lunedì 1 novembre 2010

GRANDE RICCARDO DE CATALDO DEL MENSILE "LA QUARTA" CON IL SUO ULTIMO EDITORIALE DAL TITOLO "VELTRONANNO, LA REGOLA DEL MATTONE", CI PERDONERA' SE GLIELO RILANCIAMO ANCHE QUI !

DOPO L'ESPLOSIONE DELLA VICENDA DELLA CEMENTIFICAZIONE DI PARCO CAPUANA L'AMICO RICCARDO DE CATALDO, DEL MENSILE LA QUARTA, SI E' ESIBITO DA PAR SUO CON UN INCISIVO ED ELOQUENTE ARTICOLO DAL TITOLO:
"Veltronanno, la regola del mattone", che tovate su La Quarta on line.
Non ce ne vorrà De Cataldo, se lo pubblichiamo anche qui:
"NON ESSERE FURIOSO SE CON LORO BALLO IL ROCK, CON TE , CON TE, CON TE CHE SEI UN COGLIONE IO BALLO...IL BALLO DEL MATTONE"   (VELTRONANNO)                                                                                                                                         
di Riccardo de Cataldo
 Sempre più ne siamo convinti, se Roma oggi è in balia di un'agressione del cemento senza  precedenti, è frutto di un accordo umiliante per i cittadini fra Comune e costruttori. Da Veltroni ad Alemanno il testimone  ha cambiato casacca ma non atteggiamento, Mentre il Walterone sbandierava la crescita economica del 4% della capitale, consegnava, con il nuovo Piano regolatore, il territorio ai boss del mattone. Mentre il suo successore Alemanno  fondava la sua campagna elettorale sulla lotta alla speculazione edilizia, una volta eletto, completava l'opera. 
Il risultato è che non solo Talenti, bufalotta, il nuovo Salario, Vigne Nuove, Cinquina, Casal Boccone sono stati stravolti dall'orgia di scavatrici,gru e cazzuola, ma i servi capitolini si apprestano in modo bipartisan a concedere altre aree ai veri padroni di Roma. Alcuni esempi.
 A piazza Minucciano, al Nuovo salario, Bonifaci puo' fare solo negozi del suo diriitto ad edificare 55 mila m3 di cemento, ma il costruttore, proprietario de il quotidiano Il Tempo, manda a dire al Campidoglio che investire in un mini centro commerciale defilato e irraggiungibile sarebbe una follia, fare case quello si sarebbe un affare, magari con qualche briciola di oneri accessori tanto per confondere le acque e permettere al Consiglio comunale di approvare una mozione bruciante sul cambio di destinazione d'uso. La cosa puntualmente avviene quasi alla chetichella: l'atto  che permette di fare appartamenti al posto di negozi, trova i voti oltre che del PD Coratti,  presentatore della mozione,, anche del Pdl e perfino di Azuni di Sinistra e liberta'.Guarda caso quest'ultima e il Pdl Di Cosimo dicono che si sono sbagliati a votare! Fatto sta che forte di cio' ora le case Bonifaci puo' farle, pur contro il presidente municipale Bonelli e tutti i residenti del Nuovo salario che contro il nuovo cemento residenziale già si sono espressi all'unanimita' in una seduta pobblica del Consiglio minicipale presso la scuola Majorana. Un imposizione contro il territorio che scarichera' altri residenti ed altre auto in un traffico gia' impazzito ed ormai fuori controllo.
 Poi c'è la storia del parco Capuana, due lingue verdi che l'inpdap ora reclama per nuovi appartamenti di lusso. Come al solito l'ente le carte ce l'ha e nonostante la forte opposizione dei residenti di Talenti e dello stesso Bonelli, che in tutte queste storie gli fanno far fare la figura del pupazzo,entro l'anno prossimo le case si   faranno. Drammatiche le conseguenze del nuovo traffico in arrivo e la perdita di valore delle case di via Capuana a cui verra' scippato respiro ed un panorama verde che scompare.
 La chicca finale, dove meglio si manifesta l'onnipotenza dei magnati del mattone e dell'informazione romana e l'asservimento poltico e l'ipocrisia capitolino, lo troviamo in due progetti che si mascherano da sevizio cittadino  ma si leggono come al solito un bel regalo ai costruttori. Romametropolitane sta per presentare il progetto per la prosecuzione fino a Porta di Roma della linea metro B1 , di soldi non ce ne sono e senza di essa il servizio risulterebbe zoppo. Ecco allora, in un gioco delle parti gia' previsto, entrare ancora una volta in scena loro  i falsi mecenati del cemento," l'opera la facciamo noi , ma in cambio ci date altre aree da edificare, d'altra parte non era questo l'accordo  iniziale, portarci la metro a Porta di Roma per farci vendere questi cacchio di case che oggi non si vendono manco a calci e magari scaricarci un po di consumatori da viale Libia o Montesacro sul nostro centro commerciale?" 
Alemanno e la sua giunta annuiscono e sotto il nome di Project financing, stipulano l'ennesimo patto malsano: B1 Porta di Roma a loro vantaggio, in cambio di nuovo cemento a loro vantaggio e come direbbe Albanese "In culu ai cittadini!
VEDETEVI IN PROPOSITO UN NOSTRO VIDEO DI QUALCHE TEMPO FA:

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