PROGRAMMA DI RECUPERO URBANO ART. 11 LEGGE 494/1993 FIDENE - VAL MELAINA: PROPOSTA 2
Era stata autorizzata con il presupposto che, in tale progetto venisse restaurato e recuperato lo storico complesso di casali di Vigne Nuove.
Ma restaurare costa, molto meglio, più facile ed economico demolire e ricostruire, ed ecco che venerdì 26 febbraio 2010 una ruspa butta giù il Casale "vigne Nuove" in via Passo del Turchino, quello che secondo il Piano di Recupero urbano sarebbe dovuto diventare sede di un piccolo museo archeologico del Municipio IV, a servizio della vicina area archeologica della villa romana di Faonte, liberto dell'imperatore Nerone, proprio qui suicidatosi nel 68 d.C..
Scompare così il casale, l'abitazione rurale caratteristica dell'agro, che ha dato fin dall'Ottocento nome alla zona "Vigne Nuove". Agli abitanti dell'area, privati di 41 ettari di verde per costruire l'anonimo ennesimo quartiere residenziale, Giardini di Faonte, ed un supermercato (PAM), non resta più nulla, nessun punto di riferimento, solo palazzine costruite in serie, in ogni angolo del municipio, rotatorie e ipermercati di un quartiere sempre più anonimo, di un quartiere dormitorio.
Fino a due anni fa il Casale era in ottime condizioni ed ancora abitato dai contadini, successivamente è stato occupato abusivamente, poi è stato lasciato andare colpevolmente in malora.
Ancora nel 1958 Antonio Maria Colini raccomandava di preservare a verde l'area della villa di Faonte (Rivista Capitolium, Rassegna del comune di Roma, marzo 1958). Ma i nostri amministratori hanno la memoria corta. Adesso del casale non resa altro che un muccchio di sassi e calce e travi abbandonati per terra da buttare alla discarica.... Inglorioso epilogo di una brutta vicenda.
Luigi Cherubini Italia Nostra Roma, C.di Q. via Passo del Turchino, 26 febbraio 2010
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