartieri parlano di diritto alla casa, alla mobilità, alla cultura, della difesa di spazi pubblici e beni comuni, della tutela del territorio dal cemento, di battaglie per la qualità della vita, per un ciclo dei rifiuti capace di ridurre l’inquinamento ambientale, di delibere d’iniziativa popolare firmate da oltre 100.000 cittadini e mai discusse e approvate.
RIUNIAMOCI PER DIRE TUTTI INSIEME PUBBLICAMENTE AL SINDACO CHE:
· la città è un bene comune, la casa di tutta la società, nata proprio per soddisfare le esigenze a cui i singoli individui non possono dare risposte da soli, dove è necessaria la regia pubblica per controllare, guidare le sue trasformazioni nell’interesse collettivo e di chi la abita;
· chiunque viva a Roma ha il diritto a fruire di tutto ciò che essa può dare, a partire dalla possibilità di abitare e muoversi, di incontro e di scambio sociale e culturale, di utilizzare gli spazi comuni, destinando a queste funzioni risorse commisurate al proprio reddito;
· il territorio, i beni comuni non debbono diventare merce ed essere privatizzati;
· che non potrà decidere il futuro di Roma nei soliti salotti, negando ai cittadini il diritto a partecipare al governo della città, ad esprimere, orientare, verificare, correggere, momento per momento, le azioni di chi è preposto all’amministrazione ed i loro risultati.
Rete Romana di Mutuo Soccorso, Rete dei Movimenti per il Diritto all'Abitare, ATTAC, Gruppo "non tacere", Gruppo "Modello Roma", CdQ Pigneto Prenestino, Unione inquilini, Forum Ambientalista.