Casale Nei e Porta di Roma: è emergenza furti negli appartamenti
Carlo De Marco del Comitato di quartiere: "Abbiamo inviato una richiesta urgente a polizia, carabinieri e vigili urbani affinché vengano presi provvedimenti"
di Valeria Ferroni - 19/04/2010
Non si sentono al sicuro gli abitanti di Casale Nei e Porta di Roma. Troppi gli episodi di furto che nell'ultimo periodo si stanno verificando in una zona che già da tempo chiede maggiori attenzioni. A denunciare la situazione è il comitato di quartiere. "Negli ultimi tempi stiamo ricevendo molte segnalazioni di furti sia negli appartamenti che nei box - spiega Carlo De Marco, presidente del comitato Casale Nei. "Solo la scorsa settimana sono state rubate circa sei moto all'interno dei garage".
La tecnica sempre la stessa. Entrano nei box senza problemi malgrado i cancelli elettronici, prendono le moto anche in presenza di antifurti e blocchi, le caricano su dei furgoni e vanno via. Non proprio dei dilettanti, insomma. "Come comitato di quartiere abbiamo inviato una richiesta urgente a polizia, carabinieri e vigili urbani affinché vengano presi provvedimenti - prosegue De Marco - Al di là dei furti, trovarsi in garage qualcuno può essere pericoloso, soprattutto per una donna che rientra la sera".
E il pensiero non può che tornare a quel terribile episodio di violenza commesso lo scorso anno ai danni di una giovane giornalista proprio all'interno di un garage a Porta di Roma. "In quell'occasione avevamo chiesto alla Questura di avviare un progetto di sicurezza partecipata", spiega il presidente del comitato, "perché alla sicurezza può contribuire il cittadino stesso. Se si vede qualcosa di strano occorre segnalarlo alla polizia. Il problema è che spesso il cittadino ha paura di esporsi in prima persona. La paura genera omertà".
Il progetto di sicurezza partecipata messo a punto lo scorso anno prevedeva proprio la possibilità da parte dei cittadini di segnalare agli organi di polizia le situazioni più a rischio. "Avevamo chiesto la presenza di vigili di quartiere e l'istituzione di una casella di posta elettronica di modo che le persone potessero fare segnalazioni anche attraverso il comitato conservando l'anonimato", prosegue De Marco, "ma questo progetto si è fermato subito, perché non c'è stato alcun riscontro alle nostre richieste".
Nel frattempo, a distanza di quasi un anno, i furti, gli episodi di teppismo e violenza sono in aumento. E i residenti sembrano davvero intenzionati a ottenere risposte concrete.
"Chiediamo un incontro il prima possibile affinché, dal confronto tra le esigenze ed il disagio della nostra comunità e la vostra esperienza e conoscenza dei fenomeni di degrado sociale e di delinquenza, si possa trovare insieme la giusta strategia", si legge nella lettera inviata dal comitato Casale Nei agli organi di polizia e al presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. "Come comitato ci stiamo attivando - conclude De Marco - ma non possiamo garantirci la sicurezza da soli. Fare le ronde non mi sembra la cosa corretta".
La speranza è che l'intervento delle istituzioni non si faccia attendere e che stavolta si delinei una soluzione valida nel tempo.
La tecnica sempre la stessa. Entrano nei box senza problemi malgrado i cancelli elettronici, prendono le moto anche in presenza di antifurti e blocchi, le caricano su dei furgoni e vanno via. Non proprio dei dilettanti, insomma. "Come comitato di quartiere abbiamo inviato una richiesta urgente a polizia, carabinieri e vigili urbani affinché vengano presi provvedimenti - prosegue De Marco - Al di là dei furti, trovarsi in garage qualcuno può essere pericoloso, soprattutto per una donna che rientra la sera".
E il pensiero non può che tornare a quel terribile episodio di violenza commesso lo scorso anno ai danni di una giovane giornalista proprio all'interno di un garage a Porta di Roma. "In quell'occasione avevamo chiesto alla Questura di avviare un progetto di sicurezza partecipata", spiega il presidente del comitato, "perché alla sicurezza può contribuire il cittadino stesso. Se si vede qualcosa di strano occorre segnalarlo alla polizia. Il problema è che spesso il cittadino ha paura di esporsi in prima persona. La paura genera omertà".
Il progetto di sicurezza partecipata messo a punto lo scorso anno prevedeva proprio la possibilità da parte dei cittadini di segnalare agli organi di polizia le situazioni più a rischio. "Avevamo chiesto la presenza di vigili di quartiere e l'istituzione di una casella di posta elettronica di modo che le persone potessero fare segnalazioni anche attraverso il comitato conservando l'anonimato", prosegue De Marco, "ma questo progetto si è fermato subito, perché non c'è stato alcun riscontro alle nostre richieste".
Nel frattempo, a distanza di quasi un anno, i furti, gli episodi di teppismo e violenza sono in aumento. E i residenti sembrano davvero intenzionati a ottenere risposte concrete.
"Chiediamo un incontro il prima possibile affinché, dal confronto tra le esigenze ed il disagio della nostra comunità e la vostra esperienza e conoscenza dei fenomeni di degrado sociale e di delinquenza, si possa trovare insieme la giusta strategia", si legge nella lettera inviata dal comitato Casale Nei agli organi di polizia e al presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli. "Come comitato ci stiamo attivando - conclude De Marco - ma non possiamo garantirci la sicurezza da soli. Fare le ronde non mi sembra la cosa corretta".
La speranza è che l'intervento delle istituzioni non si faccia attendere e che stavolta si delinei una soluzione valida nel tempo.
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