Una delle conseguenze più drammatiche del progetto avviato da comune di Roma e Roma-Metropolitane, in aperta violazione del Regolamento per la Partecipazione della cittadinanza alla trasformazione urbana (delibera di C.C. n. 57/2006), per proseguire la linea Metro B 1 da Jonio a Bufalotta con project financing, ossia finanziamento da “valorizzazioni immobiliari”, il che vorrebbe dire ulteriori 2/4 milioni di metri cubi di nuova edilizia residenziale di fascia alta in aree del Municipio IV già al collasso di viabilità e vivibilità, appare la chiusura dello storico Mercato di Valmelaina, già qualche anno fa spostato lungo via Conti dall’originaria sede storica di via Scarpanto.
A parte la ferma opposizione di quasi i tutti i comitati e della cittadinanza del Municipio IV ad un progetto che riprende sostanzialmente quello della delibera Bufalotta (G.C. n. 218/2007), già duramente bocciato dal consiglio municipale in data 19 dicembre 2007, questo dissennato progetto presenta conseguenze sociali drammatiche, imponenti ed imprevedibili, in quanto questo mercato particolarmente economico, il più economico a Roma, fornisce alimenti per la sopravvivenza di migliaia e migliaia di famiglie di lavoratori e pensionati a basso reddito, che vi affluiscono quotidianamente non solo da Valmelaina e quartieri vicini del Municipio IV, ma dall’intero quadrante nord e nord-est della città.
La sua chiusura potrebbe pertanto accentuare lo stato di precarietà e disagio proprio di quella parte più debole della popolazione che già oggi stenta ad andare avanti per le tragiche conseguenze della crisi economica…
Ma dinnanzi a tutto questo, davanti ad eloquenti vibrate proteste e sconvolgenti testimonianze degli operatori e della gente, raccolte nel video, Amministrazione Comunale e società Roma-Metropolitane continuano ad andare avanti, insensibili a questi drammi umani e più interessati ai ritorni di un progetto che sembra mirato, più che a realizzare l’opera (per cui servirebbero almeno 500 milioni di euro), ad attivare queste “valorizzazioni immobiliari”, da cui si ricaverebbero risorse finanziarie assolutamente insufficienti a completarla, 80/100 milioni di euro…
Tutto questo nell’interesse di chi ? Imprese realizzatrici, e due gruppi proprietari delle aree, collocati politicamente da una parte e dall’altra dello schieramento, Ligresti e Toti.
A parte la tragica minaccia sulla vita del mercato, una domanda: ma si costruiscono le case per realizzare effettivamente un tratto di Metro (ma abbiamo visto che le risorse dalle valorizzazioni immobiliari sono del tutto insufficienti ! E il comune di Roma non ha altre risorse !), oppure Comune di Roma e Roma-Metropolitane vogliono imporre l’opera alla cittadinanza, e ad un Municipio ormai diventato nelle parole dell’ormai scavalcato presidente Bonelli un vero “cementificio”, solo per realizzare questa nuova ondata di cemento ?
E quindi: sabato 7 maggio 2011 prosegue la raccolta di firme con cui Comitato di Quartiere Valmelaina e Mercato Valmelaina chiedono l’immdiato blocco dell’iter del progetto per il Prolungamento Metro B1 da Jonioa Bufalotta, e lunedì 9 maggio 2011, ore 11, tutta Valmelaina e tutti coloro che nel Municipio IV dicono NO, manifestano a via dè Cerchi 6, davanti all’Assessorato al Commercio del Comune di Roma, tutta la ferma contrarietà a questo dissennato Progetto.
(TG-Talenti, n. 79, del 7 maggio 2011).
P.S. - E SAPETE DOVE SI E' PREVISTO DI FARE IL CAPOLINEA DEL PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 DA JONIO A BUFALOTTA ? A PORTA DI ROMA, VISTO CHE CI SONO, PENSERESTE VOI....
NO ! DAVANTI, SI PROPRIO DAVANTI AI FABBRICATI DEL GRUPPO CALTAGIRONE A VIA CARMELO BENE, QUESTI QUI ESAMINATI NELL'ALTRO VIDEO:
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