sabato 2 ottobre 2010

CLAMOROSO: IN MUNICIPIO IV IL PD STA LETTERALMENTE FRANANDO. CI GIUNGE NOTIZIA DA WWW.ROMA2013.ORG CHE ANCHE MIRKO CORATTI, GIA' DI PROVENIENZA PDL, STAREBBE MEDITANDO DI ABBANDONARE IL PD ! CHISSA' SE PENSA DI TORNARE ALL'OVILE, OPPURE DI PASSARE AL COSIDDETTO "TERZO POLO".... GUARDANDO A QUESTA GENTE UN'ILLUMINAZIONE CI COLPISCE, SIII !!! ECCO UNA UNA NUOVA FIGURA, IL "TRANSPOLITICO" !!!!

FONTE: http://www.roma2013.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1331:cinque-giorni-qcoratti-starebbe-valutando-in-queste-ore-di-lasciare-i-democratici-come-de-angelisq&catid=45:associazioni&Itemid=60

Animi agitati all'interno del Partito Democratico del Municipio IV. L'ex capogruppo in Consiglio Fabio De Angelis ha lasciato nelle scorse ore il Pd per aderire al gruppo misto. Una decisione che il collega ed ex compagno di partito Mirko Coratti definisce «un fatto politico gravissimo» del quale «i dirigenti e il coordinatore romano sono corresponsabili». Coratti è infatti convinto che all'interno del gruppo municipale vi sia «una logica schiettamente personalistica e correntizia» che danneggia il partito. «E' necessario portare in sede di segreteria nazionale, regionale e romana il caso dell'abbandono dell'ex capogruppo - dice il consigliere Pd - per aprire una verifica di quello che è successo analizzando i fatti e adottare con gli strumenti previsti i giusti provvedimenti verso chi ha lavorato per dividere il Pd e si è reso responsabile di questo gravissimo episodio». Un affondo in piena regola quello di Coratti, che in queste ore starebbe persino valutando l'ipotesi, per la verità non nuova, di lasciare i democratici seguendo l'esempio del collega De Angelis. Certo è che le fibrillazioni dei democratici hanno spalancato la strada alle critiche del Pdl, secondo cui «il centrosinistra si sta sciogliendo». Addirittura il presidente del Quarto Cristiano Bonelli si è detto «preoccupato» per la crisi del Pd perché «per governare un territorio così vasto» ha bisogno «di una opposizione con idee chiare e riferimenti intellegibili». Un bel danno d'immagine, insomma, per un partito che in questo periodo non brilla certo per compattezza e che proprio per questo dovrebbe puntare a dare di sé un'immagine politica forte e unitaria, lasciando ad altri il fratricida gioco al massacro di polemiche interne che si risolvono spesso in pretesto per scovare vie d'uscita non troppo rocambolesche da esperienze politiche e personali oramai esaurite.

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