Oggi 2 ottobre 2010 uno degli articoli più interessanti sulla drammatica crisi economica che ha colpito l'Occidente a partire dalla crisi americana dei Subprime lo potete leggere su La Stampa, è del corrispondente dalla strategica piazza di Londra Andrea Malaguti, e si occupa del paese europeo che viene ora a ritrovarsi al crocevia della crisi, ossia la Greca, titolo: La Tigre di Dublino non ruggisce più. Licenziamenti e tagli agli stipendi, l'isola adesso ha paura". Potete leggerlo anche su La Stampa on line, con altre interessanti notizie.
Potreste chiederci a ragione: ma cosa c'entra l'Irlanda con l'Italia, con Roma, ed in particolare con il Municipio IV ed il Quartiere Talenti ?
C'entra -cari lettori- c'entra, ed infatti andiamo a riprenderne qualche passo:
"Prestando denaro ad interessi minimi e senza reali garanzie negli anni del boom (in Irlanda) gli istituto di credito hanno caricato l'economia di mutui e di debiti facendo gonfiare il mercato immobiliare fino a vederlo esplodere. Siamo rimasti schiaccati..."
LETTO BENE ? Ma sta parlando dell'Irlanda, oppure delle nostre periferie di Roma nord, travolte da un'ondata di edilizia residenziale che oggi NON trova più mercato, tanto che sono ormai tante le imprese del settore -anche grandissime- che rischiano di restare schiacciate sotto gli ingentissimi debiti assunti con le banche ?
E le banche ? Come stanno le banche ? A giudicare dal recentissimo allontanamento dell'amministratore delegato di Unicredit -erede della pesantissima esposizione debitoria di Capitalia-ex Banca di Roma di Geronzi con i palazzinari romani, non è che stiano molto bene !!!
Ed infatti dello stato proprio di Unicredit, particolarmente esposto con il Gruppo Ligresti ed altri grndi gruppi immobiliari, parla un articolo di Repubblica, qui riprodotto (a destra), dal titolo: "Le fughe di notizie sono un forte pericolo. La mezza verità di Rampl sull'addio a Profumo".
Ci siamo già occupati di Unicredit in un nostro precedente post, segnalando che una delle ragioni profonde dell'evidente crisi tradottasi nelle dimissioni di Profumo è stata proprio una a tutt'oggi non quantificabile esposizione nel settore del credito immobiliare !
Ora l'articolo segnala che, per questa ed altre ragioni, "molti investitori giudicano la banca in un momento molto difficile" (!!!)
Nella stessa Repubblica di sabato 2 ottobre 2010 un ampio articolo si occupa della dura dichiarazione del Governatore di Banca d'Italia Draghi, che "Lancia l'allarme sulle banche zombie", nelle quali la liquidità iniettata a partire dal 2007 da parte della Banca Europea "nasconde la debolezza" !
In questa situazione, quando emergono nuove preoccupazioni per la situazione finanziaria del Gruppo Ligresti - legato a filo doppio con alcuni dei principali "palazzinari" romani- e di cui ci siamo già occupati in un precedente nostro approfondimento, ecco che sono molti a TREMARE, dalla parte dei palazzi del potere immobiliare, !!
Anche perchè, non essendoci più Alessandro Profumo a proteggere il Gruppo Ligresti, sino all'estremo limite, e forse -secondo i componenti del suo stesso consiglio di amministrazione- oltre il ragionevole, la situazione di Ligresti E DI ALTRI va facendosi sempre più precaria !
Quando infatti Ligresti viene a ritrovarsi "in affanno" su quella che la sua ultima "gallina dalle uova d'oro", ossia "sul dividendo Fon(diaria)SAI", come ci ha segnalato da qualche giorno La Repubblica-Economia del 25 settembre 2010 che potete trovare sopra qui a destra, ALLORA, PUO' SUCCEDERE DI TUTTO !
In una situazione del genere la nostra classe politica al governo di Regione Lazio e Comune di Roma come pensa di possa uscire dalla crisi economica ?
Facendo approvare dal Consiglio Regionale del Lazio un Piano Casa ASSOLUTAMENTE DEMENZIALE, adeguatamente illustrato nell'articolo di Repubblica di sabato 2 ottobre 2010 qui a destra,
Nell'articolo viene anzitutto riportata una incredibile "perla" del sindaco Gianni Alemanno, che dichiara: "senza una risposta edilizia Roma esplode, mancano 30.000 alloggi" !!!
Infine caro Alemanno e cara Polverini avete deciso di mandare avanti un piano che si rivolge principalmente al mondo dei costruttori - e non a tante altre realtà economiche, produttibe e sociali- per rilanciare l'economia in un momento in cui il settore, per responsabilità sue e delle banche, rischia ormai di andare a fondo, e dovrà restituire alle banche stesse entro la fine dell'anno bel 10 miliardi di finanziamenti bullet, ossia sull'unghia !
Ci siamo già occupati di Unicredit in un nostro precedente post, segnalando che una delle ragioni profonde dell'evidente crisi tradottasi nelle dimissioni di Profumo è stata proprio una a tutt'oggi non quantificabile esposizione nel settore del credito immobiliare !
Ora l'articolo segnala che, per questa ed altre ragioni, "molti investitori giudicano la banca in un momento molto difficile" (!!!)
Nella stessa Repubblica di sabato 2 ottobre 2010 un ampio articolo si occupa della dura dichiarazione del Governatore di Banca d'Italia Draghi, che "Lancia l'allarme sulle banche zombie", nelle quali la liquidità iniettata a partire dal 2007 da parte della Banca Europea "nasconde la debolezza" !
In questa situazione, quando emergono nuove preoccupazioni per la situazione finanziaria del Gruppo Ligresti - legato a filo doppio con alcuni dei principali "palazzinari" romani- e di cui ci siamo già occupati in un precedente nostro approfondimento, ecco che sono molti a TREMARE, dalla parte dei palazzi del potere immobiliare, !!
Anche perchè, non essendoci più Alessandro Profumo a proteggere il Gruppo Ligresti, sino all'estremo limite, e forse -secondo i componenti del suo stesso consiglio di amministrazione- oltre il ragionevole, la situazione di Ligresti E DI ALTRI va facendosi sempre più precaria !
Quando infatti Ligresti viene a ritrovarsi "in affanno" su quella che la sua ultima "gallina dalle uova d'oro", ossia "sul dividendo Fon(diaria)SAI", come ci ha segnalato da qualche giorno La Repubblica-Economia del 25 settembre 2010 che potete trovare sopra qui a destra, ALLORA, PUO' SUCCEDERE DI TUTTO !
In una situazione del genere la nostra classe politica al governo di Regione Lazio e Comune di Roma come pensa di possa uscire dalla crisi economica ?
Facendo approvare dal Consiglio Regionale del Lazio un Piano Casa ASSOLUTAMENTE DEMENZIALE, adeguatamente illustrato nell'articolo di Repubblica di sabato 2 ottobre 2010 qui a destra,
Nell'articolo viene anzitutto riportata una incredibile "perla" del sindaco Gianni Alemanno, che dichiara: "senza una risposta edilizia Roma esplode, mancano 30.000 alloggi" !!!
- DOVE, MANCANO QUESTI 30.000 ALLOGGI, CARO ALEMANNO ?
- MA NON TI SEI ACCORTO -COME VEDIAMO OGNI GIORNO NOI- CHE LE NOSTRE PERIFERIE -IN PARTICOLARE IL MUNICIPIO IV- SONO ORMAI TRAVOLTE DA QUELL' ONDATA DI EDILIZIA RESIDENZIALE CHE AVEVA AVVIATO ALLA GRANDE VELTRONI, TU NON SEI RIUSCITO O NON HAI VOLUTO FERMARE, E CHE E' ATTUALMENTE IN CORSO DI REALIZZAZIONE?
- PERCHE', CARO ALEMANNO, INVECE DI DIFENDERE IN MODO TRASPARENTE GLI INTERESSI DELLA CITTADINANZA, AVETE DOVUTO ANCORA UNA VOLTA ASCOLTARE IL PUNTO DI VISTA DEI SOLITI PALAZZINARI, FINENDO PER FARNE GLI INTERESSI, PROPRIO MENTRE STANNO ANDANDO A FONDO ?
Infine caro Alemanno e cara Polverini avete deciso di mandare avanti un piano che si rivolge principalmente al mondo dei costruttori - e non a tante altre realtà economiche, produttibe e sociali- per rilanciare l'economia in un momento in cui il settore, per responsabilità sue e delle banche, rischia ormai di andare a fondo, e dovrà restituire alle banche stesse entro la fine dell'anno bel 10 miliardi di finanziamenti bullet, ossia sull'unghia !
- E DOVE LI TROVANO I "PALAZZINARI" I SOLDI DA RESTITUIRE?
- E DOVE POTRA' IL "MONDO DEI COSTRUTTORI" TROVARE LE RISORSE ECONOMICHE PER "DEMOLITE, RICOSTRUIRE, E AUMENTARE LA CUBATURA DEGLI EDIFICI...RADDOPPIARE LE DIMENSIONI DI VECCHIE PALAZZINE, TRASFORMARE I CAPANNONI INDUSTRIALI DISMESSI IN ALVEARI, CASE SU CASE DA VENDERE ED AFFITTARE", COME PREVISTO DAL PIANO CASA DELLA REGIONE LAZIO E COME AUSPICHEREBBE IL NUOVO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELLA REGIONE ROBERTO CARLINO (!!!), SE IL MERCATO IMMOBILIARE E' AL COLLASSO E LE BANCHE NON SONO PIU' IN GRADO DI CONCEDERE ULTERIORI PRESTITI AL SETTORE IMMOBILIARE, ANZI RISCHIANO LORO STESSE DI FRONTE AD UNA MAREA DI CREDITI INESIGIBILI?
- COME SEGNALA IL PRESIDENTE DEL C.N.A TAGLIAVANTI "GLI UNICI AD AVERE RISORSE DA INVESTIRE SONO LE FAMIGLIE, MENTRE IL PUBBLICO E LE IMPRESE SONO IN SOFFERENZA" !
- E ALLORA AMICI, CON LE VOSTRE FAMIGLIE QUESTA VOLTA NON FATEVI FREGARE DAI SOLITI "PALAZZINARI" A GRAVISSIMO RISCHIO, CHE POTREBBERO TRASCINARE ANCHE VOI NEL LORO BARATRO !!
- TENETEVI BEN LONTANI DAL MERCATO IMMOBILIARE !!!
- SENZA TRASCURARE IL FATTO CHE, CON LA POSSIBILITA' DI TRASFORMARE IN RESIDENZIALE I CAPANNONI INDUSTRIALI, C'E' ANCHE IL FONDATO RISCHIO CHE QUALCHE IMPRENDITORE ECONOMICO PRIVO DI SCURPOLI -ATTRATTO DALLA SPERANZA DI ILLUSORI RITORNI ECONOMICI O FORSE SEMPLICEMENTE STANCO DELLA SUA ATTIVITA' IN UN MOMENTO COSI' DIFFICILE- COLGA AL VOLO L'OCCASIONE, PORTANDO ALLA CHIUSURA DI ALTRE ATTIVITA' ED ALLA CONNESSA PERDITA DI NUOVO POSTI DI LAVORO !
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