lunedì 23 maggio 2011

25 maggio 2011 Campidoglio - Sala del Carroccio: CONVEGNO. Il disastro della mobilità, le insufficienze della politica. Le proposte

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
C. A. L. M. A.- Coordinamento Associazioni
del Lazio per la Mobilità Alternativa
                  
Ore 11.00 conferenza stampa :
Presentazione dell’Agenda per la mobilità alternativa

Ore 17.00 incontro:
     L’Agenda per la mobilità alternativa Vittorio Sartogo
La ragnatela di trasporto pubblico, l’intermodalità, il consumo  di  suolo  - Bernardo Rossi Doria
La rete su ferro -  Andrea Ricci
La rete metropolitana  -   Paolo Gelsomini
Piano Urbano Parcheggi: Bene Pubblico  o profitto privato? - Anna Maria Bianchi
Il sistema di approvvigionamento delle merci -  Bruno Ceccarelli
Il centro metropolitano di pianificazione e l’azienda unica di trasporto - Angelo Zola
saluto e intervento di Gemma Azuni Consigliera  di Roma Capitale
Ore 19.00  interventi e dibattito
Ore 19.30  lettura documenti finali

L’incontro è dedicato all’indimenticabile Maria Pia Montesi
www.calmamobilita.net
PENA CAPITALE 
Le proposte
Abbandonare  i programmi:
- costosissimi, pubblici e privati, pensati in funzione di grandi eventi, ma in realtà  al servizio delle  speculazioni immobiliari ed edilizie e che aggravano tutti i problemi di accessibilità alla città. Come il parcheggio sopra Termini, l’attraversamento del centro storico con la linea C, i parcheggi pensati con  una logica speculativa e non al servizio di un piano generale della mobilità, la quarta pista di Fiumicino, l’autostrada Pontina e  le ulteriori strutture viarie che si infrangeranno sul muro dell’ingresso in città.
estemporanei, che penalizzano il trasporto collettivo, come l’uso delle corsie preferenziali da parte delle moto, o che regalano  la città ai costruttori privati, come le scelte dei tracciati delle future metropolitane, o che  consegnano il centro ai pulmann privati dei tour operator.
- devastanti come i poli logistici di scambio gomma - gomma e non gomma - ferro (Fara Sabina).
Attuare subito interventi di grande impatto e poco costosi, per avviare  la riconversione dall’uso abnorme di auto e moto al trasporto dolce, collettivo e su ferro.  Una prima rete, una ragnatela che:
- dia continuità alle corsie preferenziali da capolinea a capolinea
- ripristini quelle abolite e ricostruisca le protezioni
- estenda la rete tranviaria, assicurandone la velocità anche con sistemi telematici
- connetta linee bus, tram stazioni metropolitane e ferroviarie, con parcheggi di scambio adeguati,
- coordini le gestioni aziendali  in  programmi unitari di scambio intermodale
- aumenti  e protegga percorsi pedonali e ciclabili, modalità flessibile cruciale per spostamenti quotidiani.
Programmare azioni strategiche.
Fondamentali    mobilità bene comune
                           priorità al trasporto pubblico
                           blocco del consumo di suolo e restauro della città e dell’Agro
Infrastrutturali   prolungamento linee metropolitane in superficie fino al Gra
                           chiusura dell’anello ferroviario
                           potenziamento delle linee ferroviarie regionali
                           polo della logistica per lo scambio gomma ferro/ nave ferro
governamentali da Roma Capitale all’Area Metropolitana (la regione Lazio, per
                           ora)
                           realizzazione di un centro metropolitano di pianificazione e
                           finanziamento
                           costituzione di un’azienda pubblica di trasporto locale e regionale

Solo con la partecipazione democratica dei cittadini è possibile costruire una mobilità alternativa, perché il modo di vivere, di  lavorare, di avere accesso al bene città  di ciascuno,  è destinato a cambiare nel tempo, e   l’organizzazione della città non può che svilupparsi insieme ai suoi protagonisti.

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