DA LA REPUBLICA EDIZIONE ROMA DEL 21 GIUGN0 2011 - ARTICOLO DAL TITOLO "IL SOCIO E LE BOLLETTE DI ACEA "QUELLA GARA CI INTERESSA", che pubblichiamo in quanto già disponibile sul sito La Repubblica on line .
Nell'intercettazione Cavallina, che sarebbe "Capo delle Relazioni Esterne dell'ACEA", azienda di proprietà al 50,1 % del comune di Roma, così singolarmente si esprime: "senti Luigi, ti telefonavo perchè anche Cremonesi (Giancarlo Cremonesi, dal 15 settembre 2010 presidente della Camera di Commercio di Roma) mi parlava...è uscita poco fa Dagospia con una cosa relativa a Caltagirone e ai malumori che ha con ACEA E Passi, purtroppo poi scrive che nella comunicazione SIAMO trenta, che abbiamo fatto la campagna del marchio, insomma ora tu calcola che noi SIAMO 20 spa con un unico blocco di comunicazione...."
PER CAPIRCI QUALCOSA ANDIAMOCI A RIVEDERE QUESTA "INDISCREZIONE" DI DAGOSPIA DEL 13 DICEMBRE 2010, CHE TROVATE FRA L'ALTRO ANCORA IN RETE A QUEST LINK:
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-21000/1.htmCOSA DICEVA DI PREOCCUPANTE PER CALTAGIRONE QUESTA "INDISCREZIONE" ? NELLA TELEFONATA CON BISIGNANI APPARE EVIDENTE COME IL CAPO DELLE RELAZIONI ESTERNE ACEA CAVALLINI -QUI IN REALTA' OPERANTE IN REALTA' COME "CAPO RELAZIONI ESTERNE DEL GRUPPO CALTAGIRONE"- RITENGA DOVUTA PROPRIO ALL'AZIONE DI BISIGNANI E SE NE PREOCCUPA ?
VEDIAMO UN PO', NELLE PAROLE DEL SITO:
Francesco Gaetano Caltagirone (per gli amici Caltariccone) è semplicemente furibondo per la "parentopoli" che ha messo sottosopra il Campidoglio.
A distanza di due anni salta fuori che a spremere il limone il nuovo sindaco ci ha messo del suo arruolando eserciti di famigli e di ex-fascisti verso i quali ha elargito piaceri come fossero prezzi da pagare. Dalle colonne del "Messaggero" il buon Calta ha dato fuoco alle polveri picchiando con articoli vistosi sull'Atac e l'Ama, le due municipalizzate dei trasporti e della monnezza che adesso sono finite nel mirino della magistratura.
Forse Caltariccone non ha previsto che l'incendio di parentopoli si sarebbe esteso fino all'Acea, la municipalizzata dell'energia e dell'acqua nella quale ha investito un sacco di soldi e si ritrova primo azionista privato.
A onor del vero il Calta già nell'aprile di quest'anno ha rilasciato dichiarazioni pesanti sulla gestione "deludente di un'azienda che è stata pubblica per quasi un secolo e dove ci sono cattive abitudini", e a queste parole ha aggiunto: "Acea ha bisogno di un'iniezione di cultura privata, ovvero di un grosso intervento sui costi e sull'efficienza". Purtroppo da parte del sindaco dalle scarpe ortopediche la privatizzazione dell'azienda, annunciata più volte, è rimasta lettera morta e questo ritardo ha contribuito a deteriorare i rapporti con il primo imprenditore della Capitale.
Non a caso alla presentazione della Fondazione per le Olimpiadi, avvenuta poche settimane fa, il Calta non si è fatto vedere, ma di fronte al "fango" della parentopoli capitolina cerca di tenere al riparo la "sua" Acea. Lui sa bene che là dentro bisogna usare le forbici per tagliare le cordate e gli sprechi. Stenta a capire perché ci siano oltre 30 addetti soltanto per la comunicazione, e gli sfugge la ragione per cui negli ultimi giorni è stato affidato il rifacimento del logo di Acea.
Sono piccoli problemi sui quali dovrà muoversi a partire dal 1° gennaio il nuovo direttore generale, Paolo Gallo, inserito come un cuneo tra il presidente Cremonesi e l'amministratore delegato Marco Staderini. Nella ricerca di efficienza per evitare che Acea sia "napoletanizzata" il Calta non ha più tempo per indulgere al sindaco dalle scarpe ortopediche.
Quest'ultimo si era illuso di governare la città all'interno dei poteri forti che vanno dall'editore-costruttore e passano per Cesarone Geronzi, Pierfurby Casini e Massimo D'Alema, al quale è stato concesso di inserire Andrea Peruzy tra i consiglieri di Acea. Il disegno è saltato e il buon Alemanno, preoccupato che la tempesta si sposti dalle municipalizzate alla lobby del Campidoglio, deve difendersi da quella che Galli della Loggia ha bollato ieri come "una prova di inettitudine e malgoverno".
SIN QUI L'INDISCREZIONE DI DAPOSPIA !
NELLA INTERCETTAZIONE CON LUIGI BISIGNANI APPARE EVIDENTE CHE IL "CAPO RELAZIONI ESTERNE DELL'ACEA" CAVALLINA, E' PREOCCUPATO..... MA NON E' PREOCCUPATO PER ACEA, DI CUI DOVREBBE ISTITUZIONALMENTE SEGUIRE LE "RELAZIONI ESTERNE", E' PREOCCUPATO INVEC PER IL GRUPPO CALTAGIRONE, DI CUI APPARE EVIDENTE DALLA TELEFONATA CHE SEGUA LE "RELAZIONI ESTERNE...."
INFATTI LA TELEFONATA, CHE TROVATE SOPRA, PROSEGUE COSI': "...insomma ora tu calcola che NOI siamo venti spa con un unico blocco di comunicazione. Cioè noi facciamo le comunicazioni per 20 società e essere solo in 29 è veramente una cifra ridicola. Ora però, al di là di questo, l'unica cosa che ci premeva sapere e se c'è un malumore TUO (di Bisignani) nei confronti nostri (nostri, evidentemente del Gruppo Caltagirone), ma non nostri nel senso di questa cosa del marchio........."
CAVALLINA SI PREOCCUPAVA CHE BISIGNANI NON CAPISSE... MA NOI ABBIAMO CAPITO BENISSIMO ! NON "NOSTRI NEL SENSO DI QUESTA COSA DEL MARCHIO..." ACEA, EVIDENTEMENTE....
DALL'INTERA INTERCETTAZIONE, CHE ORA QUALCUNO PER IL FUTURO VORREBBE IMPEDIRCI DI CONOSCERE EMERGE FORTE UNA DOMANDA:
MA DAVVERO DOBBIAMO PAGARE COME CITTADINI DI ROMA CON LE NOSTRE TASSE ACEA PERCHE' MANTENGA UN "CAPO DELLE RELAZIONI ESTERNE" CHE -INVECE DI OCCUPARSI DELLE RELAZIONI ESTERNE DEL GRUPPO ACEA, SI OCCUPA DI QUELLE DEL GRUPPO CALTAGIRONE ???
E -SEMPRE A PROPOSITO DI ACEA- VORREMMO SAPERE COME SI SIA PERMESSO L'AMMINISTRATORE DELEGATO STADERINI, CHE SAPEVANO GIA' COLLABORATORE DEL GRUPPO CALTAGIRONE PRIMA E DOPO LA NOMINA, DI RILASCIARE DICHIARAZIONI DEL GENERE DI QUELLE CHE HA RILASCIATO SUBITO DOPO LA VITTORIA DEI 4 SI AI REFERENDUM DEL 12-13, OSSIA "DOPO REFERENDUM", CHE HA ANNULLATO LA REMUNERAZIONE SULL'ACQUA, "NECESSARIO IMPOSTARE NUOVE TARIFFE", MA VOGLIAMO SCHERZARE ???
ECCOVELE DI SEGUITO LE INCREDIBILI DICHIARAZIONI DI STADERINI, CHE DOVREBBE (SI DOVREBBE !) RISPONDERE AL COMUNE DI ROMA, MA CHE AL COMUNE DI ROMA EVEIDENTEMENTE NON RISPONDE....:
FONTE: MILANO FINANZAFONTE: http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-947381/acea-staderini-riflessione-post/http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-947381/acea-staderini-riflessione-post/
QUALCUNO DOVREBBE SPIEGARE BENE ANCHE A MARCO STADERINI CHE ACEA E' E RESTERA' UNA AZIENDA PUBBLICA DI PROPRIETA' DEL COMUNE DI ROMA E DUNQUE DEI CITTADINI DI ROMA !!!
CI APPARE A QUESTO PUNTO OPPORTUNA UNA SOSTITUZIONE DI STADERINI, PER EVITARE CHE IL GRUPPO CALTAGIRONE CONTINUI A COMANDARE -PUR ESSENDO SOLO AZIONISTA DI MINORANZA - DOVE NON HA ALCUN DIRITTO DI COMANDARE !!!
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