Cittadini arrabbiati e insofferenti: si descrivono così i residenti di Villa Spada, il quartiere che più di tutti risente in queste settimane dell’odore nauseabondo proveniente dall’impianto di smaltimento rifiuti di via Salaria 981.
Tante sono state le proteste avanzate da residenti e non solo: ci sarebbero, infatti, anche quelle di molti dipendenti che lavorano in strutture adiacenti l’impianto. Circa un mese fa è partita in un bar del quartiere una raccolta firme per dire basta alla situazione di degrado in cui versa la zona.
“Che il degrado della zona sia all'inverosimile ormai è evidente: prostituzione, campi nomadi, stabili occupati e per finire la discarica”, è quanto denuncia un residente.
All’odore nauseabondo proveniente dall’impianto si devono aggiungere poi i “fumi” che arrivano dall’insediamento abusivo di nomadi lungo la sponda del Tevere. “Vanno a prendere il rame lungo la ferrovia e per questo bruciano i cavi. La puzza di plastica e gomma bruciata arriva alle finestre, è intollerabile. Un tempo, quasi 20 anni fa, lungo le sponde del fiume c’erano dei piccoli orticelli gestiti dagli anziani del quartiere; il Comune glieli tolse, e adesso ci è nato un campo nomadi abusivo”, racconta un cittadino.
I residenti riferiscono di aver inviato le loro segnalazioni al Municipio, ai Vigili Urbani e alla Asl competente. Nel frattempo la raccolta firme si è conclusa in questi giorni. Adesso occorrerà attendere una risposta delle Istituzioni,e nel frattempo il caldo estivo certo non aiuta a sopportare il disagio.
AGGIORNAMENTO -31 AGOSTO 2011 - FONTE:
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