Il Comitato Val Melaina riporta la denuncia di alcuni inquilini delle case dell'A.T.E.R. Il disagio sociale è lo stesso da anni, e spostare il mercato in funzione della metro è un lusso che il quartiere non si può permettere
di Redazione - 19/05/2011
Il Comitato Valmelaina ha raccolto un’accorata denuncia di alcuni cittadini anziani che vivono una quotidiana situazione di disagio nel loro quartiere. In un contesto in cui “due stazioni metro”, scrive Pietro Fusco del Comitato Valmelaina, sarebbero “un lusso troppo prezioso per la zona”, si evidenziano quindi le difficoltà, più che i vantaggi, che molti residenti potrebbero trarre dallo spostamento del mercato in funzione della prevista fermata metro di Vigne Nuove. Riportiamo di seguito la nota del Comitato.
“Quali condizioni deve raggiungere un pensionato per ottenere il diritto ad un ascensore o un saliscendi?”
Inviamo alla presente per esporre il nostro problema.
Siamo inquilini delle case dell’A.T.E.R. ex I.A.C.P., abitanti in Via Del Gran Paradiso, quartiere di Valmelaina.
Chi le scrive abita al 5° piano dal 1964, ho 77 anni invalido del lavoro dal 1975, mia moglie locataria dell’appartamento è invalida al 100%, ha problemi di cardiopatia, ha avuto un’ischemia e impiantato 3 by pass e un pace maker.
Nello stesso piano abitano i coniugi entrambi invalidi civili, al 4° piano abita una signora di 86 anni con problemi agli arti inferiori per fabbisogno giornaliero deve rivolgersi ai figli, al 3° piano abitano una signora ultra 79 enne e un signor 78 enne.
Tutti noi almeno una volta al giorno dobbiamo fare le scale per esigenze giornaliere.
Dal 1999 abbiamo fatto più volte richiesta per l’installazione di un saliscendi.
Dopo circa due anni (marzo 2002) I.A.C.P. ha richiesto un’autocertificazione per gli impianti tecnologici alla firma dell'architetto F.I.
Nel maggio 2007 ho fatto presente del nostro disagio al sindaco Walter Veltroni e per conoscenza all’avvocato L.P. presidente A.T.E.R., e al dott. Alessandro Cardente presidente del IV° municipio.
Il 21 giugno 2007 ho ricevuto una lettera dal dott. Architetto R. F. dicendomi che non era previsto nel nostro stabile l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Nell’attesa non abbiamo ricevuto nessuna risposta di conforto sia dal sindaco Veltroni e dal dott. Cardente.
Dopo le elezioni comunali, il 5 maggio 2009 ho scritto al nuovo Sindaco Gianni Alemanno per ripetere di nuovo le nostre problematiche, dallo staff del sindaco ho ricevuto una lettera che segnalava al dott. Cristiano Bonelli, assessore Sveva Belviso, prof. A.G.. e all'avvocato L.P., la volontà di dare seguito alle istanze dei cittadini per la situazione esistente e una soluzione in tempi brevi.
La mia osservazione che vorrei sapere qual è il punteggio da raggiungere per l’installazione di un saliscendi dove sono locati inquilini che hanno un’età da 78 a 85 anni con l’invalidità dall’80 al 100%.
P.S. della nostra situazione ho fatto presente alla presidente Renata Polverini e all’onorevole e assessore alla casa Teodoro Buontempo Regione Lazio.
Inviamo alla presente per esporre il nostro problema.
Siamo inquilini delle case dell’A.T.E.R. ex I.A.C.P., abitanti in Via Del Gran Paradiso, quartiere di Valmelaina.
Chi le scrive abita al 5° piano dal 1964, ho 77 anni invalido del lavoro dal 1975, mia moglie locataria dell’appartamento è invalida al 100%, ha problemi di cardiopatia, ha avuto un’ischemia e impiantato 3 by pass e un pace maker.
Nello stesso piano abitano i coniugi entrambi invalidi civili, al 4° piano abita una signora di 86 anni con problemi agli arti inferiori per fabbisogno giornaliero deve rivolgersi ai figli, al 3° piano abitano una signora ultra 79 enne e un signor 78 enne.
Tutti noi almeno una volta al giorno dobbiamo fare le scale per esigenze giornaliere.
Dal 1999 abbiamo fatto più volte richiesta per l’installazione di un saliscendi.
Dopo circa due anni (marzo 2002) I.A.C.P. ha richiesto un’autocertificazione per gli impianti tecnologici alla firma dell'architetto F.I.
Nel maggio 2007 ho fatto presente del nostro disagio al sindaco Walter Veltroni e per conoscenza all’avvocato L.P. presidente A.T.E.R., e al dott. Alessandro Cardente presidente del IV° municipio.
Il 21 giugno 2007 ho ricevuto una lettera dal dott. Architetto R. F. dicendomi che non era previsto nel nostro stabile l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Nell’attesa non abbiamo ricevuto nessuna risposta di conforto sia dal sindaco Veltroni e dal dott. Cardente.
Dopo le elezioni comunali, il 5 maggio 2009 ho scritto al nuovo Sindaco Gianni Alemanno per ripetere di nuovo le nostre problematiche, dallo staff del sindaco ho ricevuto una lettera che segnalava al dott. Cristiano Bonelli, assessore Sveva Belviso, prof. A.G.. e all'avvocato L.P., la volontà di dare seguito alle istanze dei cittadini per la situazione esistente e una soluzione in tempi brevi.
La mia osservazione che vorrei sapere qual è il punteggio da raggiungere per l’installazione di un saliscendi dove sono locati inquilini che hanno un’età da 78 a 85 anni con l’invalidità dall’80 al 100%.
P.S. della nostra situazione ho fatto presente alla presidente Renata Polverini e all’onorevole e assessore alla casa Teodoro Buontempo Regione Lazio.
Questa denuncia rispecchia fedelmente le condizioni in cui vive la stragrande maggioranza degli anziani di un quartiere che fra poco tempo potrebbe “godere” della bellezza di due fermate della metropolitana che potrebbero causare l’allontanamento e probabilmente l’eliminazione di un mercato che per questi signori rappresenta ancora l’unico approdo possibile per fare la spesa e provvedere al proprio sostentamento.
Questa gente da tantissimo tempo “urla” il proprio disagio ottenendo dalle amministrazioni locali solo indifferenza e false promesse.
Noi del Comitato prendiamo spunto da questa ennesima denuncia per ribadire a tutti coloro che ci accusano di essere contro la metropolitana il motivo per cui siamo contrari alla realizzazione di un’altra stazione fotocopia di quella di via Scarpanto già in fase avanzata di realizzazione, ossia perché a Valmelaina una fermata metro è più che sufficiente per un quartiere che ancora vive di questi problemi che fanno diventare le due stazioni un lusso troppo prezioso per la zona.
Infine un appello ai politici locali affinchè concentrino i loro sforzi per risolvere i gravissimi problemi di questa gente, cercando di recuperare un minimo di credibilità, anziché girare per il mercato di Valmelaina, gettando discredito verso chi, bene o male, cerca di farsi portavoce dei cittadini e cercando di sfruttare la risonanza mediatica che la vicenda dello spostamento ha ottenuto solo grazie all’opera dei comitati e non certo per merito dei politici, sia di maggioranza che di opposizione, del IV Municipio”.
Questa gente da tantissimo tempo “urla” il proprio disagio ottenendo dalle amministrazioni locali solo indifferenza e false promesse.
Noi del Comitato prendiamo spunto da questa ennesima denuncia per ribadire a tutti coloro che ci accusano di essere contro la metropolitana il motivo per cui siamo contrari alla realizzazione di un’altra stazione fotocopia di quella di via Scarpanto già in fase avanzata di realizzazione, ossia perché a Valmelaina una fermata metro è più che sufficiente per un quartiere che ancora vive di questi problemi che fanno diventare le due stazioni un lusso troppo prezioso per la zona.
Infine un appello ai politici locali affinchè concentrino i loro sforzi per risolvere i gravissimi problemi di questa gente, cercando di recuperare un minimo di credibilità, anziché girare per il mercato di Valmelaina, gettando discredito verso chi, bene o male, cerca di farsi portavoce dei cittadini e cercando di sfruttare la risonanza mediatica che la vicenda dello spostamento ha ottenuto solo grazie all’opera dei comitati e non certo per merito dei politici, sia di maggioranza che di opposizione, del IV Municipio”.
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