NEL PIANO CASA DELLA REGIONE LAZIO ERA STATO TENTATO ANCHE UN VERO E PROPRIO COLPO DI MANO, L'INSERIMENTO DI UNA NORMA CHE AVREBBE CONSENTITO AL SINDACO ALEMANNO DI INDIRE BANDI (TUTTI ORMAI NELL'INTERESSE DEI COSTRUTTORI !) -UDITE UDITE- ANCHE IN VARIANTE AL PRG SENZA PASSARE DAL CONSIGLIO COMUNALE !!! INCREDIBILE, INACCETTABILE, UN TENTATIVO DI SOTTRARSI AD OGNI SERIO CONTROLLO DA PARTE DELLA GENTE, CHE STA SUBENDO ANCHE CON ALEMANNO LA PROSECUZIONE DELL'ALLUVIONE VELTRONIANA DEL CEMENTO, CHE STA DEVASTANDO LA NOSTRA VIVIBILITA' QUOTIDIANA !
"Piano Casa, Alemanno re dell'Urbanistica". L'opposizione accusa e la giunta ritira l'articolo.
La denuncia: "Il sindaco potrebbe indire bandi in variante al Prg senza passare dal Consiglio comunale". E Ciocchetti annuncia il dietrofront: "Un errore di copia-incolla". COPIA-INCOLLA, CIOCCHETTI ??? MA ALMENO ABBIATE IL CORAGGIO DI AMMETTERE CHE SI AVETE PROVATO !
Piano Casa: dopo lo scontro Polverini-Galan la guerra continua. Nel maxi-subemendamento presentato dalla giunta regionale c'è un articolo nuovo, il 9 bis, "che ieri non c'era", che "rende Alemanno il dittatore urbanistico di Roma" e che permetterà di costruire nella Capitale "6-7 milioni di metri cubi in aree degradate, non edificabili" cambiando le destinazioni d'uso "senza passare per il consiglio comunale". A denunciarlo è l'opposizione in Consiglio regionale, dal Pd alla Sel, dai Verdi ai Radicali e agli altri gruppi, che ha espresso tutte le sue critiche al provvedimento della maggioranza. Il testo, spiegano i tecnici del centrosinistra, permette ai Comuni, per la realizzazione di opere pubbliche o housing sociale, di "indire bandi pubblici in variante al Prg, e che non passano dal Consiglio comunale". Secondo il centrosinistra questo testo sarebbe relativo a "bandi già usciti ma bloccati perché in variante al Prg".
"Sul 9 bis - ha commentato il capogruppo dei Verdi Angelo Bonelli - c'è evidentemente la longa manus di Alemanno, ma, cosa inaudita, il legislatore si preoccupa di assicurare l'equilibrio economico e finanziario degli interventi, cioè di garantire le plusvalenze". Bonelli ha fatto alcuni esempi di applicazione del 9 bis, che considera il "recupero di aree degradate o immobili dismessi o incongrui, anche con misure di compensazione urbanistica": "L'ex Italcable Acilia, dove si preme per un'operazione da oltre un milione di metri cubi, gli uffici della Magliana, dove vogliono un secondo Corviale, e poi la Bufalotta, Tor Vergata. Un'operazione incredibile che fa saltare l'equilibrio urbanistico e sociale di Roma. Alemanno e Ciocchetti consegnano ai grandi interessi le chiavi della città: andrebbero presi a calci".
"Non è un caso - ha aggiunto il capogruppo Sel Luigi Nieri - se Alemanno è stato il primo a difendere la Polverini contro Galan: così diventa il dittatore urbanistico di Roma. Alemanno è stato solo l'ultimo a bussare e a inserire il 'suo' articolo. Sono norme mai pensate in Italia. Non si è mai sentito che un sindaco potesse cambiare le destinazioni d'uso senza passare per il Consiglio. E' una legge fatta di interessi che hanno nomi e cognomi: ci sono zone che diventeranno da commerciali a residenziali. Si pensi alle compensazioni di Tor Marancia - ha spiegato Nieri - date come commerciali perché non potevano essere residenziali. Ora tornano a essere residenziali, con lauti guadagni di chi le comprò in passato. Questa - ha concluso Nieri - è la più grande operazione finanziaria di questi tempi. Altro che 'casa per i poveretti': qui parliamo dell'alta finanza, di Roma e non solo". Infine Claudio Moscardelli del Pd: "Questo Piano introduce interventi che non hanno precedenti e avranno pesanti ricadute con gravi danni che si vedranno in futuro".
Fin qui l'opposizione, poi il colpo di scena a metà giornata. Per un errore di un "copia e incolla" con il computer la giunta ritira il maxi-subemendamento e ne presenta un altro senza l'articolo 9 bis che l'opposizione aveva definito "dettato da Alemanno". Lo annuncia il vicepresidente della Regione Luciano Ciocchetti in apertura della seduta del Consiglio regionale che sta discutendo il piano. "Purtroppo nei copia e incolla dei computer sono emerse alcune norme che abbiamo soppresso. Abbiamo dovuto fare una errata corrige al testo. Il 9 bis è stato un mero errore perché era ricompreso negli emendamenti da sopprimere. Lo abbiamo eliminato". "Ieri sono stati fatti alcuni errori", ha aggiunto "Tra le novità del maxi-subemendamento non comparirà quello - al comma 8 dell'articolo 7 - sulla ricostruzione degli immobili sui litorali. "Deve essere fatta fuori dalla fascia di rispetto, così come previsto dalla legge Galasso. Non è vero che ci si ricostruisce sopra. Sono errori che sono stati fatti nella fretta di ieri. Chiedo scusa all'aula: in questi giorni siamo sommersi di carte. Per questo ritiro il vecchio subemendamento e ne presento un altro". (03 agosto 2011) - PAOLA BOCCACCI
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