sabato 10 aprile 2010

Incontro Convegno: “Megaparcheggio sotto via Giulia: discutiamone in modo serio” - palazzo della Provincia (via IV Novembre, 119) martedì 13 aprile alle ore 15.30 (sala della Pace)

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“Megaparcheggio sotto via Giulia: discutiamone in modo serio”

Il progetto di un Parcheggio interrato a Largo Perosi (via Giulia) approvato dal Comune di Roma nel 2008 e per il quale sono in corso sondaggi preliminari richiesti dalla Sovrintendenza archeologica, suscita nella cittadinanza molti interrogativi e notevoli perplessità.
Il Coordinamento residenti città storica ritiene quindi utile aprire una pubblica discussione al riguardo, organizzando un Incontro presso il palazzo della Provincia (via IV Novembre, 119)  martedì 13 aprile alle ore 15.30 (sala della Pace).

Interverranno:
Ing. Paolo Berdini – Urbanistica- Univ. Roma Tor Vergata
Arch. Giorgio Ciucci - Storia dell'Architettura Contemporanea-  Univ. Roma Tre
Ing. Giorgio Croci -Tecnica delle costruzioni- Univ. Roma La Sapienza
Dott. Giuseppe Gisotti – Società Italiana di Geologia Ambientale- Roma  
Arch. Italo Insolera – Urbanistica-  Univ. Venezia e Ginevra
Dott. Paola Loche – Comitato Genitori e studenti Liceo Virgilio - Roma
Prof. Daniele Manacorda - Metodologia  e tecnica della ricerca archeologica- Univ. Roma Tre
Arch. Paolo Marconi - Storia dell’architettura e restauro dei monumenti- Univ. RomaTre
Ing. Gianmarco Margaritora - Costruzioni Idrauliche- Univ. Roma La Sapienza
Arch. Giuseppe Rebecchini - Progettazione architettonica e urbana- Univ. Roma La Sapienza
Arch. Bernardo Rossi Doria Urbanistica- Univ. Palermo
Avv. Lorenzo Santovincenzo – Coordinamento Residenti città storica - Roma

E’ indubbio che l’attuale stato delle aree lungo Via Giulia, poste tra i Lungotevere Sangallo/Tebaldi e Via Banchi Vecchi/Pellegrino, residui di inconsulte demolizioni degli anni Trenta, rappresenti uno dei principali nodi irrisolti del Centro Storico di Roma. La grande ferita,  ancora non risarcita dopo più di settanta anni, ha dato luogo ad un’area ampia che per incuria e abusivismo è divenuta uno spazio estremamente degradato, anacronistico in qualunque contesto urbano, ma in particolar modo nel cuore della Roma rinascimentale.
Via Giulia è considerata universalmente una delle più belle strade del mondo ed é superfluo ricordare che questa strada, voluta da Giulio II nel 1508 e tracciata dal Bramante, accoglie lungo i suoi lati edifici quali il Palazzo Farnese, il Palazzo Falconieri, il Palazzo Sacchetti, la Chiesa di S. Giovanni de’ Fiorentini e molti altri.
Uno stuolo di architetti, da Michelangelo a Borromini, da Sangallo a Maderno, da Raguzzini a Del Grande, hanno lavorato a questi edifici, che costituiscono un tutt’uno con il tracciato stradale, tanto che dovrebbe essere riconosciuto lo status di “monumento” a tutta la strada nel suo insieme.

Infatti, nonostante questa presenti manufatti realizzati via via nel tempo, dal ‘500 al ‘900, bisogna riconoscere che la forza dell’idea e del tracciato bramantesco ha permesso lo sviluppo di un carattere unitario dello spazio urbano pur nelle sue diversità architettoniche, sempre di altissimo livello anche nelle aggiunte o sostituzioni novecentesche.

Tanti sono i progetti ai quali illustri architetti contemporanei hanno lavorato nelle Università di tutto il mondo, nel corso degli anni, immaginando di poter restituire a quei luoghi il ricordo dell’antica bellezza. E molte volte sono stati presentati alla pubblica Amministrazione, senza esito.

Oggi, in quest’area, adducendo come motivazione l’emergenza traffico e mobilità, si intende realizzare, a cura di un’impresa privata, un parcheggio sotterraneo che potrà avere un fortissimo impatto sul tessuto storico, artistico, archeologico e idrogeologico della zona, la cui progettazione risulta assolutamente inadeguata dal punto di vista tecnico, come evidenziato dalla Valutazione di Impatto Ambientale (Area Difesa suolo, Regione Lazio) ma anche sul piano della sicurezza per gli edifici prospicienti, tra i quali il Liceo Virgilio, non ultimo per la qualità architettonica che verrebbe proposta per la riqualificazione in superficie. 
A giudizio del Coordinamento residenti città storica progetti di questa portata non possono non essere valutati e discussi grande attenzione, corrispondente all’importanza e alla delicatezza del luogo in cui si pensa di intervenire e debbono essere oggetto di un serio processo partecipativo dei cittadini, come del resto prescrive, in modo vincolante, il Regolamento di partecipazione dei Cittadini alle Trasformazione Urbane di cui alla Delibera 57/2006, qui disatteso; inoltre, devono essere coinvolte le istituzioni territoriali e la comunità scientifica. Non è permesso sbagliare, pena un danno permanente e irreversibile a un patrimonio storico-artistico che diventerebbe oggetto di critica non solo da parte della cultura mondiale, ma anche da parte dei turisti più distratti.

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