venerdì 27 febbraio 2009

Alcuni aggiornamenti sulla campagna nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio”

Cari Amici,

la nostra comune campagna entra nel vivo della sua azione.

Tutto esaurito anche ad Alba, la “capitale” delle Langhe, nel cuore delle colline vitate del Piemonte, per la tappa del nostr! o Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio dello scorso 14 Febbraio. Dopo Cassinetta di Lugagnano ed Asti, si tratta dunque del terzo en plein, con sala stracolma e interventi a raffica volti a delineare gli orientamenti di una nuova e vera tutela del territorio, tanto per i cittadini quanto per le amministrazioni locali.

Per molti questo risultato poteva considerarsi “scontato”, dato che le tre zone corrispondono anche ai territori in cui il nostro Movimento nazionale di opinione è nato ed ha mosso i suoi primi passi poche settimane or sono, ma in anni di dilagante allontanamento dei cittadini dalla partecipazione popolare e dalle decisioni sul proprio futuro, il riscontro è davvero importante ed è testimone di un fermento che non può essere! né trascurato né deluso. Innumerevoli i punti e le proposte già abbozzate negli incontri e direttamente legate ad una azione su ciascun territorio, tra i tanti ci piace ricordare:

· l’invio di un Ordine del Giorno da far discutere in ogni Comune, per impegnare le relative Giunte ad alcuni precisi impegni tra cui: “censire il patrimonio edilizio esistente, nel più breve tempo possibile, individuando in particolare l&r! squo;esatta situazione relativa ad abitazioni e capannoni non occupati. Data la delicatezza di raccogliere questi primari dati, basilari per qualunque tipo di pianificazione possibile, la proposta di OdG stabilisce di sospendere temporaneamente la validità di piani regolatori, lottizzazioni e varianti in corso per quanto concerne le nuove edificazioni e di attivare ogni iniziativa utile, coinvolgendo amministratori e cittadini (attraverso un percorso partecipativo condiviso e che preveda anche la presenza di esperti espressi dal Movimento nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio”), che porti all’adozione di un piano regolatore capace di conservare e valorizzare il territorio e le risorse esistenti senza necessariamente prevedere ulteriori espansioni”;

·! la proposta di sviluppare una campagna di opinione che porti alla riconsiderazione dello sviluppo urbanistico dal piano comunale ad un piano multi-comunale (in particolare per le nuove aree artigianali, commerciali, industriali);

· il suggerimento che rappresentanti delle giovani generazioni vengano inseriti nei luoghi istituzionali per portare la voce e le aspettative dei nostri figli e nipoti;

· l’avvio di un'azione di sostegno e promozione attraverso un “decalogo delle buone azioni comunali” impostato sotto forma di questionario da sottoporre a ciascuna amministrazione comunale.

Tutta Italia pare essere, comunque, decisamente in “Movimento” tanto che da subito molti appuntamenti hanno già iniziato a susseguirsi anche durante la settimana appena conclusa, a cura dei già neo-costituiti nodi regionali, provinciali o comunali dello “Stop al Consumo di Territorio&rdquo! ;. Si moltiplicano, intanto, le iniziative in ogni angolo della nostra Italia “aggredita” ed alla segreteria del Movimento stanno giungendo innumerevoli testimonianze di scempi in corso o in avvio progettuale, accompagnate da costanti “grida di aiuto immediato” (tra poche settimane, tutte queste testimonianze troveranno una collocazione stabile ed anche grafica all’interno di una delle sezioni del sito www.stopalconsumoditerritorio.it , andando a costituire una articolata “mappa” dell’Italia da difendere).&! nbsp;

Ci preme, intanto, ribadire che il nostro Movimento non ha (non può avere - data la situazione generale - e non ha la pretesa di avere …) nessuna “bacchetta magica” in grado di risolvere tutti i danni già fatti o in corso di progettazione in ciascun singolo territorio. Se così fosse, sarebbe “troppo facile” e verrebbe da domandarsi come mai nessuno ha mai tirato fuori dal cassetto prima questa bacchetta magica …

Viviamo in un sistema fortemente iniquo, che dobbiamo modificare. La nostra campagna è appena l’inizio di un lungo periodo di tentativi di cambiamento che dovremo sviluppare con forza e coraggio, tutti assieme. ! Per raggiungere IL VERO CAMBIAMENTO, cioè un nuovo modello di Società …

Questa premessa è doverosa per evitare di creare eccessive aspettative, cioè suggerire che “qualcuno, da lontano, forse potrebbe risolvere i miei/nostri problemi”Non è così: oggi OGNUNO DI NOI deve essere in grado di partecipare direttamente e senza deleghe “in bianco” al necessario cambiamento sociale in costruzione. Quindi pensare ad una campagna nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio” significa innanzitutto voler riunire in una rete forte! e a maglie strette tutte le realtà territoriali, le loro vertenze in atto, l’esigenza di nuove regole condivise.

In primo luogo: cambiare le regole generali da cui scaturiscono TUTTI i singoli problemi locali. La campagna nazionale non è altro che la summa di queste micro-situazioni territoriali. A livello nazionale ciò che stiamo sviluppando è far “tuonare” una voce forte che dica: “basta con la cementificazione della nostra esistenza”, che solleciti i media e l’opinione pubblica a riconsiderare i principi della crescita e dello sviluppo a tutti i costi. Una battaglia innanz! itutto culturale, che apra cuori e cervelli e costringa i pote! ri a non trovarsi più nella condizione di dover sostenere l’insostenibile …

Non sarà e non è facile.

Ma le prospettive ci sono tutte e sta a noi impegnarci a fondo.E per il successo di queste nostre azioni, sarà essenziale il rapporto tra campagna nazionale e gruppi locali. Per questo è fondamentale l’avvio di tanti gruppi militanti sul territorio. Ai molti già “in pista” è necessario se ne aggiungano altri, in ogni territorio. Anzi: in ogni Comune d’Italia …&n! bsp;

Come si diventa “promotore locale” ?

Per prima cosa ognuno di noi deve individualmente analizzare il testo del manifesto nazionale della campagna e, se lo condivide, sottoscriverlo direttamente dal sito.
Poi può iniziare a farlo girare nella sua zona inviandolo a chi conosce e proponendo ad ognuno di sottoscrivere il manifesto.

A quel punto, anche tu potresti avere voglia di avviare qualche iniziativa locale: un incontro pubblico, una raccolta firme, una campagna di a! ffissioni, banchetti informativi ecc. ecc.: la segreteria nazi! onale pu ò metterti a disposizione materiali, offrirti Relatori o persone informate dell’attività generale per organizzare momenti di incontro locali, può co-promuovere l’iniziativa e metterti in contatto con altri che - come te e nel tuo territorio - hanno aderito al manifesto nazionale del Movimento.

Se invece Tu o il Tuo gruppo state già facendo qualche "battaglia" locale, potete raccontarcela e successivamente (se è in sintonia con la nostra proposta) potrete aggiungere alle vostre iniziative il logo della campagna nazionale per lo "Stop al Consumo di Territorio", potete iniziare a dichiarare che voi siete il Movimento nel vostro specifico territorio. Questo è un primo modo per essere un po' meno soli nella vostra attività locale e non essere dunque gli unici obiettivi delle reazioni dei “po! teri forti” della vostra zona.
Qualunque sia la vostra “battaglia” in corso, il vostro Comitato (o Associazione o Gruppo …) deve essere insomma consapevole di rappresentare la parte locale della nostra iniziativa nazionale. Raccontateci tutto ciò che andrete a sviluppare sul territorio e la vostra azione locale, sommandosi a quelle di ogni altro territorio, ci permetterà di comporre, appunto, quella “mappa” unica con cui rappresentare il punto di svolta.Il vostro blog/sito web sarà linkato nel sito nazionale della campagna e concorrerà a suggerire la vostra appartenenza alla campagna nazionale q! uali riferimento del vostro territorio.

Le prime “rivendicazioni” da fare nel vostro territorio

Il fatto di aver potuto raccontare una “esperienza virtuosa” in atto all’interno di un Comune italiano con piano regolatore a “crescita zero” (quello di Cassinetta di Lugagnano, provincia di Milano) è stato fondamentale per infondere entusiasmo e testimoniare in concreto che “si può fare”: amministrare un municipio con circa 1.800 abitanti senza vivere del “ricatto” derivante dalla moneta corrente rappresentata dagli oneri urbanistici per nuove edificaz! ioni, l’elisir per salvare i disastrati bilanci dei nostri Comuni …

Dobbiamo quindi partire da qui, in ogni Comune; questo deve essere il nostro primo obiettivo: far sì che il nostro Comune segua la strada di Cassinetta di Lugagnano o, quanto meno, che i nuovi piani regolatori e le loro (normalmente “pericolose” …) varianti vadano a ridurre le cubature previste per le nuove edificazioni. Occorre dunque chiedere a cittadini ed amministrazioni che si apra un dibattito partecipato in questo senso e per farlo noi dobbiamo sollevare la richiesta ufficiale dei cittadini ai loro amministratori - a livello di ciascun Comune italiano – affinché si so! spendano i piani regolatori, le lottizzazioni in corso, le var! ianti in discussione ecc. e/o si provveda ad una necessaria e non più rinviabile opera di censimento del patrimonio edilizio esistente e sulla base di quei dati (misurati in termini di metri cubi cementificati, di abitazioni vuote e di capannoni abbandonati ovvero non occupati da attività), riconsiderare ogni tipo di pianificazione futura.

A fianco di questa “rivendicazione”, occorre sviluppare iniziative pubbliche, banchetti di raccolta firme, assemblee/dibattiti, affissione di manifesti ecc. ecc.: una campagna di opinione. Non stiamo dicendo “NO” a qualcosa, stiamo dicendo “analizziamo la situazione esistente e per prima cosa fermiamo il motore” …

Materiali a vostra disposizione:

Su www.stopalconsumoditerritorio.it sono già presenti alcuni strumenti che potete direttamente utilizzare:

  • Banner in differenti formati da ! inserire nei vostri blog/siti web;

  • Logo della campagna nazionale;

  • Rassegna di Comunicati Stampa pubblicati dai media italiani (fateci sempre pervenire gli articoli comparsi su giornali e riviste in modo da rendere aggiornata ed utile la sezione sul sito);

  • Notizie, comunicati, appuntamenti;

  • Elenco dei primi (cronologicamente) 700 firmatari del manifesto nazionale, con le loro qualifiche e breve panoramica di alcuni personaggi di spicco tra i nostri aderenti;

  • Elenco di Associazioni, Comitati, Gruppi che hanno aderito alla nostra campagna;

  • Richiamo al gruppo e alla causa aperte su Facebook, dove è possibile aprire un dialogo tra tutti i registrati.

Tra breve, inoltre, andremo ad inserire nel sito anche un archivio di materiali già pronti da utilizzare per le vostre azioni locali:alcuni facsimili di volantino (a 1 e a 2 facciate), di manifesto, di modulo-tipo per la raccolta firme cartacea ecc.: per ora potete richiederli direttamente a info@stopalconsumoditerritorio.it .!

Infine, abbiamo stampato a titolo sperimentale un adesivo della campagna, che potete richiederci al prezzo orientativo di 50 centesimi l’uno (più spese di spedizione da concordare). L’adesivo ha forma rotonda, diametro cm. 8,5 + “sbordatura” a sinistra di circa 1 cm (il “chiavistello” fuoriesce dal cerchio).

Buon lavoro a tutti !

La Segreteria del Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio&! rdquo;