lunedì 4 gennaio 2010

SCANDALO ALL'UFFICIO POSTALE DI VIA VAL PELLICE-ROMA 132: CHIUSO SOLO IN DATA 14 DICEMBRE 2009 IL CONTI BANCOPOSTA DI UN CITTADINO MORTO NEL 2007


RICEVIAMO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Clamoroso ! Dopo due anni un figlio non riesce ancora a chiudere il conto Banco Posta del Padre all'Ufficio Postale di via Val Pellica a Roma - UFFICIO ROMA 132

Pubblichiamo un articolo uscito lo scorso 28 dicembre su "Il Tempo" ediz. romana, dove viene denunciato il comportamento omissivo, scorretto e quant'altro vi si può rinvenire tenuto e perpetrato ai danni di un cittadino che aveva perso in data 6 febbraio 2007 il padre, titolare di Conto Banco Posta, da parte dell'amministrazione Bancoposta, presso l'ufficio postale di Montesacro Roma 132, sito in via Val Pellice, ove il defunto aveva aperto il succitato conto.

Per la chiusura del conto, peraltro non usato dal defunto e su cui continuano ad essere nel frattempo caricati costi di funzionamento, questo è il CALVARIO CHE LE POSTE HANNO COSTRETTO IL CITTADINO A SUBIRE DAL 2007:

  • PRIMA, per chiudere il conto, essendo defunto il padre del cittadino , viene richiesta un'imponente documentazione, che il cittadino produce in data 22 ottobre 2007;
  • POI tale documentazione viene persa dalle Poste nel corso della trasmissione dall'Ufficio Postale Roma 132 alle Poste centrali di viale Europa;
  • POI il cittadino deve con autocertificazione ripresentare tale documentazione;
  • nel frattempo, fra 2008 e 2009, mentre le Poste CONTINUANO A NON CHIUDERE IL CONTO (!!!) continuano ad essere caricati sul conto costi di funzionamento;
  • il 13 giugno 2009 il cittadino, tornato un'ennesima volta all'Ufficio Postale di via Val Pellice, viene invitato a compilare un modulo reclamo;
  • il 14 dicembre l'Ufficio convoca per comunicazioni presso la sede di via Val Pellice il padre del cittadino, che sottolineiamo ERA MORTO IN DATA 6 FEBBRAIO 2007 !!!!!
  • infine, presentatosi il cittadino, l'Ufficio Postale gli richiede "l'attivazione delle pratiche di successione", e quando infuriato il cittadino stesso chiama Polizia e Carabinieri sul posto, si scopre che GUARDA CASO, il conto è stato chiuso proprio il 14 dicembre 2009, stessa data in cui è stato convocato il padre defunto !!!
Alcune domande si impongono:
  • SARA' FINITA QUI ?
  • COME MAI RISULTA CHIUSO IL CONTO PROPRIO NELLA DATA IN CUI ERA STATO CONVOCATO IL PADRE DEFUNTO ED IL CITTADINO SI E' POI RIVOLTO ALLE FORZE DELL'ORDINE ?
  • PERCHE' DEVONO ESSERE AL CITTADINO ADDEBITATI FRA 2008 E 2009 COSTI PER UN CONTO CHE AVEVA CHIESTO DI CCHIUDERE NEL 2007 ?
  • PERCHE LE POSTE DEVONO CONSENTIRE COMPORTAMENTI VESSATORI DEL GENERE DA PARTE DEI LORO UFFICI PERIFERICI NEI CONFRONTI DELLA CITTADINANZA ?


4 commenti:

Anonimo ha detto...

A volte,non voglio generalizzare,l'incompetenza...la scortesia che spesso sconfina in aggressività...alberga negli uffici postali,in certi dipendenti che dovrebbero dare un servizio che l'utente paga...! Poste Italiane dovrebbe mettere in essere comportamenti sanzionatori in chi discredita l'azienda...!

Anonimo ha detto...

stessa esperienza presso lo stesso ufficio postale

Anonimo ha detto...

Nel mare magnum di incompetenza, in questo ufficio, diretto male, salverei due impiegati cortesi e competenti che mi hanno risolto problemi

Anonimo ha detto...

sono daccordo con quanto detto.....alcune dipendenti sono talmente saccenti che prima di parlare dovrebbero saper fare il loro lavoro e magari poi rispondere