sabato 25 settembre 2010

OLIMPIADI 2020 A ROMA: IL GRAVISSIMO RISCHIO E' CHE VENGANO ORGANIZZATE A DEBITO SENZA UN SERIO FINANZIAMENTO DELLO STATO, MANDANDO DEFINITIVAMENTE AL TRACOLLO IL COMUNE DI ROMA E LASCIANDO TUTTI NOI CARICHI DI DEBITI !

Ci siamo già occupati in un precedente approfondimento del gravissimo rischio che la macchina organizzativa avviatasi per proporre la candidatura di Roma per le Olimpiadi 2010 vada avanti senza un serio impegno finanziario da parte dello Stato, che non dispone -in questo momento di generalizzata crisi economica- di risorse adeguate da mettere a disposizione del Comune di Roma.
Ebbene un articolo  in data 21 settembre 2010 del Messaggero, solito schierato portavoce degli interessi del Gruppo Caltagirone, segnala le linee operative lungo le quali intende muoversi nella vicenda il mondo dei poteri forti dell'edilizia, e ciò sin dall'eloquente titolo:
"Nasce la nuova Assemblea Capitolina: il primo obiettivo: le Olimpiadi del 2020", ovvia occasione per il Gruppo Caltagirone -aggiungiamo noi- di correlate opere pubbliche e nuovi affari immobiliari".
E' opportuno leggerselo bene tutto, perchè fornisce una serie di elementi utili per successive considerazioni.
Anzitutto i riferimenti all'assunzione della Presidenza della Camera di Commercio da parte di Giancarlo Cremonesi, proveniente proprio dal mondo dei costruttori, a cui il Messaggero -e quindi Caltagirone- segnalano come settori di impegno privilegiato:
  • "alleanza strategica con l'Ente EUR S.p.A.", da cui desumiamo che la vicenda della Formula 1 all'EUR non è una isolata iniziativa sportiva, ma rientra bensì in un organico programma di sfruttamento di residue aree verdi dello stesso EUR per "Nuove residenze di prestigio", come segnala anche tale notazione in uno studio del Corriere della Sera-Economia del 20 settembre 2010 sull'Immobiliare come occasione di investimento, dal titolo "Studi: le zone che dovrebbero (sottolineiamo noi: dovrebbero !!) rivalutarsi grazie ai grandi piani urbanaistici. Casa: prezzi fermi, ecco i quartieri che sono pronti al recupero"; questo articolo, in qualche parte, sembra quasi una pubblicità redazionale, specie quando sottolinea nello stesso titolo quali sarebbero le "zone" in cui si attendono interventi forieri di possibili valorizzazioni immobiliari degne di investimenti, fra cui individua a Roma proprio il citato EUR, e poi Centocelle, e ed infine Tiburtina, ove appare sempre più evidente che lo spostamento dell'asse attrezzato, fortemente voluto da Veltroni, non è stato dovuto al desiderio di alleviare i residenti dal rumore, ma bensì dal  progetto di "Riqualificazione dell'area ferroviaria" che il Corriere della Sera segnala come uno dei motivi di valorizzazione immobiliare dell'area interessata; a parte i dati, che sono prevalentemente di fonte immobiliare e dunque interessata a disegnare uno scenario non eccessivamente pessimista (Tecnocasa, Gabetti) i prezzi, come sottolinea nel testo l'articolo, non sono fermi, ma bensì, dopo "un 2009 dimostratosi il peggiore anno del nuovo secolo, sta seguendo un 2010 di non caduta (si, così, scrivono proprio così !), che vedrà a consuntivo un calo del 2,5% dei valori", e dunque i prezzi fermi non sono, ma ancora in evidente caduta ! Inoltre aggiunge sempre l'articolo che "sulle prospettive a breve pesano però alcuni fattori negativ.i Spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari: innanzitutto c'è ancora una fote offerta di invenduto di scadente qualità, compreso parte del nuovo, mal costruito o malposizionato".
prosegue il Messaggero nel segnalare quali dovrebbero essere secondo il nuovo presidente della Camera di Commercio Cremonesi gli impegni privilegati del Comune di Roma, raccogliendo in ciò evidenti auspici del suo padrone Caltagirone:  
  • "impegno" da parte del comune naturalmente, con risorse che dovrebbe essere lo stesso comune ovviamente a trovare, "per la realizzazione di poli congressuali", che sono però a nostro avviso del tutto inutili, visto che la Nuova Fiera di Roma -fatta costruire da Veltroni con investimento milardiario- è a tutt'oggi fortemente sottoutilizzata, apparendo dunque questo auspicio utile solo agli interessi di Caltagirone ed altri costruttori";
  • "massimo accesso al credito", ma questa appare una pia speranza sull quale non si vede come possano sindaco di Roma ed Assemblea capitolina influire in alcun modo, considerata la gravissima crisi del settore immobiliare, ma anche la grave difficoltà di un settore bancario espostosi oltre ogni limite sul settore dell'inestimento immobiliare ad assumersi ulteriori gravissimi rischi;
  • "il nuovo status" dichiara Cremonesi, "permetterà di velocizzare i processi decisionali e accompagnerà la crescita della città", crescita che nella mente di Cremonesi e Caltagirone viene identificata in quell'ulteriore processo di realizzazione di opere pubbliche e grandi investimenti in ulteriore rsidenziale  immobiliare che vorrebbero inserire nel percorso per le Olimpiadi 2020;
  • "La sfida del futuro" dichiara perentoriamente l'articolo del Messaggero, "è la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2020".
MA E' VERAMENTE COSI' ?
O non piuttosto, visti i gravissimi problemi per ottenere finanziamenti da parte dello Stato che abbiamo sopra segnalato, è fondata la prospettiva agghiacciante è che debba essere il Comune di Roma, già gravato da BEN 14 MILIARDI DI EURO DI DEBITI, a farsi carico, dei pesantissimi oneri per le Olimpiadi 2020, tirato per i capelli da una serie di potri forti che mirano in realtà principalmente a salvare una congerie di "palazzinari" quasi travolti da un decennio di follie e da un'esposizione creditizia ormai fuori di ogni ragionevolezza ?
Si noti in proposito che fra fine 2007 e fine 2008 il debito del solo Gruppo Caltagirone era esploso da 186 a circa 698 milioni di euro di debiti !
Si noti ancora che, mentre la Grecia sta attualmentecollassando sotto i debiti pesantissimi delle Olimpiadi 2004, tanto che lo stesso Stato Italiano è stato costretto e mettere sul mercato ben 5 MILIARDI DI EURO di titoli di Stato per aiutarla a non andare a fondo, e con essa l'Euro, un'altra città passata in passato per analoghe  "glorie olimpiche", ossia  Torino, è oggi la città italiana più esposta con le banche, 3.450 euro per abitante, e dunque anche a possibile rischio di fallimento, PROPRIO A CAUSA DEI MUTUI CONTRATTI IN OCCASIONE DELLE OLIMPIADI INVERNALI 2004, come segnala un articolo de La Repubblica del 17 settembre 2010 che qui riproduciamo.
CARI CONCITTADINI, VOGLIAMO PORTARE IL COMUNE DI ROMA AL FALLIMENTO ED AL COLLASSO FINANZIARIO, ASSUMENDOCI I PESANTISSIMI ONERI DELL'OLIMPIADE 2020, SOLO PER SALVARE I VARI CALTAGIRONE, TOTI, ETC. ETC. ETC. ????

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