sabato 11 giugno 2011

PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-BUFALOTTA: PRESENTATO L'ESPOSTO DEL COMITATO DI QUARTIERE VALMELAINA IN CUI SI CHIEDE L'IMMEDIATA SOSPENSIONE DELL'ITER, E L'ATTIVAZIONE DEL PROCEDIMENTO PARTECIPATIVO OBBLIGATORIO PREVISTO DAL REGOLAMENTO SULLA PARTECIPAZIONE, E L'ATTIVAZIONE DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

RICEVIAMO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
FONTE: http://www.valmelaina.it/esposto_prolungamento_metro_b1.html
PROLUNGAMENTO METRO B1:PRESENTATO L'ESPOSTO E LE 2107 FIRME

Il Comitato Valmelaina richiede la stottoposizione del progetto del prolungamento della Metro B1 a valutazione ambientale strategica e processo partecipativo dei cittadini come previsto dalle normative vigenti



AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI ROMA
Via del Campidoglio 1  - 00186 ROMA
(Raccomandata con A.R.)

AL COMUNE DI ROMA – DIPARTIMENTO
ATTUAZIONE E PROGRAMMAZIONE URBANISTICA                   
ROMA 
Via del Turismo 30  -  00144 ROMA  
(Raccomandata con A.R.)

AL SIGNOR ASSESSORE ALLA MOBILITA’
DEL COMUNE DI ROMA
Via Capitan Bavastro 94 – scala A - 00154 ROMA
(Raccomandata con A.R.)

ALLA REGIONE LAZIO-ASSESSORATO AMBIENTE E
SVILUPPO SOSTENIBILE  -AREA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE
Via del Tintoretto 432 -  00132 ROMA
(Raccomandata con A.R.)

E P.C. AL SIGNOR PRESIDENTE DEL MUNICIPIO IV
di ROMA
Piazza Sempione 15  - 00141 ROMA
(Raccomandata con A.R.)

ALL’AUTORITA’ DI VIGILANZA SUI CONTRATTI
PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
Via di Ripetta  246 00186 ROMA
(Raccomandata con A.R.)

ALLA CORTE DEI CONTI
Via Virgilio Talli 141  - 00139 ROMA
(Raccomandata con A.R.)



Oggetto: ROMA – Progetto di Prolungamento della Linea Metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta.  Richiesta di sottoposizione a Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e Processo Partecipativo formalmente previsto dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del Comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006

GLI SCRIVENTI ESPONGONO QUANTO SEGUE:

  • il Comune di Roma, tramite la Società RomaMetropolitane, ha dato inizio all’iter per la realizzazione del  proseguimento della linea Metro B1 da Piazzale Jonio a Bufalotta, finanziandola con un programma di “valorizzazioni immobiliari” costituenti Programma urbanistico;
  • infatti, con Ordinanza n. 341 del 27 luglio 2010 il Sindaco di Roma - Commissario Delegato ai sensi  O.P.C.M. n. 3543/2006, ha inserito l’intervento denominato “Prolungamento oltre Jonio della linea B1 della Metropolitana di Roma“- configurazione di tracciato denominata “Vigne Nuove”, nel Piano di Riqualificazione delle strutture viarie e per la mobilità a suo tempo approvato con Ordinanza Commissariale n. 2 del 12 ottobre 2006 e s.m.i.;
  • nonostante si tratti a tutti gli effetti di un programma urbanistico soggetto alle disposizioni in materia di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi del D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., titolo II, e Processo Partecipativo formalmente previsto dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del Comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006, il comune di Roma NON ha sinora preliminarmente attivato le due procedure, che –si ricorda- sono obbligatorie ai sensi di legge al fine di consentire la più ampia partecipazione della cittadinanza a delicate scelte urbanistiche che possono avere pesanti ripercussioni nei quartieri interessati;
  • nonostante ciò lo stesso Comune di Roma ha dato corso ad alcuni adempimenti amministrativi che segnalano inequivocabilmente come le principali scelte in merito all’ articolazione dell’opera ed agli interventi di “valorizzazione immobiliare” con cui si vuole finanziare l’opera stessa siano già state assunte, demandando fra l’altro delicatissime scelte urbanistiche e connesse operazioni di ingegneria finanziaria  ad un organo tecnico –RomaMetropolitane- a suo tempo creato al solo fine di fornire al comune di Roma esclusivamente il necessario supporto tecnico per la realizzazione di opere pubbliche;
  • che tali scelte siano state già assunte da RomaMetropolitane in luogo del comune di Roma, o comunque senza alcun atto che segnali trasparentemente le modalità dell’avvenuta scelta, è documentato in maniera irrefutabile dall’avviso  di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 11, 16, 19 DPR 8 giugno 2001 n. 327 e ss.mm.ii., che l’Ufficio Unico Espropriazioni del Comune di Roma-Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica ha pubblicato sui principali organi di stampa in data 21 febbraio 2011 (allegato 1),  segnalando l’avvio dell’iter relativo agli espropri per la realizzazione dell’opera , fissando il termine di giorni 15 per la consultazione da effettuarsi presso lo stesso Ufficio e presso Roma-Metropolitane, espropriazioni che sono state evidentemente decise sulla base delle precedenti scelte tecnico-finanziari assunte senza alcuna trasparenza né democratica partecipazione da parte di RomaMetropolitane;
  • in tal modo risulta chiaro che sono state irragionevolmente affidate ad un organo tecnico, che opera a stretto contatto con le imprese appaltatrici attualmente impegnate sul tratto Piazza Conca d’Oro-piazzale Jonio, delicatissime valutazioni che necessiterebbero della massima trasparenza ed indipendenza di giudizio, e che sono state sinora SOTTRATTE a qualsiasi sera valutazione da parte del Consiglio Comunale di Roma e della stessa cittadinanza di Roma;
  • risulta a questo proposito ancora più grave quanto si va appurando nell’ambito dell’iter di Pronuncia di Valutazione d’Impatto Ambientale di cui all’art. 23 del D. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., attivato da RomaMetropolitane nel mese di Agosto 2010

presso la Regione Lazio-Area Valutazione  Impatto Ambientale, da cui risulta che l’avviso ai sensi dell’ art. 24 comma 2 D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. è stato  pubblicato solo su un giornale a diffusione nazionale, “Il Giornale”, e NON anche su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale, come specificamente previsto
dalla suddetta normativa, tanto che nei 60 giorni previsti NESSUNO ha preso visione della documentazione, nonostante il fortissimo impatto dell’opera sul Municipio IV di Roma;

  • quanto sin qui ricostruito in merito all’iter del prolungamento Metro B1 Jonio-Bufalotta appare gravissimo, in quanto il progetto in oggetto comporta fortissimi oneri finanziari per la popolazione di Roma, in una situazione in cui sarebbe possibile realizzare una ben meno costosa metro leggera; comporta altresì un carico urbanistico di ulteriori 2 milioni mc di edilizia residenziale in quartieri che sono già al collasso, ed in cui sta montando forte la protesta della cittadinanza, anche a seguito di alcune scelte tecniche inaccettabili, anzitutto la realizzazione della prevista fermata “Vigne Nuove” proprio nell’area dell’attualmente esistente Mercato di Valmelaina, che sarebbe così cancellato, oppure incongruamente spostato a tale distanza dal quartiere da risultare quasi inutilizzabile, anche in considerazione della crescente quota di popolazione anziana residente in un quartiere che –vogliamo ricordarlo- è oggi addirittura ricompreso nella “Città Storica”;
  • la scelta di realizzare la nuova fermata “Vigne Nuove” a due passi dalla precedente di via Scarpanto appare inoltre letteralmente ingiustificabile anche  dal punto di vista trasportistico ed economico, in quanto verrebbe a concretizzare nello spazio di soli 1, 5 km addirittura la terza fermata lungo la tratta Metro B1, dopo la fermata a piazza Conca d’Oro, quella “Jonio” a via Scarpanto, ed infine questa fermata “Vigne Nuove” nell’area del Mercato a via Giovanni Conti;
  • deve segnalarsi che si tratta con ogni evidenza di una scelta tecnicamente ingiustificabile, un vero e proprio incredibile regalo alle imprese costruttrici che appare ancora più inaccettabile  in questa fase di ristrettezze e drammatici tagli nel bilancio del Comune di Roma, se si considera che lungo la metro A le fermate sono state ben più correttamente ed economicamente realizzate a 2 km di distanza l’una dall’altra;
  • non esiste ad oggi alcun documento ufficiale programmatico economico che dimostri la convenienza economica per il comune di Roma della realizzazione del prolungamento Metro B1 Jonio-Bufalotta con il ritorno economico delle valorizzazioni, anzi trattandosi di  logiche del tutto analoghe a quella con cui si voleva realizzare la Metro D, appare già in evidenza come  l’architettura della gara che si sta preparando finirà probabilmente per essere  non conveniente per l’Amministrazione, come già per la linea D segnalato dall’Autorità di Vigilanza sulle Opere Pubbliche.
  • va inoltre rilevato che il “Piano per uno sviluppo sostenibile di Roma Capitale” presentato  dal comune di Roma nel 2009 e frutto del contributo di numerosi esperti e studiosi, aveva al contrario posto, come problema centrale nella gestione della città di Roma, quello della mobilità e della necessità di invertire il progetto di modello urbano, essendo più che chiaro ed irreversibile il processo di decrescita
  • ciò nonostante il piano economico con cui si vorrebbe ora finanziare il prolungamento Metro B1 da Jonio a Bufalotta presuppone al contrario “compensazioni immobiliari” per ulteriori 2 milioni di metri cubi di edilizia residenziale proprio a ridosso del G.R.A., in aree già al collasso di viabilità e

vivibilità, e nell’ambito delle quali analogo intervento con “valorizzazioni immobiliari” prevalentemente previste in terreni di proprietà Lamaro e Caltagirone nell’area di Porta di Roma, con cancellazione di servizi della Centralità Bufalotta, a suo tempo previsto con delibera di Giunta Comunale n. 218/2007, era stato già duramente bocciato dal Consiglio del Municipio IV con deliberazione del 19 dicembre 2007;

  • sono aree dove alla data attuale le quote di residenziale invenduto sono ormai già elevatissime, tanto che i costruttori hanno già dovuto cedere a società di gestione immobiliare partecipate dalle banche larga parte del realizzato invenduto o venduto con mutui (esemplari i casi della  Lamaro dei fratelli Toti con FIMIT SGR e del Gruppo Caltagirone con Fabrica SGR), e sono gli stessi costruttori che dovrebbero ora chiedere alle banche ulteriori prestiti, offrendo a garanzia il proprio capitale immobiliare realizzato o in fieri, ossia quello delle cosiddette nuove “valorizzazioni immobiliari”, per realizzare edilizia residenziale che rischia di rimanere senza acquirenti, apparendo evidente il rischio che,  aggiudicata la gara e cedute le aree da valorizzare, con il prestito bancario l’appaltatore sia economicamente in grado solo di avviare ma di non completare le opere, con il che appare evidente l’aleatorietà delle fonti di finanziamento che sono state previste per il suddetto prolungamento della Metro da Jonio a Bufalotta;
  • nonostante le montanti proteste della cittadinanza del Municipio IV, ed anzi con vero sprezzo della stessa, con comunicato  del 23 marzo 2011 pervenuto alla cittadinanza proprio mentre la stessa era riunita in assemblea presso l’Istituto Tecnico Matteucci per segnalare la propria contrarietà a come si stava mandando avanti il presente iter,  l’assessore alla Mobilità del comune di Roma Aurigemma dichiarava invece “chiusa la conferenza di servizi per la metro B1” ed in corso “la predisposizione del bando per il finanziamento dell’opera”;

TUTTO CIO’ PREMESSO:
CONSIDERATO che la realizzazione del Prolungamento della Metro B1 da Jonio a Porta di Roma appare affidata a misure di finanziamento  del tutto estemporanee, con tutte le incertezze del caso, e come tali già censurate dall’Autorità di Vigilanza per le OO.PP. nel 2010;
CONSIDERATO inoltre che sarebbero al contrario invece certi ed immediati i disagi, i condizionamenti, ed i gravami per l’intera area del Municipio IV attraversata sia dalla nuova opera pubblica  che interessata dalle previste “Valorizzazioni immobiliari”;
CONSIDERATO ancora che  ubicazione e consistenza del programma urbanistico che racchiude queste “Valorizzazioni Immobiliari” non sono mai state sottoposte a valutazione preliminare della cittadinanza, ma sono state autonomamente decise da un organo tecnico –RomaMetropolitane- che non è in nessun modo legittimato ad assumere delicate decisioni del genere in sostituzione del Consiglio Comunale di Roma e del Consiglio Municipale del Municipio IV, democraticamente eletti dai cittadini di Roma;

CONSIDERATA la forte contrarietà dei residenti del quartiere allo spostamento del mercato di Valmelaina dimostrato dalle 2107 firme raccolte dallo scrivente Comitato di Quartiere (allegato 2);

ACCERTATO che il delicato iter sin qui ricostruito non è stato sottoposto né a Valutazione ambientale Strategica (V.A.S.) di cui alla Direttiva del Parlamento e del consiglio europeo n. 42/2001/CE (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 21.07.2001, L 197/31), recepita con D. Lgs. 152/2006, né a verifica di assogettabilità V.A.S. di cui all’art. 12 dello stesso decreto, ne a Processo Partecipativo di cui al “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;

ACCERTATO ancora che la Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale ha rilasciato con nota  07.02.2011 prot. 052606 in merito al progetto in oggetto Giudizio di compatibilità ambientale positivo, senza che –come prescritto dall’art. 24 comma 2 del citato D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.-né il progetto né il relativo  studio di impatto ambientale
venissero pubblicati su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale, come specificamente previsto dalla suddetta normativa quando come nel caso in esame si tratti di “progetti per i quali la competenza allo svolgimento della valutazione ambientale spetta alle regioni”;
CONSIDERATO quindi che  non è stata consentita e non viene ancora consentita la prescritta partecipazione della cittadinanza all’iter del progetto in oggetto, né in sede di Valutazione di Impatto Ambientale, né di Valutazione Ambientale Strategica e Procedimento Partecipativo, sinora non attuati;
CONSIDERATO infine che ogni ulteriore avanzamento nell’iter del progetto vanificherebbe sostanzialmente il suddetto Processo Partecipativo, in quanto metterebbe la cittadinanza, le sue associazioni rappresentative, il Consiglio Comunale di Roma, ed infine il Consiglio Municipale del Municipio IV, che aveva già votato in data 19 dicembre 2007 contro scelte analoghe (delibera di Giunta Comunale di Roma n. 218/2007), davanti a scelte già assunte in altre sedi  e poi non modificabili;
RICHIEDONO:

  • l’ immediata sospensione dell’iter del progetto per il prolungamento della Metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta;
  • l’immediata sottoposizione del progetto in oggetto a Valutazione ambientale Strategica (V.A.S.) di cui alla Direttiva del Parlamento e del consiglio europeo n. 42/2001/CE (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 21.07.2001, L 197/31), recepita con D. Lgs. 152/2006;
  • l’immediata sottoposizione del progetto in oggetto a Processo Partecipativo di cui al “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;
  • l’immediata sottoposizione del progetto a vincolante parere del Consiglio del Municipio IV.

SEGNALANO:

alla Regione Lazio che a loro avviso la mancata pubblicazione di avviso relativo al deposito del progetto e dello studio di Impatto Ambientale ai sensi dall’art. 24 comma 2 del citato D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale,
come specificamente previsto dalla suddetta normativa quando come nel caso in esame si tratti di “progetti per i quali la competenza allo svolgimento della valutazione ambientale spetta alle regioni”, rendono affetto da vizio di legittimità lo stesso Giudizio di compatibilità ambientale positivo rilasciato da quell’amministrazione con la citata nota 07.02.2011 prot. 052606.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro, segnalando che eventuali comunicazioni possono essere indirizzate a:
Arianna Marfoglia: Via Monte Pattino, 4 – 00139 Roma.

Roma, li 08 giugno 2011

                                                                                                                           Il Presidente
Arianna Marfoglia

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