COMUNICATO STAMPA
12 SETTEMBRE 2010
Fa notizia un pedone che muore travolto da un autocarro. Manca un “Bollettino sulla incidentalità stradale” giornaliero. IGNORATO il risultato dell’EuroTEST dell’ACI
A Roma, nel IV Municipio, venerdi 10 settembre, un pedone muore perchè travolto da un autocarro.
«Per Roma, in assenza di un quotidiano “Bollettino sulla incidentalità stradale”- sostiene il presidente dell’Associazione Diritti dei Pedoni – ADP, Vito De Russis, - non sarebbe una notizia vista la drammatica statistica di morti e feriti per i numerosi incidenti stradali causati dall’egemone mobilità (56%) con mezzi privati; l’irrisoria mobilità (18,2%) con TPL; la illegalità diffusa e tollerata; la segnaletica quasi inesistente e, talvolta, male installata; tanta violenza; e tanta “ignoranza” sulle regole che regolano la mobilità».
Il nostro caso, invece, diventa notizia grazie a un direttore di un quotidiano online (La Quarta) e ad un comunicato di due consiglieri (Pd ).
Nelle notizie giornalistiche si riscontra la “ignoranza” di cui sopra.
Richiamo l’attenzione solo sugli attraversamenti pedonali e sui semafori pedonali a Roma
Il direttore de “La Quarta” sostiene che «tra viale Tirreno e via Valle Scrivia: le strisce pedonali sono scomparse, il semaforo è a due tempi, invece dovrebbe essere a tre per tutelare l’attraversamento dei pedoni. Dalla parte di viale Tirreno, poi, il semaforo è a chiamata ed è assurdo, è un passaggio troppo delicato». (La Repubblica Roma – 11.9.2010 – Cecilia Gentile )
Sul quotidiano “Cinque giorni” – 11-9-2010, un consigliere Pd IV Municipio sostiene che «Questa tragedia potevamo risparmiarcela perchè l'incrocio in questione è una giungla. Le strisce pedonali sono completamente cancellate e gli impianti semaforici funzionano male.» ed il consigliere provinciale PD sostiene che «Ci vorrebbero tre tempi per il semaforo, invece quando scatta il verde per i pedoni contemporaneamente possono passare anche le auto che da viale Tirreno devono immettersi in via Valle Scrivia».
Attraversamenti pedonali
«Roma, la capitale d’Italia, si è classificata penultima per il secondo anno consecutivo, con due attraversamenti pedonali giudicati con “buono” » si legge a pagina 4 della “Sintesi dei Risultati” dell’EuroTEST effettuato nel 2009 dall’ACI in 31 principali città pan-europee, appartenenti a 22 differenti Paesi, individuando 10 attraversamenti per ciascuna città. (Gli altri 8 attraversamenti di Roma esaminati sono stati giudicati: 4 “insoddisfacenti”; 4 “sufficienti”.)
Semafori pedonali
Nei suddetti 22 differenti Paesi, in 21 di questi i semafori pedonali sono a due colori, rosso/verde. Solo l’Italia ha i semafori a 3 colori, rosso/verde/arancione o giallo.
Roma aggiunge l’aggravante della regolazione dei tempi: un lampo di verde / due lampi di rosso / arancione tutto il restante tempo.
Inoltre, in quei 21 Paesi, si sta sviluppando rapidamente la installazione sui semafori dei Timer con countdown per i due colori.
Svolta a destra dei veicoli
Non esiste nei Paesi civili.
Nei rari casi ove “r-esistono” sono Paesi ad alto livello di “convivenza civile”, sconosciuta a Roma (città dalla illegalità diffusa e tollerata).
Conclusioni
«A Roma nel 2008 sono state investite mortalmente 52 persone e 2.139 sono rimaste ferite; circa un quarto di tali eventi è accaduto sugli attraversamenti»; «Nel 2008 in Italia ben 648 pedoni sono morti in incidente stradale, circa il 14% di tutti i decessi su strada; di questi ben 155 stava attraversando ad un passaggio pedonale (pari al 24%)» (pag. 15, indagine ACI citata)
Roma, IV Municipio. A 10 metri dall’incrocio del nostro incidente mortale, sull’incrocio piazza Capri – via Pantelleria è stato istituito recentemente un attraversamento pedonale privo di qualsiasi segnaletica verticale, ignorando la installazione dei dissuasori di velocità, indispensabili visto le condizioni di visibilità e di velocità dei veicoli marcianti nella direzione piazza Capri – via Pantelleria. A 20 metri da questo attraversamento, sempre su via Pantelleria, c’è l’attraversamento pedonale per l’Ufficio Postale quasi invisibile. A 10 metri da questo c’è l’incrocio di via Montebianco, una via di circa 500 metri priva di attraversamenti pedonali e, tranne i primi 80 metri, è priva di marciapiedi e/o altri spazi ad essi predisposti, con il perenne parcheggio dei veicoli sui due lati di tale strada.
E’ tutto visibile, molto trafficato, permesso e “normalizzato”.
«Sosteniamo con forza e convinzione – afferma De Russis - che nella incidentalità stradale non esiste la fatalità perchè c’è sempre una responsabilità (spesso c’è co-responsabilità). Non è civile quel Paese che aspetta il morto per “darsi una mossa”. E’ civile quel Paese che, normalmente, previene il male; e, appena un cittadino segnala uno stato di pericolo, l’Amministrazione interviene immediatamente per eliminarlo.»
Ufficia Stampa ADP - Vito De Russis
3393484370
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