"Troviamo moralmente e istituzionalmente inaccettabile quanto accaduto
ad una bambina disabile del Municipio IV che si è vista, di fatto,
arbitrariamente estromessa dal progetto di recupero che il consorzio
RI.REI gestisce per conto della ASL RM/D." E' quanto comunicano in una
nota il Presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli e l'Assessore
alle Politiche Sociali Francesco Filini.
"Infatti - continuano i due esponenti del Municipio IV - con una nota
del 4/11/2010 indirizzata alla ASL RM/D e alla mamma della giovane
paziente disabile, il consorzio RI.REI si dichiara incompatibile a
svolgere attività riabilitativa nei confronti della giovane assistita
e, invece di fare mea culpa per manifesta incapacità d'intervento,
dichiara che non intende rinnovare il progetto di riabilitazione per
la piccola disabile. Avevamo già denunciato lo scorso ottobre a chi di
competenza, le difficoltà che la giovane disabile incontrava
nell'espletazione del servizio riabilitativo, essendo costretta, tra
le altre cose, ad uno stressante viaggio di tre ore ogni giorno per
arrivare al centro riabilitativo."
"Ora - conclude Bonelli - ci aspettiamo che la Regione Lazio
intervenga nei confronti del consorzio Ri.Rei. per sanare
quest'anomalia, secondo la quale chi gestisce un servizio per disabili
per conto di un Ente pubblico si arroga il diritto di negare a proprio
piacimento un servizio essenziale pagato dai contribuenti che va
avanti da oltre 8 anni."
ad una bambina disabile del Municipio IV che si è vista, di fatto,
arbitrariamente estromessa dal progetto di recupero che il consorzio
RI.REI gestisce per conto della ASL RM/D." E' quanto comunicano in una
nota il Presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli e l'Assessore
alle Politiche Sociali Francesco Filini.
"Infatti - continuano i due esponenti del Municipio IV - con una nota
del 4/11/2010 indirizzata alla ASL RM/D e alla mamma della giovane
paziente disabile, il consorzio RI.REI si dichiara incompatibile a
svolgere attività riabilitativa nei confronti della giovane assistita
e, invece di fare mea culpa per manifesta incapacità d'intervento,
dichiara che non intende rinnovare il progetto di riabilitazione per
la piccola disabile. Avevamo già denunciato lo scorso ottobre a chi di
competenza, le difficoltà che la giovane disabile incontrava
nell'espletazione del servizio riabilitativo, essendo costretta, tra
le altre cose, ad uno stressante viaggio di tre ore ogni giorno per
arrivare al centro riabilitativo."
"Ora - conclude Bonelli - ci aspettiamo che la Regione Lazio
intervenga nei confronti del consorzio Ri.Rei. per sanare
quest'anomalia, secondo la quale chi gestisce un servizio per disabili
per conto di un Ente pubblico si arroga il diritto di negare a proprio
piacimento un servizio essenziale pagato dai contribuenti che va
avanti da oltre 8 anni."
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