Nell’ambito dell’incontro organizzato venerdì 19 marzo 2010 dal presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli fra sindaco di Roma Gianni Alemanno, Coordinamento degli Inquilini Enti pubblici privatizzati, e rappresentanti degli inquilini di Enpaia, Inarcassa, Enpam, Cassa Ragioneri, Cassa del Notariato del IV Municipio, sottoposti alla durissima e spietata pressione degli enti “privatizzati” e del fondo FIMIT SGR, il sindaco Alemanno assume nei confronti dei comitati spontanei, del coordinamento, e dei tanti cittadini presenti precisi impegni, a difesa dello stesso quadro sociale della sua città, BEN PRECISI IMPEGNI:
- individuazione dei comitati e loro coordinamento come interlocutori formali del comune di Roma nella drammatica vicenda;
- attivazione di un apposito ufficio del Comune, che possa seguire con efficacia ed immediatezza questa nuova ondata di emergenza abitativa;
- convocazione ad un tavolo per ciascuno degli enti e dei fondi interessati;
- infine richiesta al Ministro Altero Matteoli di estendere anche agli inquilini degli enti il vigente blocco degli sfratti, al fine di rendere disponibili tempi sufficienti per affrontare con efficacia e senza tragiche conseguenze sociali la drammatica vicenda in atto.
VEDI I DUE VIDEO:
Il sindaco propone come soluzione il Piano casa appena approvato dal Comune di Roma, ma i tempi tecnici necessari sono assolutamente troppo lunghi, la gente non può attendere nella tragica condizione attuale i 4/5 anni necessari, seppure siano sufficienti, e comunque per tali nuove case , localizzate in aree dell’Agro Romano ancora non urbanizzate, dovrebbero essere realizzati servizi e viabilità PER CUI NON CI SONO SOLDI !Lo stesso sindaco Alemanno arriva ad esprimere una valutazione estremamente pertinente sullo scenario veramente “all’Americana” che potrebbe verificarsi ove dovesse proseguire –senza forti interventi del comune di Roma e del Governo Nazionale- lo spietato atteggiamento affaristico mirante al massimo guadagno da parte del fondo FIMIT SGR e degli enti previdenziali “privatizzati” che dovrebbero (sottolineiamo DOVREBBERO !!) controllare FIMIT !
La catena di comando in FIMIT SGR è infatti particolarmente OPACA E MERITEVOLE DI OPPORTUNI ACCERTAMENTI, con:
- 18% delle azioni in mano a LBREP III FIMIT SARL, società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese legata a Lehman Brothers;
- e con il 17,15% INCREDIBILMENTE in mano al management, che non si vede quali miracoli manageriali possa aver fatto per acquisire il controllo di una quota così ingente dello sterminato patrimonio immobiliare messo da parte nei decenni agli enti, grazie al lavoro ed alla fatica di MILIONI di concittadini !
QUALI LE POSSIBILI SOLUZIONI ?
OLTRE A GARANTIRE FINALMENTE UN PO' DI TRASPARENZA CON:
- POSSIBILI ACCERTAMENTI PROMOSSI DA PARTE DEGLI ISCRITTI AGLI ENTI PREVIDENZIALI INTERESSATI;
- EVENTUALI INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA, FRA CUI IN CORSO ALMENO QUELLA DELLA PROCURA DI MILANO;
- DUNQUE PERCHE’ NON TROVARE IL MODO DI UTILIZZARE, IMMEDIATAMENTE O NEL BREVE GIRO DI POCHI MESI, ALMENO PARTE DI QUESTI APPARTAMENTI CHE ESISTONO GIA’ ?
- SINDACO ALEMANNO, LA GENTE SA’ CHE QUESTO E’ POSSIBILE !
- SI TRATTA SOLO DI VERIFICARE SE VI SIA LA SUA VOLONTA’ POLITICA E LA SUA DISPONIBILITA’ A BATTERSI SIA A LIVELLO LOCALE CHE CENTRALE PER UNA SOLUZIONE DEL GENERE, CHE APPARE REALMENTE PERCORRIBILE, ED AVREBBE ANCHE IL PREGIO DI NON PORTARE AD ULTERIORI CEMENTIFICAZIONI DI PERIFERIE CHE SONO GIA' AL COLLASSO !
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