FONTE: http://asia.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=23870&cHash=fba3d3fc2a&MP=63-875
"I Comitati dei residenti negli alloggi di  proprietà degli enti hanno  indetto una manifestazione sotto alla  Prefettura per Mercoledi  pomeriggio (10 aprile 2010). La protesta degli inquilini è  motivata dall’esasperazione delle famiglie che non riescono più a pagare  gli affitti né ad  accettare le proposte di acquisto a prezzi di  mercato. 
Prezzi che, nonostante la crisi dell’edilizia,  rimangono elevati ed impossibili da sostenere per le numerose famiglie  che abitano in questi alloggi. Il motivo di tutto ciò è semplice e lo  abbiamo già denunciato: il Piano Regolatore di Roma ha previsto su un  totale di 70 milioni di metri cubi di nuove costruzioni sono 70.000 per  l’edilizia economica e popolare. Meno dell’1% contro il 99% dato ai  privati che in questo modo possono continuare a fare il buon e cattivo  tempo, detenendo il monopolio delle case in città. Così, mentre il Piano “Regalatore” consente ai più noti “palazzinari” 
di ottenere guadagni stratosferici, anche tramite le  banche di loro proprietà (che erogano i mutui), grazie ai vantaggi  ottenuti dai politici che sono ben soggetti ai mezzi economici e di  informazione di loro proprietà (sui loro giornali non si legge una riga  su questi argomenti), il popolo viene ridotto alla fame dagli  speculatori e dai politici che hanno ben altri interessi da difendere. 
Infatti questo giochetto è  di una gravità ed  illegittimità inaudita: gli Enti, che hanno costruito con soldi pubblici  su aree pubbliche (ci riferiamo a tutti gli alloggi costruiti sui Piani  di Zona di Edilizia Economica e Popolare soggetti alle Legge 167/62 e  successive 10/77 e DPR 380/2001 Testo Unico per L’edilizia) sono  obbligati, anche se si privatizzano, a rispettare i prezzi massimi di  cessione o i canoni di locazione stabiliti nelle Convenzioni  Che il  Comune stipulò per concedere il diritto di superficie o di proprietà  superficiaria: tali prezzi sono vincolanti anche per gli aventi causa  successivi dal costruttore per tutta la durata della Convenzione (99  anni rinnovabili). Il Comune però non controlla e non applica le  pesantissime sanzioni previste dalla Legge riportate nella Convenzione  (revoca della Concessione del diritto di superficie o di proprietà  superficiaria). Aggiungiamo un altro particolare: lo Stato o la Regione  erogano i finanziamenti agevolati previsti per l’edilizia popolare e  spesso le Banche (sempre le stesse) vanno in caso di fallimento delle  imprese o cooperative a pignorare gli immobili dei poveri acquirenti  che, truffati sui prezzi massimi, si vedono pignorare una  casa già  pagata e a un prezzo ben più alto di quello massimo previsto. Comune e  Regione, nonostante le diffide degli avvocati degli utenti non  intervengono e omettono i dovuti atti di Ufficio, favorendo i truffatori  e consentendo che le oneste famiglie rischino di perdere casa dopo  averla strapagata.  Ecco come la politica si occupa del popolo. E allora  gli utenti più che elemosinare “accordi sindacali” stipulati in  violazione della Legge sull’edilizia popolare devono denunciare alla  Procura e chiedere il risarcimento danni agli autori e ai complici di  tali vergognose speculazioni perpetrate ai danni delle famiglie .   
- PS "Ogni pattuizione stipulata in violaizone dei prezzi massimi di cessione o dei canoni di locazione è nulla per la parte eccedente" (Legge 10/77; DPR 380 /2001)
 - "Ogni pattuizione stipulata in violazione dei prezzi massimi di cessione o dei canoni di locazione è nulla per la parte eccedente" (Legge 10/77; DPR 380 /2001)
 
Silvio Talarico - Giornalista esperto di edilizia urbanistica e viabilità.  
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