Il processo di privatizzazione dell’ACEA preannunciato da Alemanno lo scorso gennaio 2010, marcia senza trovare apparentemente ostacoli !!
Sul Corriere della Sera di sabato 13 novembre 2010, a pagina 47 in un articolo di Paolo Foschi si poteva leggere che “….Multiutility Acea, Caltagirone sale ancora. Al 14,1% ROMA — Francesco Gaetano Caltagirone sale ancora in Acéa, la ex municipalizzata controllata al 51% dal Comune e guidata dall'ad Marco Staderini e dal presidente Giancarlo Cremonesi. Secondo la comunicazione resa alla Consob, l'imprenditore ed editore del Messaggero è salito dal 12,9% al 14,12%, consolidando così la posizione di primo azionista privato, davanti a Gaz de France (10,024%). L'operazione, secondo quanto trapela, risponde prima di tutto a logiche finanziarie: i titoli ieri hanno chiuso al 8,45 euro, ben al di sotto ai massimi dell'anno (9,43 euro ad agosto) e lontanissimi dai 17,2 euro toccati mel 2007. Ma rappresenta anche un rafforzamento in vista di una eventuale nuova fase di privatizzazione di Acea, ipotesi già ventilata dal sindaco Gianni Alemanno…”
Qualche giorno prima i maggiori quotidiani della capitale rendevano noto l’allarme dei sindacti confederali per l’intenzione dei vertici aziendali di avviare una pesante sforbiciata al personale: «I vertici societari vogliono dichiarare fra 700 e i 1000 esuberi, su un totale di 5400 dipendenti (ai quali se ne aggiungono altri 1500 delle società partecipate ma che sono fuori dal bilancio consolidati di Acea). Non abbiamo comunicazioni ufficiali, ma sappiamo con certezza che è uno dei progetti sui cui è concentrata l' attenzione del management aziendale».
Tutto questo ci sollecita a raccogliere e rilanciare con forza il seguente appello arrivato dal Forum romano "Acqua Pubblica". Diffondetelo il più possibile e partecipate con noi a questo a importante appuntamento.
Nessun commento:
Posta un commento