ROMA: un’altra Metro C è possibile-p.2 from TG.Roma Talenti on Vimeo.
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ROMA, 13 Novembre 2010, teatro Colosseo a via Capo d’Africa: Convegno "Un'altra Metro C è possibile", organizzato dall'associazione Progetto Celio in collaborazione con Rete Romana di Mutuo Soccorso, Italia Nostra, ed altre associazioni romane (vedi il dettaglio nel video).
Un’importante occasione per fare il punto su un’opera dai costi mostruosi, la seconda opera pubblica in Italia dopo l’ancora non realizzato Ponte sullo Stretto di Messina, sulla base di una dettagliata ricostruzione amministrativa e tecnica della vicenda, e del qualificato parere dei numerosi tecnici intervenuti.
PARTE SECONDA:
-Intervento del tecnico Ing. Franco Moni: nel ricostruire in maniera precisa e documentatissima l’iter del progetto, in particolare in occasione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del 2003, l’Ing. Moni illustra i gravissimi rischi per il tessuto storico dell’insediamento lungo il tracciato, ed il pressappochismo e la poca professionalità con cui si è mandata avanti l’elaborazione del progetto, dopo un’eloquente analisi preliminare dei rischi condotta dalla IMCO (che ha poi addirittura rinunciato al lauto incarico per la redazione dell’analisi definitiva !!!) ed un’altrettanto efficace ed eloquente studio del Prof. Morelli, i cui dati reali sui gravissimi rischi per i fabbricati delle zone lungo corso Vittorio Emanuele, Borgo e Prati erano stati diciamo disattesi nella documentazione cartografica allegata all’iter della VIA.
L’Ing. Moni ricorda in proposito anche un’interrogazione parlamentare in cui l’allora deputato Gianni Alemanno, oggi sindaco di Roma, stigmatizzata duramente quanto stava accadendo nell’ambito dei rilievi su questa analisi, chiedendo all’allora Ministero dei LL.PP. di voler provvedere ad immediati ed urgenti accertamenti in proposito.
La grande opera, come comunque da allora andata avanti, senza neanche rispondere ai criteri minimi della trasportistica nel rapporto costi-benefici, rischia così di essere costosissima ed insieme in larga parte inefficace, oltre che fortemente pericolosa per l’incolumità di monumenti e cittadinanza.
E’ dunque il momento per la Regione Lazio, nonché per il comune di Roma ed il sindaco Alemanno che dovrebbe ricordare la sua battaglia del 1996 (!!!), di ascoltare la ragionevole proposta di Progetto Celio e delle altre associazioni e comitati romani, riavviando una Valutazione di Impatto Ambientale per un’opera che –dal progetto approvato nel 2003- è ormai profondamente mutata.
Riprese, montaggio e pubblicazione a cura del blog TG-Roma Talenti, Roma-Municipio IV.
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