Non siamo noi a scriverlo, è il Corriere della Sera-edizione Roma di martedì 29 dicembre 2009, in un articolo dall'eloquente titolo: "IL PD e il caos candidatura. Tutto in alto mare, ed oggi i democratici si riuniscono di nuovo"
Intanto Esterino Montino, che regge le sorti della Regione dopo le "dimissioni" di Piero Marrazzo, che continua peraltro a percepire regolarmente sia lo stipendio da Consigliere Regionale che quello da Presidente della Fondazione Policlinico di Roma, da cui ha pensato bene di NON dimettersi, continua ad affannarsi a dichiarare che in Regione Lazio il centro-sinistra ha ben governato, VEDILO AL SEGUENTE LINK:
http://www.dire.it/HOME/index.php?menu=3&cont=27450
"La tentazione di molti, più o meno in buona fede, e' quella di seppellire il lavoro di cinque anni di governo della Regione Lazio sotto la vicenda personale che ha portato alle dimissioni del presidente Piero Marrazzo". Inizia cosi' la premessa scritta dal vice presidente della Regione, Esterino Montino, nel libro 'Regione: i fatti separati dalle opinioni - Storie di cinque anni di governo' che sta per essere presentato all'Auditorium. Nella sala Petrassi e' presente tutto lo stato maggiore del centrosinistra regionale. Montino scrive ancora nel volume, di 110 pagine: "Io dico che non sarebbe giusto ne' corretto nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato ad ogni livello dentro l'amministrazione regionale. E non e' giusto soprattutto nei confronti dei cittadini che hanno il diritto di sapere come si e' trasformato il Lazio durante questa legislatura"."
MA DAVVERO IL CENTRO-SINISTRA HA BEN GOVERNATO ALLA REGIONE LAZIO ?
VEDIAMOLA IN AZIONE, QUESTA GIUNTA REGIONALE MARRAZZO DEL LAZZO, IN DUE PUNTI QUALIFICANTI:
1) Inquinamento elettromagnetico, quel forte rischio che ad esempio il nostro Municipio sta soffrendo nell'incredibile vicenda dell'antenna Ericsson sul Palazzo Enasarco a viale Lina Cavalieri
http://tg-talenti.blogspot.com/2009/10/perche-la-regione-lazio-guida-pd.html
Questa Amministrazione Regionale del Lazio da circa quattro anni si è rifiutata di portare in Aula la proposta di legge n° 131 sulle "Norme concernenti gli impianti radioelettrici con frequenza di trasmissione fino a 300 GHz e gli elettrodotti", nei fatti lasciata scivolare nell'oblio!
Il provvedimento fu adottato dalla Giunta regionale il 23 febbraio 2006, suscitando entusiasmo e speranze nel vasto mondo del "popolo inquinato", perchè sosteneva con forza la politica delle tre "P": Partecipazione, Precauzione, Pianificazione.
Da allora, tuttavia, nonostante il passaggio del testo in Commissione Ambiente, dove una rappresentanza del Coordinamento dei comitati romani fu ascoltata in audizione, nulla si è saputo circa il destino della riforma e ad oggi, scorrendo il testo dell'o.d.g. che compone gli argomenti da trattare nelle sedute del Consiglio regionale, la pdl 131 appare scivolata al 1224° punto, relegata oramai in fondo all'elenco, senza più speranza di essere ripescata e portata in Aula entro i termini di scadenza naturale della consiliatura.
E chi per primo avrebbe dovuto sostenere a pieno titolo (per ruolo istituzionale e rappresentanza politica) il legittimo recupero di quell'atto - l'Assessore all'Ambiente Filiberto Zaratti - non si è finora curato di esercitare alcuna pressione o promuovere la benchè minima iniziativa per sollecitarne l'iscrizione agli atti del Consiglio, ED ORA, CON LA VICENDA MARRAZZO, la vicenda è finita nel dimenticatoio !
Così si è lasciato che uno dei nostri beni più preziosi, la salute, venisse minacciata da quelle antenne che proliferano ormai impunemente per ogni dove, come ben insegna la vicenda di via Lina Cavalieri !
2) Svendita del prezioso patrimonio immobiliare del Sistema Sanitario nazionale nel Lazio.Così si è lasciato che uno dei nostri beni più preziosi, la salute, venisse minacciata da quelle antenne che proliferano ormai impunemente per ogni dove, come ben insegna la vicenda di via Lina Cavalieri !
http://tg-talenti.blogspot.com/2009/12/la-strana-storia-di-marrazzo-e.html
http://eddyburg.it/article/
"Dal 2004 al 2007 nel Lazio è stata perpetrata in silenzio la più grande svendita di beni pubblici posseduti dalle aziende sanitarie e in parte riconducibili allo stesso San Giacomo: 950 immobili della Asl Rm A nel centro di Roma, area del Tridente tra piazza di Spagna e piazza del Popolo, 100 mila metri quadrati ceduti ad un prezzo ridicolo, poco più di 200 milioni di euro, 2 mila euro a metro quadro in media, a fronte di un valore di mercato più che doppio, forse triplo. Una gigantesca operazione di cui sono stati protagonisti:
- l’imprenditore Romeo;
- la sezione immobiliare della Banca nazionale del Lavoro;
- e la Gepra Lazio, società che, secondo quanto scritto dal Sole 24 Ore, avrebbe un’appendice in Irlanda, paese con un regime fiscale favorevole".
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