domenica 8 marzo 2009

SOLIDARIETA' ALL'ASSOCIAZIONE "EX LAVANDERIA" NELLA DIFESA DEL COMPLESSO DI S. MARIA DELLA PIETA'

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
L'Associazione Rete Nuovo Municipio IV inoltra a tutti il Comunicato stampa inviatoci dall'Associazione ex Lavanderia ed esprime la sua più completa solidarietà a questa realtà territoriale viva e partecipata, che da anni lotta per salvaguardare e valorizzare il comprensorio del S. Maria della Pietà, gioiello architettonico del primo '900 circondato da un parco di inestimabile valore, per contrastare il progetto spezzatino avviato da Storace e che ora la Giunta Marrazzo vuole sciaguratamente portare a compimento.
Invitiamo tutte le Associazioni e Comitati di quartiere, i circoli culturali, i singoli cittadini, gli esponenti della cultura democratica di questa città a manifestare la loro solidarietà inviando e facendo inviare ad amici e conoscenti il prima possibile email all'indirizzo info@exlavanderia.it oppure spedendo un fax al 1786028921.
Mai come ora per resistere a chi vuole continuare a mettere le mani sul patrimonio comune artistico, culturale, ambientale e sociale di questa città è necessario che la lotta di ognuno diventi la lotta di tutti!
COMUNICATO STAMPA
LA ASL RME TENTA LA VIA GIUDIZIARIA PER CANCELLARE LA VOCE PUBBLICA DELL'ASSOCIAZIONE EX LAVANDERIA. LA REGIONE TACE.
Pressoché tutto il panorama istituzionale sembra condividere un solo obiettivo, eliminare l'esperienza della Ex lavanderia per poter cancellare anche dalla memoria ogni residua opposizione allo spezzatino senza senso realizzato al S.Maria della Pietà.
Pietro Grasso, Direttore ASL RME, (nominato da Marrazzo) tenta l'ultimo affondo nelle aule giudiziarie
Si terrà il 10 marzo l'udienza finale del processo intentato contro 3 persone accusate di occupazione abusiva.
Il processo nasce da una denuncia del Direttore della ASL RME ai tempi di Storace Franco Condò.
Una denuncia d'ufficio contro ignoti.
Come tutti sanno si trattò allora (e si tratta oggi) di difendere l'uso legittimo di un padiglione ristrutturato per essere un centro culturale pubblico. Per affermare la legalità di fronte all'arbitrio.
Che valore ha la parola di Piero Marrazzo?
Gli ingenui hanno forse creduto che la vittoria di Piero Marrazzo avrebbe determinato un cambiamento di rotta.
Sarebbe stato logico visto le dichiarazioni dell'attuale Presidente della Regione in campagna elettorale.
Qualcuno pensò che si sarebbero rispettati gli impegni: un progetto partecipato di uso civico e la legalizzazione della Ex lavanderia, magari il ritiro della denuncia
Tutt'altro. Mentre si realizza il progetto di spartizione avviato da Storace, il neodirettore Grasso non solo ha reiterato la denuncia contro la Ex lavanderia (per cui si è aperto un altro processo), ma ha addirittura costituito la ASL come parte civile chiedendo danni per 100.000 euro.
Nella memoria di parte civile solo menzogne e calunnie.
Una politica irresponsabile e bugiarda
Intanto, la millantata università al S.Maria (comunque solo una piccola porzione del comprensorio) è attualmente bloccata, i padiglioni ad essa destinati utilizzati dalla ASL. Il Padiglione 28, anch'esso destinato all'università è stato dato in gestione ad un'immobiliare (camuffata da cooperativa) che ne ha subaffittato una parte e ne mette a reddito privato un'altra.
Per ripristinare ciò che la ASL ha smantellato illegittimamente nei padiglioni destinati ad ostello la Regione stanzia 2.500.000 euro.
ma che colpa abbiamo noi?
Nella dissipazione delle risorse pubbliche e nell'arbitrio, la ASL RME (nel silenzio della Regione) tenta di colpire un'esperienza che con il volontariato tenta di realizzare ciò che era dovuto e che le istituzioni non hanno realizzato, un Centro culturale pubblico a disposizione dei cittadini. Mostre d'arte, spazi a disposizione per compagnie teatrali e associazioni, feste per bambini, musica, cinema, presentazioni di libri, promozione del consumo consapevole. Questo è oggi il Padiglione 31 che vive di contributi liberi e della fatica volontaria di persone che hanno a cuore il bene comune.
Oggi si tenta di liquidare con ogni mezzo l'Associazione Ex Lavanderia. Una piccola voce di informazione e di svelamento degli intrallazzi del potere politico e sanitario.
IN UN PAESE CIVILE, NON CI SAREBBE UN PIETRO GRASSO A DIRIGERE LA SANITA' PUBBLICA!
Di fronte a questo scenario surreale, l'Associazione Ex Lavanderia non arretra di un centimetro.
Continueremo fino all'ultimo a promuovere libera e pubblica cultura, a denunciare le malefatte della ASL RME, a ricordare la vertenza per l'uso civico del S.Maria della Pietà, a rammentare l'orrore di una politica senza etica fatta contro i cittadini, contro il bene pubblico, contro la partecipazione. Una politica decisamente bipartisan.
CHIAMIAMO I CITTADINI, LE ASSOCIAZIONI, I COMITATI, GLI SPAZI SOCIALI, LE COMPAGNIE DI TEATRO, GLI ARTISTI A DIFENDERE L'UNICO SPAZIO CULTURALE PUBBLICO DEL S.MARIA DELLA PIETA' PARTECIPANDO ALLA PREPARAZIONE ED ALLA REALIZZAZIONE DELLE MOBLITAZIONI DEI PROSSIMI GIORNI.