FONTE: http://denaro.it/blog/2011/07/22/club-al-suocero-di-carfagna/
Il presidente sarà il marito del ministro e il direttore il figlio di Ciriaco De Mita
Nella Repubblica più calciofila del mondo il pallone riesce ad attrarre investimenti molto più della politica, della finanza e dell’economia. Così a Salerno il giorno dopo la fine di un marchio storico come quello di Antonio Amato sbarca il potente gruppo Mezzaroma, riferimento di una delle più antiche famiglie di costruttori della capitale, per rilevare il club cittadino di calcio. L’annuncio ufficiale è affidato al sindaco Vincenzo De Luca, ieri verso Mezzogiorno. “Ho deciso di segnalare alla Figc la società Morgenstern per l’iscrizione della Salernitana al campionato di calcio di serie D, credo che questa sia la scelta migliore”, spiega il primo cittadino con una nota.
Morgenstern è una società della holding che fa capo a Gianni Mezzaroma e ai suoi figli: del gruppo, che ha interessi sia a Roma che nel resto d’Italia, fanno parte anche Mastro, Micromarket 2000, Alpa e Mezzaroma Costruzioni. Un impero che affonda le sue radici nel Dopoguerra e che si è specializzato nella costruzione di edifici ecosostenibili, chiamandosi fuori invece dal settore delle opere pubbliche.
Dietro all’ingresso della famiglia Mezzaroma nel calcio ci sono legami di carattere familiare e politico che non vanno sottovalutati. La presidenza della Salernitana, infatti, verrà affidata a Marco Mezzaroma, che è figlio del numero uno della holding capitolina, ma soprattutto neo marito del ministro per le pari opportunità Mara Carfagna. Nel discorso politico-imprenditoriale rientra pure Claudio Lotito, presidente della Lazio, imprenditore nel comparto delle pulizie di grandi edifici e cognato del nuovo presidente della Salernitana, avendo sposato la sorella Cristina. A chiudere il cerchio dei rapporti la quasi certa nomina di Giuseppe De Mita (figlio di Ciriaco, nda) alla carica di direttore generale del club appena rilevato dai Mezzaroma.
Il prossimo presidente della Salernitana ha già rilasciato delle dichiarazioni nella giornata di ieri. “Ormai – dice – mi sento salernitano d’adozione grazie a mia moglie, al di là di questo credo che Salerno sia una città nella quale si possa investire dal punto di vista imprenditoriale e allo stesso tempo allestire un club di calcio in grado di rispettare le ambizioni della piazza”.
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