domenica 3 ottobre 2010

PERCHE' DOPO AVERCI SPESO MILIONI DI EURO NON SI POTENZIA IL SERVIZIO FERROVIARIO FACENTE CAPO ALLE DUE STAZIONI DI VAL D'ALA E MONTE ANTENNE ? IN UNA SITUAZIONE CARATTERIZZATA DAI PROBLEMI INDOTTI NELLA VIABILITA' DAI LAVORI PER LA METRO B1 POTREBBE ESSERE UN' UTILE VALVOLA DI SFOGO !


 RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA MARCELLO PAOLOZZA:
Con la fine dell’estate e la riapertura delle scuole il IV Municipio si è trovato nuovamente strangolato dalla congestione del traffico automobilistico. Quest’anno la situazione si è fatta ancora più drammatica per l’apertura dei cantieri, ancorché parziale, per realizzare la futura fermata  della metro B1 a piazzale Jonio.
I disagi sono sotto gli occhi di tutti per nulla ridotti dall’azione e dagli interventi, spesso confusi e incoerenti, degli Amministratori e di Roma Metropolitane ed arrivano a mettere in pericolo la stessa vita dei cittadini come purtroppo è accaduto alcuni giorni fa.
Quel che mi indigna maggiormente, tuttavia. è la non volontà di utilizzare e valorizzare le strutture esistenti per porre rimedio immediato e concreto a questa situazione, offrendo a coloro che risiedono e lavorano nel nostro Municipio alternative, valide, realizzabili celermente, intervenendo con investimenti relativamente contenuti.
2 esempi.
1)      Stazione di Via Val d’Ala.
Dagli anni ’90 i cittadini previdenti si sono mobilitati,consegnando migliaia di firme, per ottenere la sua costruzione ed apertura e per attivare un collegamento diretto con la stazione Tiburtina. Le Amministrazioni prima Rutelli e poi  Veltroni l’hanno sempre promessa e mai realizzata. Con  la nuova giunta Alemanno il sogno sembrò divenire realtà ed il 13 dicembre 2009 la stazione è stata inaugurata. L'opera è stata realizzata dal Gruppo Ferrovie dello Stato con un investimento complessivo di ben 3 milioni di euro. In 7 (dicasi soli  7 minuti) migliaia di cittadini avrebbero potuto raggiungere il nodo si scambio tiburtino. All’illusione è seguita la beffa!!
Da allora infatti sono stati attivati solo 16 treni giornalieri nelle due direzioni con cadenza oraria. Da Val d’Ala a Tiburtina 6.53, 7.53, 8.53, 10.53, 16.53, 17,53, 18.53, 19.53. Da Tiburtina a Val d’Ala 7.15, 8.15, 9.15, 10.15, 17.15, 18.15, 19.15, 20.15.
Con queste modalità di esercizio, in mancanza di una promozione costante, nella assoluta mancanza di parcheggi di scambio organizzati e gratuiti, della quasi assoluta mancanza di collegamenti di autobus validi con i quartieri immediatamente circostanti del IV Municipio,  il servizio era infatti destinato a non essere percepito come un’alternativa valida ed appetibile da chi rischia, tra l’altro di attendere un’ora se perde una corsa!  Così è stato: le vetture viaggiano sempre semi vuote.
2)Stazione di Monte antenne. Qui la storia è ancor più scandalosa.
È una fermata del tratto urbano della ferrovia Roma-Viterbo meglio conosciuta come ROMA-NORD. È stata realizzata, con centianaia di  milioni di allora, in occasione del campionato mondiale di calcio 1990, a ridosso della Tangenziale Est di Roma nel tratto anche denominato Via Olimpica, per fornire un parcheggio di scambio proprio per chi provenisse dalla circonvallazione (dunque anche dal IV Municipio), mediante un ampio piazzale raggiungibile dalla carreggiata direzione Stadio Olimpico, ed uno spiazzo più piccolo ad uso dei veicoli della carreggiata direzione Salaria e dall'adiacente Viale della Moschea. Forse è stata attiva all’inizio per pochi mesi, poi inspiegabilmente fu chiusa e dopo due o tre anni nel bel piazzale adibito a parcheggio di scambio e costato centinaia di nostri milioni, la giunta Rutelli insediò un campo nomadi, tuttora esistente.
I cittadini anche questa volta si mobilitano. Nel 1999  molti comitati di quartiere organizzati dalla Consulta del IV Municipio fanno una proposta-uovo di Colombo: "Si faccia una corsia protetta in via Prati Fiscali e sulla via Olimpica (utilizzando anche la corsia di emergenza) nel tratto che lega piazzale Jonio alla stazione Monte Antenne con un collegamento tipo bus-navetta fino alla stazione Monte Antenne”. Da lì infatti i treni della Roma Nord possono portare con tre sole fermate in 7-8 minuti e con una frequenza, dalle 5.40alle 23.00 di tutti i giorni feriali, fino a Piazzale Flaminio, pieno centro, nodo di scambio con autobus e metropolitana A.
Nessuno li ascoltò, ovviamente, li ascoltò e  la stazione è finita nel dimenticatoio  fino al 1° ottobre 2009 (19 anni dopo!!) quando la stazione è stata riaperta. Con un investimento che sarà costato, credo, centinaia di milioni è stata ristrutturata come la stazione di una metropolitana leggera, sono state costruite banchine alte – per consentire una salita più comoda a bordo dei treni – e una passerella pedonale che arriva in via della Moschea. Nella stazione sono presenti anche guide tattili per ipovedenti e non vedenti.
Il campo nomadi tuttavia è ancora lì ed il parcheggio ci scambio è ancora impraticabile, non è stata realizzata nessuna corsia preferenziale, chi proviene dal IV municipio con la linea 69 o dal II Municipio con il 233  e scende alla fermata coincidente non trova alcun sovrappasso per traversare l’olimpica e raggiungere la stazione, chi  sceso dal treno volesse attendere l’autobus 69 e/il 233 non trova ne il riparo di una pensilina o una illuminazione adeguata.
Così i cittadini sono costretti a soffrire le pene dell’inferno ogni giorno nella congestione del traffico mentre queste due bellissime e costosissime stazioni restano lì, ennesimo monumento all’insipienza e alla miopia  dei nostri Amministratori ed esempio di spreco del danaro pubblico.
 Roma, lì 2 ottobre 2010 -   marcello Paolozza

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