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Quanto le Istituzioni operino a compartimenti stagni lo sapevamo già e quanto fatichino ad avere anche comunicazione con il pubblico ce ne stiamo accorgendo giorno dopo giorno, ma quello che abbiamo visto accadere a via Monte Favino ha, a dir poco, del comico !
Due settimane fa, la mattina di domenica 06 marzo 2011, Roma Metropolitane ha svegliato Valmelaina con le sirene dei Vigili Urbani per sgomberare via Monte Favino su cui andava installata la segnaletica orizzontale per la nuova viabilità nella zona intorno al cantiere di via Isole Curzolane, il lavoro è stato iniziato e completato quella domenica stessa.
Ebbene, quella segnaletica orizzontale è già un ricordo!
Infatti gli operai dell’Ater, impegnati nel rifacimento delle fogne, sempre a via Monte Favino, hanno completamente distrutto l’asfalto dove erano disegnate le nuove strisce di parcheggio.
La “tragicità” delle vicenda è rappresentata dal fatto che da tanto tempo i cittadini hanno denunciato all’Ater, al Comune e al Municipio lo stato disastroso delle fogne nella zona, non ultimo il nostro articolo sulle condizioni dello stabile di via Monte Favino 7, ed infatti negli stabili interni compresi tra via di Val Melaina e via Scarpanto, gli interventi da parte dell’Ater sono stati avviati già da qualche tempo.
Sarebbe stato opportuno, quindi, completare prima il rifacimento delle fogne di via Monte Favino, richiudere la strada e disegnare la segnaletica orizzontale e poi passare a via Val Melaina, ma tutto ciò non è avvenuto.
Ma non finisce qui; le modifiche alla viabilità, in particolare rendere via Monte Favino a senso unico verso via Isole Curzolane, costringono i conducenti dei mezzi dell’Ater a compiere numerose infrazioni che, con la vecchia viabilità, non sarebbero state tali; infatti, abbiamo visto e documentato come il camion adibito al trasporto del materiale e le macchine scavatrici, oltre a causare il blocco totale della viabilità, percorrano la strada andando verso via Gran Paradiso e non verso via Isole Curzolane, come le nuove regole impongono.
La vicenda, ci dà l’esatta misura di come i cittadini vengono presi in considerazione e di come gli amministratori dei nostri enti non si preoccupino minimamente di sperperare denaro pubblico in lavori inutili, senza contare la totale mancanza di comunicazione tra di loro e verso l’esterno; e tutto ciò non fa altro che minare la già poca fiducia della cittadinanza verso le istituzioni preposte, le quali dovrebbero garantire che i lavori vengano fatti a regola d’arte, rispettando i cittadini e con il minimo sperpero dei nostri soldi.
Roma, 19 marzo 2011
Pietro FuscoTROVATE ALTRE IMMAGINI DELLA RIDICOLA VICENDA QUI:
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