sabato 11 dicembre 2010

PROSEGUE LA DEVASTAZIONE DELLO SPENDIDO COMPRENSORIO STORICO-PAESAGGISTICO DI TOR CHIESACCIA, UN PATRIMONIO DI TUTTI I ROMANI, IN VIOLAZIONE PERSINO DEL VIGENTE PRG DI VEELTRONI CHE VI AVEVA PREVISTO UN'AREA VERDE, E DI OGNI PRINCIPIO DI TUTELA PAESAGGISTICA. SE NON SI TUTELA QUESTO CONTESTO, COSA DI DEVE INFATTI TUTELARE NELL'AGRO ROMANO ?

FONTE: http://www.eur.roma.it/news.php?news=1384&commentaNews=1
RICORDIAMO COSA SI STA MASSACRANDO E COME:

Incontro di informazione contro le speculazioni a danno del Patrimonio e dei cittadini

Roma, 8 Dicembre 2010
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli Amici di Grillo.
Incontro di informazione contro le speculazioni a danno del Patrimonio e dei cittadiniIl 28 novembre scorso il giornalista esperto in urbanistica Silvio Talarico ha aderito al nostro invito al Laboratorio dei cittadini da noi organizzato.
Silvio ha individuato una serie di violazioni e di irregolarità riguardo alla lottizzazione Tor Pagnotta 2 da parte dei soliti Caltagirone & Co. ai danni del Complesso Tor Chiesaccia e dei Casali del Centro di Colonizzazione Agricola dell'Agro Romano, in poche parole della nostra campagna romana. Di ciò ha messo a conoscenza l’Autorità Giudiziaria e quella di vigilanza urbanistica.
Tale complesso sembra sia stato destinato ad aula didattica all'aperto per gli alunni delle scuole elementari del Quartiere Fonte Laurentina, così come da preciso impegno assunto dal Comune a seguito della partecipazione della scuola al concorso del Comune di Roma "Adotta un Monumento".
La Torre medievale, sopravvissuta fino ai nostri giorni, non sappiamo se sopravvivrà ai lavori per la costruzione dei 5 palazzoni di 8 piani che le sono stati spostati illegalmente a ridosso, su un'area prescritta a verde nel Piano Regolatore. La zona adiacente alla torre e alla chiesaccia è stata precedentemente destinata a "parco pubblico unitario con il limitrofo piano di zona c6 tor pagnotta" e nella autorizzazione ottenuta in questa sede non compaiono gli edifici poi illegalmente autorizzati da un ufficio comunale.
Inoltre, le prescrizioni della VIA imponevano un'altezza pari a quella del limitrofo piano di zona e invece un enorme scheletro di cemento sta venendo su (c.d. pentagono) con tutt’altre quote in elevazione.
Tali scavi hanno fatto a pezzi, contro ogni regola urbanistica e paesaggistica, quelle che dovevano essere le colline dalla Tor Chiesaccia, hanno generato un disastro ambientale che sta producendo e produrrà ancora in futuro conseguenze devastanti. Le volpi fuggendo sono finite schiacciate sotto alle auto, stessa fine hanno fatto istrici e ricci. Ma in questi giorni si sta assistendo all'arrivo di un flagello sul quartiere adiacente al cantiere: l'invasione dei topi che fuggono, sfrattati a colpi di ruspa da quelle che erano le loro tane di ex-campagna romana e che ora affollano i giardini del quartiere e quelli delle scuole, nei cui locali scorrazzano in gran numero.
Talarico lamenta, inoltre, che il Comune abbia richiesto a ogni famiglia residente del Piano di Zona sopracitato il pagamento pro quota della somma di 6,3 milioni di euro per l'esproprio dell'area da destinare a parco pubblico dalla quale verrebbero indebitamente sottratte zone da destinare a sottostazione elettrica e ad edifici di edilizia privata.
Per riassume, queste le irregolarità e i disagi in breve:
- le scuole del Piano di zona C 6 Tor Pagnotta dovevano sorgere, nel rispetto delle normative sull'edilizia scolastica, al centro del quartiere, servite da ampi parcheggi pubblici con affaccio su un ampio parco dotato di vialetti alberati ma tale previsione non è stata rispettata e le scuole sono state costruite - con ritardo - in altra area molto più piccola poiché su quella originaria è stato costruito un centro commerciale;
- le scuole hanno gravi problemi strutturali e di capacità essendo insufficienti ad accogliere tutti i bambini residenti nel quartiere e che per questo motivo i bambini della IV e V elementare sono ospitati presso la sede della scuola media;
- i bambini delle scuole elementari avevano ottenuto dal Comune che tale area verde, su cui sorgerà parte di Tor Pagnotta 2, diventasse aula didattica all'aperto nel corso del Concorso "Adotta un Monumento";
- nell'area espropriata e in quella Comune sono state inserite ulteriori edificazioni non previste nella autorizzazione di Studio e Valutazione di Impatto Ambientale; - i lavori di sbancamento violento effettuati contro le stesse prescrizioni di Studio e Valutazione Ambientale hanno alterato l’equilibrio dell’area destinata a parco e causando una invasione di animali nel quartiere e nelle scuole, invase di recente da topi;
- una delle aree destinate a parco pubblico è stata espropriata con grave ritardo a un prezzo iniziale di 980.000 euro poi portato a 6,3 milioni (contro un prezzo pagato dall'acquirente di quei terreni di soli 170.000 euro nello stesso anno 2006) e che questa cifra è stata ripartita dal Comune sulle spalle di ogni famiglia residente con eccezione di Leroy Merlin e con una riduzione inspiegabile del 70% per un complesso di villa e villini coop Vesta.
- le concessioni non potevano essere rilasciate fino a quando non si fosse realizzata tutta la viabilità esterna, incluso il ponte sul Raccordo.
"PENSATE CHE IN UNA CITTÀ DAI VALORI IMMOBILIARI COME QUELLI DI ROMA CI STA UN SOLO UFFICIO CHE RILASCIA LE CONCESSIONI EDILIZIE E PENSATE A QUALE POTERE POSSANO RIVESTIRE FUNZIONARI CON MODESTO STIPENDIO DI IMPIEGATO COMUNALE QUANDO DI FRONTE SI TROVANO A RILASCIARE O MENO UN PERMESSO PER COSTRUIRE UN QUARTIERE DA MILIONI DI METRI CUBI DAL VALORE DI MILARDI DI EURO" (Dichiarazione del Prof, Cerasoli, Docente di Urbanistica Università Roma 3 - Convegno su urbanistica e mobilità - Roma Eur 2009).
Attualmente la Vigilanza urbanistica regionale, ritenute più che fondate le sue denunce, ha richiesto formalmente la sospensione-revoca delle concessioni edilizie per Tor Pagnotta 2. Le incongruenze sono state esaminate e rilevate anche in sede di Direzione Regionale  per i Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali E’ un primo importante provvedimento a seguito del quale il Comune sarà chiamato a rivedere la congruità del progetto nel rispetto delle regole urbanistiche e paesaggistiche.
Ho cercato di sintetizzare la questione che un cittadino amante del proprio territorio e avverso come noi agli abusi e alla cementificazione selvaggia, con una spiccata abilità alle indagini e al giornalismo investigativo, sta da tempo manifestando in ogni sede.
Proprio per dimostrare il nostro sostegno alle sue inchieste, 8 dicembre alle ore 11 a Fonte Laurentina si è svolto un incontro pubblico per informare i cittadini delle minacce che incombono sull'Agro romano ad opera dei soliti speculatori dell'edilizia che hanno messo le loro ruspe non solo sulla campagna del quadrante sud di Roma ma anche su tutto il territorio comunale.

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