lunedì 29 agosto 2011

MA SE SPARTA (PDL-BERLUSCONI) PIANGE, ATENE (PD-BERSANI) CERTO NON RIDE ! CONTRO LA DERIVA DEL PD SERVE SOLO UN PROFONDO RINNOVAMENTO, E GRANDE ATTENZIONE, NON AGLI EQUILIBRI DEL POTERE, MA ALLA LEGALITA' ED AI PROBLEMI REALI DELLA GENTE

DAL CORRIERE DELLA SERA DI SABATO 27 AGOSTO 2011 -leggete l'articolo con altre interessanti notizie anche sul Corriere on line:
RICORDIAMO LA VICENDA DELL'AUTOSTRADA MILANO-SERRAVALLE, DA LA REPUBBLICA DEL 23 LUGLIO 2011:
PER NON PARLARE DELLA VICENDA DELLE TANGENTI PER LA TRASFORMAZIONE DELLE AREE INDUSTRIALI DI SESTO S. GIOVANNI, LA STALINGRADO D'ITALIA.....
NE  PARLEREMO UN'ALTRA VOLTA.......
AGGIORNAMENTO LUNEDI' 29 AGOSTO 2011:
IL CASO PENATI SCUOTE IL PD.
VEDI: http://www.corriere.it/politica/11_agosto_29/democratici-pressione-penati_374d8a8e-d1fe-11e0-a205-8c1e98b416f7.shtml

Democratici, pressioni su Penati -  «Deve farsi processare» (POTREBBE INFATTI AVVALERSI DI UNA DELLE VARIE LEGGI "AD PERSONAM" DI BERLUSCONI, LA CD. LEGGE CIRIELLI, PER OTTENERE LA PRESCRIZIONE BREVE........)

ROMA - Sabato il segretario del Pd Bersani aveva detto che la rinuncia alla prescrizione da parte di Penati sarebbe dovuta essere una scelta personale. Ieri sera il vicesegretario Enrico Letta, al Tg 3, è stato netto: «Non c'è dubbio che Filippo Penati debba rinunciare alla prescrizione». Penati è indagato dai giudici di Monza per corruzione e la rinuncia non comporterebbe il suo arresto. «Questa è la differenza fra il nostro atteggiamento e quello di altri - ha proseguito Letta -, da noi chi viene toccato da vicende così fa un passo indietro, si deve dimettere e farsi processare. Altri diventano ministri. Per noi non deve rimanere nessuna macchia su questa vicenda».
Nel pieno svolgimento della sua Festa nazionale a Pesaro, il Partito democratico si trova ad affrontare l'inchiesta su quello che fu uno dei principali dirigenti al nord e deve fronteggiare gli attacchi del centro destra, pronto a restituire in campo giudiziario tutto ciò che ha riguardato le inchieste sul premier. Sono scesi in campo ieri i due capigruppo Pdl in Parlamento. Molto aspro Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori Pdl: «Bersani - ha detto - spera di farla franca come i suoi predecessori graziati dal Di Pietro magistrato che così, salvati dalla tangente Enimont i capi Pds, D'Alema, Veltroni e Fassino, si avviò verso la carriera ministeriale». Gasparri dice che «si scrive Penati e si legge Bersani» e parla di un «modello di partito» e di «intrecci antichi con finanziamenti illegali esteri e di coop rosse».


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