lunedì 23 maggio 2011

Val Melaina, il mercato è in rivolta per l'ipotizzata chiusura a seguito del prlungamento della Metro B1

FONTE: http://www.noidiroma.it/ndr/archivio/cittadiniquartieri/2011/05/valmelaina/

Valerio Bosco

"Il mercato di Val Melaina rischia lo sfratto a causa dei lavori per la Metro B1 e scoppia la rivolta da parte di residenti e commercianti. Lunedì 9 maggio, infatti, i banchi di via Giovanni Conti sono rimasti chiusi. Gli ottanta operatori, insieme alla Confesercenti, erano a protestare in via dei Cerchi sotto le finestre dell’assessorato comunale alle attività produttive.
La presidente del mercato, Franca Luzi, non usa mezzi termini. “Lo spostamento del mercato, peraltro in un luogo che ad oggi non ci è ancora stato indicato, rischia di far chiudere l’attività a molti operatori, specialmente in un periodo di grave crisi come quello attuale”.
Ed è proprio il mancato coinvolgimento da parte del sindaco Alemanno e dell’assessore Bordoni il motivo della serrata. Sono diversi gli operatori commerciali che lamentano di aver appreso del trasferimento casualmente dai giornali senza nessuna convocazione ufficiale da parte di Municipio e Comune. La struttura di Val Melaina, trasferita in via Conti ormai alcuni anni fa, sconta inoltre problemi irrisolti che accrescono il disagio della categoria. La mancanza di parcheggi, banchi ormai datati, una pavimentazione senza adeguata manutenzione e soprattutto l’abusivismo incontrollato.
Il Comune prova a correre ai ripari convocando un tavolo ad hoc per affrontare i problemi sollevati ma per il momento non pare sufficiente a placare il malcontento dei lavoratori. E anche i residenti si dichiarano fortemente preoccupati perché il mercato è ormai un punto di riferimento imprescindibile per il quartiere e storicamente uno dei più economici della capitale. Sostiene la protesta, infatti, anche il Comitato di quartiere Valmelaina che si è impegnato in una raccolta di firme finalizzata a bloccare un trasferimento che ai più pare inutile e costoso. E a solidarizzare con i manifestanti c’è anche il Partito democratico con il circolo Nuovo Salario.
Il presidente del IV Municipio Bonelli, a capo di una maggioranza di centrodestra, non nasconde le preoccupazioni per la difficoltà avuta anch’egli, non proprio un semplice cittadino, nell’avere informazioni sul progetto preliminare di prolungamento della Metropolitana.
E veniamo alla B1. Un progetto fortemente discusso. Il prolungamento della Metro da piazzale Jonio a Bufalotta, che prevede in zona tre fermate, Vigne Nuove Jonio e Conca d’Oro, in meno di 1.500 metri, si sosterrebbe attraverso un progetto di finanza che prevederebbe una colata di cemento senza precedenti pari a due milioni di metri cubi di edilizia privata di alta fascia che andrebbero a pregiudicare ulteriormente il poco verde rimasto in uno dei quadranti della città più compromessi e densamente edificati. Per i comitati di quartiere, un vero e proprio regalo ai costruttori deciso nel 2010 dalla giunta Alemanno con l’avvio dell’iter del project financing. Senza parlare del fatto che ad oggi non è ancora dato capire come sarà possibile finanziare l’intera opera dato che le valorizzazioni immobiliari che ne deriverebbero produrrebbero oneri per circa 100 milioni di euro a fronte dei circa 600 necessari.
Il capolinea previsto a Bufalotta, giudicato da molti un altro regalo ai costruttori che non riescono a vendere gli appartamenti già costruiti negli anni scorsi, dovrebbe inoltre ospitare un deposito vagoni a ridosso di zone già densamente popolate all’interno di un’area verde dal forte valore naturalistico. Ed è questa un’ulteriore fonte di preoccupazione per quanti si battono per salvare ettari di terreno dal cemento.
Su tutto questo fanno fronte comune le principali associazioni di rappresentanza dei cittadini del IV municipio. I comitati di quartiere Serpentara, Salviamo Talenti, Antamoro, Val Melaina, Sannazzaro, Città Giardino-Cimone e Laboratorio dell’Altra Città, in un comunicato congiunto, esprimono la propria ferma contrarietà al proseguimento dell’iter del progetto secondo le forme sinora presentate e l’attivazione di un tavolo di concertazione fra Comune di Roma, Municipio IV e i locali comitati per la rivisitazione del piano dei trasporti e della mobilità.

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