venerdì 23 aprile 2010

ANTENNA KILLER SERPENTARA: IMPIANTO IN FUNZIONE, ANCHE GRAZIE AD INDIFFERENZA DEL SINDACO ALEMANNO. RIVOLTA FRA LA GENTE. SE NE OCCUPA ANCHE IL CORRIERE DELLA SERA

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal Comitato via Lina Cavalieri
COMUNICATO STAMPA 

Roma, 22 aprile 2010

L’antenna di telefonia mobile sul tetto del palazzo dell’ENASARCO in piazza F. De Lucia, secondo quanto hanno riferito fonti informate al comitato “viale Lina Cavalieri”, che da un anno e mezzo si sta battendo contro la sua installazione, è entrato in funzione. Inutili i numerosi tentativi dei cittadini di richiedere un intervento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per aprire un tavolo di trattativa per la delocalizzazione dell’impianto.

Le promesse pre-elettorali del primo cittadino della Capitale, che in almeno 12 occasioni è stato informato o contattato per richiedere un incontro, soprattutto tramite il Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, sono rimaste tali. Anche la mozione bipartisan del consiglio comunale, che lo impegnava ad intercedere presso la Wind, è inattuata, così come la lettera dell’ex assessore all’ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, con la quale si chiedeva di valutare la regolarità della concessione e di impegnarsi per non far attivare l’impianto.

“È evidente – dice indignata Daniela Caramel, presidente del comitato – che il sindaco Gianni Alemanno è più interessato ai suoi viaggi in Giappone che a tutelare la salute dei cittadini dagli interessi milionari delle multinazionali della telefonia. Un’ulteriore dimostrazione è data dal fatto che da anni giacciono in Campidoglio migliaia di firme di cittadini che chiedono una moratoria e un piano regolatore per le antenne”.

“Ci dispiace profondamente - conclude Caramel – che non ci abbia mai voluto incontrare. Gli avremmo voluto raccontare la storia di una signora che, da quando l’antenna è entrata in funzione, non può più vivere dentro casa sua. A causa degli effetti delle onde elettromagnetiche, ora accusa continui e insopportabili disturbi all’orecchio, che ne pregiudicano la propria vita quotidiana”.

Per ulteriori informazioni:
Daniela Caramel - 328 75 34 701
comitatolinacavalieri@hotmail.it
VEDI IL LUNGO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA:
 http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_aprile_22/antenna-killer-protesta-serpentara-1602884473884.shtml

Serpentara, rivolta contro l'antenna
di telefonia mobile: «Il sindaco ci aiuti»

Il comitato di zona accusa: ripetitore in funzione nonostante gli appelli, e una donna sta male per le onde


ROMA - Un quartiere contro l'antenna killer. Il comitato cittadino «Viale Lina Cavalieri» rilancia la battaglia contro «l'antenna di telefonia mobile sul tetto del palazzo dell'Enasarco in piazza F. De Lucia», alla Serpentara, periferia Nordest di Roma. Secondo gli abitanti della zona, che da un anno e mezzo si battono contro la sua installazione, l'antenna è entrata in funzione nonostante i ripetuti tentativi dei cittadini di richiedere un intervento del sindaco Alemanno, per aprire un tavolo di trattativa per la delocalizzazione dell'impianto.
Antenne sui tetti di Roma
Antenne sui tetti di Roma
PROMESSE ELETTORALI -
«Le promesse pre-elettorali del primo cittadino della Capitale, che in almeno 12 occasioni è stato informato o contattato per richiedere un incontro, soprattutto tramite il presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli - accusa il comitato -, sono rimaste tali. Anche la mozione bipartisan del consiglio comunale, che lo impegnava ad intercedere presso la Wind, è inattuata, così come la lettera dell'ex assessore all'ambiente della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, con la quale si chiedeva di valutare la regolarità della concessione e di impegnarsi per non far attivare l'impianto».
Secondo Daniela Caramel, presidente del comitato, «il sindaco Gianni Alemanno è più interessato ai suoi viaggi in Giappone che a tutelare la salute dei cittadini dagli interessi milionari delle multinazionali della telefonia». E gli abitanti insistono: da anni giacciono in Campidoglio migliaia di firme di cittadini che chiedono una moratoria e un piano regolatore per le antenne. «Ci dispiace profondamente - conclude Caramel - che non ci abbia mai voluto incontrare. Gli avremmo voluto raccontare la storia di una signora che, da quando l'antenna è entrata in funzione, non può più vivere dentro casa sua. A causa degli effetti delle onde elettromagnetiche, ora accusa continui e insopportabili disturbi all'orecchio, che ne pregiudicano la propria vita quotidiana». (fonte Omniroma)

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