La delibera 8/2010 del 29 ottobre 2010 prevede l’alienazione al privato di quindici strutture militari (caserme e magazzini ) ed ha scatenato inevitibilmente la protesta del mondo delle associazioni ambientaliste, dei comitati territoriali, dei movimenti per la casa e per la difesa del territorio.
Al I appello lanciato con l’assemblea del 18 febbraio us.s. non sembrava mancare nessuno ed il conflitto, fin qui agitato su base locale , è stato ufficializzato e generalizzato alla intera città.
Infatti in quella occasione due comitati (quello della Tiburtina e quello dell’Ostiense) hanno lanciato la proposta di costituire di un “Comitato Cittadino per l’uso pubblico delle Caserme” che ha raccolto il consenso dei tutti i partecipanti.
I compito che il Comitato si è dato è quello di presentare alla scadenza le osservazioni alla delibera in questione da parte dei comitati direttamente interessati. Dalle realtà sociali dei municipi interessati sono partite numerose osservazioni sulla delibera; osservazioni puntuali , che denunciano la confusione, le contraddizioni , l’impopolarità di una delibera che priva la città di Roma di una occasione irripetibile per riqualificare e soddisfare i territori municipali con servizi e strutture da troppo tempo assenti.
Sugli obiettivi del Comitato Cittadino e sulla natura delle osservazioni Radiopopolareroma e la Rete Romana di Mutuo Soccorso hanno chiamato ha discutere in trasmissione: Lorenzo Romito - Architetto, esponente di Primavera Romana (aderente alla RRMS); Antonello Sotgia - Architetto, Urbanista; Luigi Tamborrino - Presidente dell’Associazione Campo Trincerato ; Elio Romano - Comitato Cittadino per l’uso pubblico delle Caserme; Mirella Belvisi - Italia Nostra Sez. di Roma.
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