domenica 28 marzo 2010

QUALCOSA DI INTERESSANTE DA SAPERE SULL'ALTALENANTE RAPPORTO FRA CLAUDIO LOTITO, PRESIDENTE DELLA LAZIO, E MASSIMO MEZZAROMA, PRESIDENTE DEL SIENA CALCIO, NONCHE' CON L'INTERA FAMIGLIA MEZZAROMA

FONTE: http://www.tuttomercatoweb.com/lazio/?action=read&idnotizia=11163

Lotito-Mezzaroma, questione di famiglia
23.03.2010 14.50 di Francesco Ponticiello : articolo letto 518 volte
Fonte: Repubblica.it
© foto di Federico de Luca
So' cugini, e fra parenti non si fanno i complimenti. Ci si gioca la permanenza in serie A in Lazio-Siena, domani sera. Trilussa è ideale per raccontare gli incroci di famiglia tra il presidente della Lazio, il contestato Claudio Lotito, e il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma. Sono cugini acquisiti. Meglio, Lotito è stato acquisito - senza entusiasmo, in verità - dall'ampia famiglia Mezzaroma, tre fratelli, otto figli, una teoria di nipoti. Il presidente della Lazio ha sposato Cristina Mezzaroma figlia di Gianni, per tutti "il socero", uno dei tre fratelli fondatori dell'impero edile di famiglia. Massimo, invece, è figlio dell'altro fondatore, Pietro. Con qualche difficoltà, e molta diffidenza attorno, il presidente laziale si è accomodato nel salotto di una famiglia tutta romanista. Tutta. Il fratello della moglie Cristina, Marco, oggi compagno del ministro Mara Carfagna, è stato amministratore delegato della Roma nella prima fase della presidenza Sensi.

Gianni Mezzaroma, "il socero", e Claudio Lotito sono legati invece da una questione proprietaria che in famiglia ha aperto una guerra degna dei Roses: i terreni sulla Tiberina. I mitici terreni sulla Tiberina, chilometro 6,8 della provinciale che sale a nord. E' dal 2004, quando prese la Lazio, che Lotito vuole costruire lo stadio Delle Aquile su quella piana alluvionale. Non ci riuscirà perché l'area è vincolata da otto ministeri, è a rischio esondazione e la cittadella progettata intorno, grande come Amalfi, ha messo paura anche al primo sponsor Gianni Alemanno. Cocciuto, Lotito continua a confidare in quelle terre per mantenere i costi catastali dell'impresa a pavimento, ma non sarà facile uscire dalla partita familiare indenni. I Mezzaroma, a partire dai fratelli e ancor più nelle generazioni successive, hanno preso a litigare sulle eredità da spartire e non hanno più smesso. Massimo, sempre lui, il presidente del Siena, dei terreni da cedere per lo stadio della Lazio ha detto: "Troppe situazioni da risolvere, dobbiamo metterci a un tavolo prima di avviare qualsiasi vendita".


Un altro incrocio pericoloso "Lotito-Mezzaroma" si è realizzato quando l'architetto Roberto, il terzo fratello, il terzo patriarca, offrì la sua testa (di ponte) per aiutare il presidente della Lazio a difendere l'assetto azionario del club da eventuali scalate. Il patto parasociale. Roberto Mezzaroma acquistò il 14,6 per cento della Lazio dalla Banca di Roma offrendo in pegno il residence Bravetta. Pietro Mezzaroma, il papà del presidente del Siena, proprietario di un terzo del residence, si oppose all'operazione. Senza risultati. Sul patto occulto la Consob ha aperto una contestazione sfociata in una condanna penale, in primo grado, sia di Claudio Lotito che di Roberto Mezzaroma. E' stato considerato aggiotaggio manipolativo e informativo.

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