mercoledì 1 giugno 2011

La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata. Dunque il 12-13 giugno tutti a votare SI per i referendum, per evitare che il Gruppo Caltagirone si impadronisca di ACEA e ci faccia pagare l'acqua a carissimo prezzo !.

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare
una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della
borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche
multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce
sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se
l’acqua venisse privatizzata.

Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque
minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…
(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:
Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo,
Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione,
Ulmeta, Vera.)
Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum
del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti,
adesso ne abbiamo uno in più.
Ovviamente i media non ne parlano... facciamolo noi.

VEDETEVI IN PROPOSITO QUESTI DUE VIDEO, CON LE ESPERIENZE DI AREZZO E LAZIO MERIDIONALE, DOVE L'ACQUA E' STATA GIA' PRIVATIZZATA E SE NE STANNO PENTENDO AMARAMENTE...


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