martedì 1 novembre 2011

CITATA PROPRIO OGGI DA LA REPUBBLICA-ROMA UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO DI CUI ANCORA NESSUNO SA NULLA . IL COMMENTO DI "LABUR"

RIEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
QUESTO L'ARTICOLO SU LA REPUBBLICA-EDIZIONE ROMA DEL 1 NOVEMBRE 2011:
QUESTO E' L'INTERESSANTE COMMENTO DI "LABUR":
Comunicato stampa LabUr -  01.11.2011             
Una sentenza del Consiglio di Stato di cui nessuno sa nulla viene citata oggi da Repubblica, proprio quando il sito internet del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa non è disponibile. Può esserci una sentenza se prima non c'è stato un ricorso? I misteri sui Mondiali di Nuoto Roma '09 continuano.
Si riapre la questione degli abusi edilizi realizzati durante i Mondiali di Nuoto Roma ’09 grazie ad una sentenza del Consiglio di Stato sul Salaria Sport Village. Secondo quanto riferisce La Repubblica oggi, sulla prima pagina della cronaca di Roma, la sentenza, di cui non fornisce gli estremi, sarebbe uscita venerdì scorso. 
Nessuno però, a parte Repubblica evidentemente, ne ha avuto visibilità. D’altronde il quotidiano ha seguito sin dall’inizio l’intera vicenda e può contare su molti atti delle indagini preliminari.
Siamo forse di fronte all’ennesimo pessimo esempio di mancata trasparenza amministrativa in Italia da parte di chi esercita la ‘Giustizia Amministrativa’ ? Come già denunciato l’11 ottobre scorso (dopo l’analisi dei 7.909 ricorsi resi pubblici sul sito internet istituzionale del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, che oggi, all’uscita della notizia su Repubblica, non è però più possibile consultare), non risulta alcun ricorso al Consiglio di Stato da parte del Salaria Sport Village contro la sentenza del TAR, che lo definì ad inizio anno un’opera “non di pubblico interesse”.
Strane coincidenze.
Restiamo dunque in attesa di vedere la sentenza del Consiglio di Stato, ma soprattutto di capire, quando verrà ripristinato il sito internet del Segretariato Generale della Giustizia Amministrativa, a quale ricorso essa si riferisce. Vale la pena infatti ricordare che esistono 60 giorni dalla avvenuta notifica per fare ricorso presso il Consiglio di Stato contro una sentenza del TAR (art. 28, comma 2, L. 1034/1971). Vedremo dunque se assisteremo ad un “ora per allora”.
Così come vale la pena ricordare, in attesa che si diradino le nebbie, che le opere realizzate sotto i Mondiali di Nuoto al Salaria Sport Village devono essere demolite, cosa che nessuno dice. Così come nessuno dice che il “massimo accusatore dei Mondiali di Nuoto”, il PM Sergio Colaiocco, è stato destinato all’Ispettorato Generale del Ministero della Giustizia con funzioni di Ispettore Generale (DD.MM. 13-5-2011 – V° U.C.B. 20-6-2011), malgrado sia in corso il processo penale.
Strano anche che Repubblica si meravigli della “velocità inusuale” con cui è stata prodotta dopo 9 mesi la sentenza del Consiglio di Stato visto che è stato l’unico giornale ad averla preannunciata addirittura il 6 Maggio per il 30 giugno.
paula de jesus per LabUr   



           
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1 commento:

Anonimo ha detto...

la sentenza sta qui http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%204/2011/201101626/Provvedimenti/201105799_11.XML
il ricorso c'era, è il 1626 presentato il 3 marzo 2011 http://www.giustizia-amministrativa.it/webcds/DettaglioRicorso.asp?val=201101626