lunedì 21 febbraio 2011

NONOSTANTE LA GRAVISSIMA CRISI DEL SETTORE IMMOBILIARE, NONOSTANTE LE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI CASE ED APPARTAMENTI INVENDUTI, ALLA REGIONE LAZIO IL VICEPRESIDENTE UDC CIOCCHETTI TENTA UN COLPO DI MANO PER INSERIRE NEL PIANO CASA EMENDAMENTI CHE CONSENTIREBBERO PRATICAMENTE DI COSTRUIRE OVUNQUE, ELIMINANDO ANCHE GLI STANDARD URBANISTICI MINIMI (OSSIA CIO' CHE ANCORA GARANTISCE QUEL MINIMO DI QUALITA' DI VITA NELLE NOSTRE CITTA' GIA' COSI DEGRADATE !), STANDARDS CHE DIVENTEREBBERO "MONTEIZZABILI", OSSIA PAGABILI IN DENARO DA PARTE DEI PALAZZINARI AI COMUNI ! E SECONDO VOI -DOPO QUELLO CHE E' GIA' SUCCESSO A ROMA CON LA GIUNTA VELTRONI- I SOLDI PER IL VERDE, LE SCUOLE, ED I SERVIZI DEI VOSTRI FIGLI SI TROVEREBBERO PIU' ? NOI NE DUBITIAMO FORTEMENTE ! DICIAMO UN FORTE NO A QUESTE MODIFICHE !

DA LA REPUBBLICA-EDIZIONE ROMA DI SABATO 19 FEBBRAIO 2011 (leggi questo importante articolo anche su La Repubblica on line):
PASSI SCELTI DALL'ARTICOLO:
"Si potrà costruire nei boschi. E anche nel proprio giardino, accanto alla cuccia per il cane. Ed ex centri commerciali e capannoni industriali diventeranno condomini. La novità è in un pugno di emendamenti al Piano Casa, racchiusi in sei cartelle, presentati dall'assessore regionale Luciano Ciocchetti....";
"I boschi, finora salvaguardati in quanto non potevano essere conteggiati nella ipotetica cubatura, diventano aree dove è possibile aprire cantieri. Ci si potrà fare casa tra querce o castagni. Le antenne delle emittenti radiofoniche e televisive restano lì dove si trovano, cioè a Monte Mario, a Rocca di Papa e negli altri siti. E intanto via libera alla costruzione di impianti e attrezzature sportive "nonché strutture ad essi collegate" nei parchi e nelle aree protette.
Non basta. C'è l'assalto alle coste: potranno nascere, in deroga alle disposizioni attuali previste dai piani paesistici, porti e porticcioli, con, naturalmente, le immancabili strutture ad essi collegate.
Ma non è finita: si potrà costruire anche in giardino, i capannoni industriali in disuso diventeranno case, si potrà cambiare in corso d'opera ogni destinazione d'uso, perfino i mega centri commerciali, se non rendono abbastanza, si ricicleranno in altro, cioè abitazioni.
E anche i siti industriali o produttivi dismessi saranno trasformati in alveari di bicamere. 
Mentre perfino i progetti già programmati per la riqualificazione dei quartieri in base agli accordi previsti con l'art 11, potranno, seppur in corso d'opera, essere rivisti e modificati perché sono consentiti cambi di destinazione d'uso, sempre per realizzare altre "camere e cucina".
  • QUESTO CI APPARE FRANCAMENTE ILLEGITTIMO, IN QUANTO QUESTI ACCORDI SONO REGOLATI DA UNA LEGGE DELLO STATO, LA N. 493/1993, CHE NON PUO' ESSERE MODIFICATA DA NORME REGIONALI !
  • COMUNQUE -SE COSI' FOSSE- IL PALAZZINARO BONIFAZI AVREBBE RISOLTO -GRAZIE ALL'ASSESSORE ALL'URBANISTICA CIOCCHETTI STRETTO COLLABORATORE DEL GENERO DELL'ALTRO STORICO PALAZZINARO FRANCESCO-GAETANO CALTAGIRONE PIERFERDI CASINI- ANCHE IL POBLEMA DI PIAZZA MINUCCIANO, OVRE POTREBBE TRANQUILLAMENTE PROCEDERE AL CAMBIAMENTO DI DESTINAZIONE D'USO TANTO CONTESTATO DA PARTE DELLA CITTADINANZA !
    • Strenuo difensore della famiglia l'UDC, come segnalava in un altro suo manifestato elettorale quel Roberto Carlino di Immobildream, braccio destro immobiliare dello stesso Caltagirone, che è INCREDIBILMENTE diventato presidente di quella Commissione Ambiente della Regione Lazio che dovrebbe tutelare l'Ambiente.... QUALE ?

Nessun commento: