"ENTRO PRIMA QUINDICINA DI OTTOBRE ATTENDO INCONTRO CON GOVERNO".
(DIRE) Roma, 15 set. - Circa 2.000 persone sotto sfratto. E'
questa la situazione a Roma di una parte degli inquilini delle
case degli Enti previdenziali che hanno deciso di ritoccare verso
l'alto gli affitti, o in alcuni casi di dismettere il patrimonio
immobiliare mettendo in seria difficolta' migliaia di famiglie.
Della situazione si e' fatto carico anche il Comune di Roma
attraverso il sindaco Gianni Alemanno, che ha 'conferito' qualche
mese fa a Cristiano Bonelli (gia' presidente del Municipio IV) il
compito di occuparsi della vicenda.
"Il fatto che il Comune abbia deciso di incaricare il
sottoscritto ha un significato che va un po' oltre il dato che ci
sia un problema nazionale, in particolare a Roma che ospita circa
50 mila alloggi degli Enti previdenziali, ieri tutti pubblici
oggi tutti privati- dice Bonelli all'agenzia Dire- E' emblematico
che il sindaco abbia deciso di occuparsi in prima persona di
questa problematica che evidenzia un risvolto legato ad aspetti,
seppur indirettamente, ricadenti sulla sicurezza. Immaginiamo se
tutte e 50 mila le famiglie che risiedono in queste abitazioni si
dovessero organizzare, sarebbe una fetta importante della citta'".
Bonelli sottolinea che "abbiamo l'obiettivo di tutelare
migliaia di cittadini e inquilini che da un giorno all'altro non
hanno piu' avuto quella 'copertura' che avevano quando facevano
parte del meccanismo degli Enti previdenziali pubblici.
Questi
Enti sono diventati privati e la mancanza di questa tutela vuol
dire trovarsi tante persone che non hanno nessuna forma di difesa
nei confronti di un privato puro, che si presenta ai propri ex
inquilini pubblici e gli dice 'Ora noi andiamo con logiche di
mercato, di vendita o rinnovi di contratti'".
L'incaricato del sindaco ripercorre le tappe del suo mandato snocciolando dati allarmanti: "Ho messo su
una prima fase di ascolto e da li' esce un dato di circa 900
sfratti per morosita'. Significativo cio' che esce fuori
dall'analisi della morosita' dell'inquilino: la maggior parte di
queste si sono concentrate a distanza di nemmeno un anno. Le
persone sono diventare morose col contratto nuovo dopo appena 8/9
mesi ed e' scattata la procedura di sfratto. Questo e'
emblematico perche' ci fa capire che le persone, pur di rimanere
nella propria casa, anche per questioni affettive, di quartiere,
hanno accettato contratti che sapevano che avrebbero avuto grandi
difficolta' a mantenere, molte volte quasi nella situazione di 'o
questo o devi andare via'. Insomma, 'convinti' ad accettare". Ma
non ci sono solo gli sfratti per morosita': "Gli sfratti per fine
affitto- aggiunge Bonelli- sono 1.100-1.200. Alcuni canoni di
locazione sono arrivati al 300% in piu'".
Bonelli ricorda che "la maggior parte di questi Enti sono nati
sia con le agevolazioni nelle costruzioni, quindi nelle
autorizzazioni a costruire, sia con le agevolazioni dello Stato
legate all'Ici. Quasi tutti gli Enti hanno costruito o avuto per
lunghi periodi, proprio perche' in percentuali alte erano
pubblici, delle agevolazioni fortissime e non si puo' cancellare
l'origine di un patrimonio che si ritrovano questi enti che oggi,
solo per un cambio di statuto e una legge maledetta durante un
governo di centrosinistra, ha consentito a questi signori con un
atto molto facile di passare da pubblico a privato cancellando
tutte le agevolazioni che il pubblico aveva dato a un ente
pubblico".
Dopo la fase di ascolto si e' poi instaurato un tavolo tecnico "composto da quasi tutti i
rappresentanti di tutti gli Enti, che ha individuato quelle
persone che nel tempo hanno acquisito una competenza particolare
o quegli avvocati che si sono fatti una formazione specifica nel
settore e li ha chiamati a se'- continua Bonelli- Ho fatto una
serie di riunioni tecniche ed ho portato questo tavolo
all'attenzione prima del sindaco e poi del prefetto. Lo stimolo
del prefetto, che ha detto agli enti 'Qui c'e' un problema che
non potete fare finta di non conoscere e che le istituzioni
vogliono affrontare con serieta'', sta andando nella stessa
nostra direzione, cioe' evitare le proteste eclatanti che in
questa fase sono poco utili, perche' vogliamo costruire un
percorso di giustizia per i cittadini che non possono essere
portati a scelte incredibili e un po' avventate".
"Inoltre- precisa Bonelli- c'e' un impianto assolutamente
rappresentativo della base, cioe' delle persone che hanno
direttamente dei problemi. Questo tavolo ci ha consentito di fare
una serie di proposte che abbiamo avanzato e che il prefetto
portera' avanti a vari indirizzi".
Della questione si e' discusso oggi in un incontro tra il
governo e gli Enti previdenziali. Governo che conosce il problema
perche' "gia' affrontato nelle commissioni Ambiente e Territorio
della Camera, dove c'e' una serie di proposte. Una terza strada,
inoltre, la sta portando avanti il sindaco in persona- sottolinea
Bonelli- e tra le proposte c'e' anche quella di una moratoria di
due anni che consenta di gestire e le emergenze".
Il lavoro del tavolo tecnico prosegue e "siamo in attesa di
fare un incontro molto ristretto con organi governativi per
spiegare le reali problematiche, entro i primi quindici giorni di
ottobre- conclude Bonelli- Sembra assai strano ed inaccettabile
che fino a due anni fa mai nessuno, e mi riferisco alla passata
amministrazione, abbia sentito il dovere di prendere in mano
questa situazione che 2/3 anni fa poteva essere gestita in
maniera diversa. Oggi siamo a sanare le emergenze
- CITTADINI, ORA BASTA !!!
- E' ORA DI MOBILITARCI E DIRE UN FORTE BASTA AI PALAZZINARI CHE -INDEBITATI ALL'OSSO CON LE BANCHE- CONTINUANO A COSTRUIRE INTERI QUARTIERI RESIDENZIALI PER CUI NON C'E' PIU' MERCATO, TRAVOLGENDO DEFINITIVAMENTE OGNI NOSTRA VIVIBILITA' !!!
- E' ORA DI DIRE UN FORTE BASTA AGLI ENTI PREVIDENZIALI "PRIVATIZZATI" CHE -SOVENTE IN COLLABORAZIONE CON QUEGLI STESSI PALAZZINARI- VORREBBERO CACCIARE DALLE LORO CASE E METTERE SULLA STRADA LAVORATORI E FAMIGLIE CHE NON HANNO DOVE ANDARE !!!
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