RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
C. A. L. M. A. - Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa
C. A. L. M. A. - Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità Alternativa
Ore 11.00 conferenza stampa :
Presentazione dell’Agenda per la mobilità alternativa
Ore 17.00 incontro:
L’Agenda per la mobilità alternativa - Vittorio Sartogo
La ragnatela di trasporto pubblico, l’intermodalità, il consumo di suolo - Bernardo Rossi Doria
La rete su ferro - Andrea Ricci
La rete metropolitana - Paolo Gelsomini
Piano Urbano Parcheggi: Bene Pubblico o profitto privato? - Anna Maria Bianchi
Il sistema di approvvigionamento delle merci - Bruno Ceccarelli
Il centro metropolitano di pianificazione e l’azienda unica di trasporto - Angelo Zola
saluto e intervento di Gemma Azuni Consigliera di Roma Capitale
Ore 19.00 interventi e dibattito
Ore 19.30 lettura documenti finali
L’incontro è dedicato all’indimenticabile Maria Pia Montesi
www.calmamobilita.net
PENA CAPITALE
Le proposte
Abbandonare i programmi:
- costosissimi, pubblici e privati, pensati in funzione di grandi eventi, ma in realtà al servizio delle speculazioni immobiliari ed edilizie e che aggravano tutti i problemi di accessibilità alla città. Come il parcheggio sopra Termini, l’attraversamento del centro storico con la linea C, i parcheggi pensati con una logica speculativa e non al servizio di un piano generale della mobilità, la quarta pista di Fiumicino, l’autostrada Pontina e le ulteriori strutture viarie che si infrangeranno sul muro dell’ingresso in città.
- estemporanei, che penalizzano il trasporto collettivo, come l’uso delle corsie preferenziali da parte delle moto, o che regalano la città ai costruttori privati, come le scelte dei tracciati delle future metropolitane, o che consegnano il centro ai pulmann privati dei tour operator.
- devastanti come i poli logistici di scambio gomma - gomma e non gomma - ferro (Fara Sabina).
Attuare subito interventi di grande impatto e poco costosi, per avviare la riconversione dall’uso abnorme di auto e moto al trasporto dolce, collettivo e su ferro. Una prima rete, una ragnatela che:
- dia continuità alle corsie preferenziali da capolinea a capolinea
- ripristini quelle abolite e ricostruisca le protezioni
- estenda la rete tranviaria, assicurandone la velocità anche con sistemi telematici
- connetta linee bus, tram stazioni metropolitane e ferroviarie, con parcheggi di scambio adeguati,
- coordini le gestioni aziendali in programmi unitari di scambio intermodale
- aumenti e protegga percorsi pedonali e ciclabili, modalità flessibile cruciale per spostamenti quotidiani.
Programmare azioni strategiche.
Fondamentali mobilità bene comune
priorità al trasporto pubblico
blocco del consumo di suolo e restauro della città e dell’Agro
Infrastrutturali prolungamento linee metropolitane in superficie fino al Gra
chiusura dell’anello ferroviario
potenziamento delle linee ferroviarie regionali
polo della logistica per lo scambio gomma ferro/ nave ferro
governamentali da Roma Capitale all’Area Metropolitana (la regione Lazio, per
ora)
realizzazione di un centro metropolitano di pianificazione e
finanziamento
costituzione di un’azienda pubblica di trasporto locale e regionale
Solo con la partecipazione democratica dei cittadini è possibile costruire una mobilità alternativa, perché il modo di vivere, di lavorare, di avere accesso al bene città di ciascuno, è destinato a cambiare nel tempo, e l’organizzazione della città non può che svilupparsi insieme ai suoi protagonisti.
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