mercoledì 15 giugno 2011

Una volta i comuni si indebitavano per finanziare opere e infrastrutture.Oggi siamo all'indebitamento del comune di Roma -per l'incredibile importo di 4 MILIARDI di euro, per finanziare l'indebitamento, ossia contratti derivati di veltroniana provenienza e altro, il cui ammontare rimane sempre un'incognita, negando alla cittadinanza l'informazione su un dato fondamentale ! Un comune, pardon una capitale, Roma in stato avanzato di dissesto e decozione, che continua ad aumentare tariffe e tasse, a tagliare servizi, e a nascondere ai suoi cittadini la reale condizione finanziaria dell'amministrazione comunale !. E nessuno che dica A ! Ma vi pare normale ?

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:

Questo è il commento che riceviamo, condividiamo ed inviamo a tutti dall'amico Fabio Prasca, impegnato nella Comunità Territoriale del X Municipio, in riferimento all'articolo apparso sul  Sole 24Ore il 10/06/2011 a firma di Isabella Bufacchi http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-10/prestito-miliardi-banche-debito-064059.shtml?uuid=AaYItZeD.
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 Prestito di 4 miliardi (4 ? Si 4 !!!) dalle banche per il debito di Roma 
Un prestito da 4 miliardi di euro in due tranche a tre e trent'anni, rinnovabile e quindi potenzialmente elevabile a 8 miliardi, è stato messo a disposizione ieri da un pool formato da Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo come capofila, Unicredit e Bnl (a breve termine) e Cassa depositi e prestiti (a lungo termine), nella forma di «contratto di finanziamento» del debito pregresso del comune di Roma: un maxi-debito accumulato dagli anni '60 e che si attesta ad oggi a 12,3 miliardi circa sotto la gestione del commissario straordinario Massimo Varazzani. La cerimonia di firma si è tenuta ieri in Campidoglio.
L'operazione consentirà di velocizzare i pagamenti ai fornitori, «partendo dai più piccoli» ha assicurato Varazzani. Ma anche di «sostenere l'economia reale liberando risorse», come ha rimarcato il sindaco Alemanno, e non da ultimo «di risparmiare 40 milioni di euro di interessi passivi l'anno per contenere il debito pubblico e di iniettare liquidità sul territorio», come ha sottolineato Mario Ciaccia, ad di BIIS.
La partecipazione della Cdp ha consentito al finanziamento - una forma di anticipazione bancaria dei 500 milioni annui garantiti dallo Stato per risanare il debito pregresso capitolino - di estendersi fino a 30 anni: «la novità è che la Cassa e le grandi banche operano insieme in un'operazione di mercato e di sistema, lavorando in modo integrato e tenendo conto delle rispettive competenze sul breve e lungo termine», ha messo in evidenza Giovanni Gorno Tempini ad della Cdp, riaffermando l'impegno della Cassa «nei confronti degli enti locali, che rimane il fulcro» dell'attività di via Goito. Presenti alla firma anche Marco Taccione, responsabile per Roma di Unicredit corporate investment banking e Paolo de Angelis, responsabile divisione corporate e p.a. di Bnl gruppo Bnp Paribas.
Il finanziamento per complessivi 4 miliardi è stato diviso in due: 
  • una tranche da 1,5 miliardi a tre anni con tasso di interesse pari all'Euribor a sei mesi e spread di 105 centesimi di punto percentuale è stata erogata da BIIS, Unicredit e Bnl; una tranche fino a 30 anni per 2,5 miliardi con tasso equivalente all'Euribor a sei mesi maggiorato di 157 centesimi erogata da Cdp. Un tasso, quest'ultimo, particolarmente vantaggioso, a condizioni di mercato, in virtù del basso costo di raccolta della Cassa e del rischio-Stato del debitore, garantito dai 500 milioni a carico dello Stato.
«Il contratto triennale può essere rinnovato di triennio in triennio, previo assenso delle banche», ha fatto sapere Varazzani che il prossimo martedì otterrà in tempi record una prima erogazione da 600 milioni: 300 milioni serviranno alla restituzione delle rimanenti anticipazioni di cassa che Roma capitale ha corrisposto alla gestione commissariale (altri 300 milioni erano stati già saldati); verranno pagate le rate di ammortamento dei debiti finanziari pregressi e saranno avviati altri pagamenti ai fornitori - per primi i crediti fino a 250.000 euro - dei mandati 2011 ancora inevasi (circa 50 milioni).
INSOMMA IL COMUNE DI ROMA -SENZA DIRCI IN REALTA' COME STIANO LE COSE- STA CARICANDO IL DEBITO DI ROMA SULLE SPALLE DEI NOSTRI FIGLI, GIA' GRAVATE DA CARENZA DI LAVORI, LAVORI COMUNUE PRECARI, INSOMMA GRANDE PRECARIETA' DI VITA !
Questo era quanto era uscito sulla grande stampa, in particolare il Corriere della Sera:

 

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