martedì 7 dicembre 2010

SCANDALO ASSUNZIONI ALL'ATAC-ULTIMORA: Assessore alla Mobilità Sergio Marchi in bilico. Sull'assessore il Pdl si spacca

FONTE: http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/12/07/news/parentopoli_atac_marchi_in_bilico-9910514/
DOPO LE REITERATE RICHIESTE DI DIMISSIONI DELL'ASSESSORE MARCHI, UNO DEI COINVOLTI NELLA VICENDA DELLE ASSUNZIONI ALL'ATAC, OGGI LA POSIZIONE DELL'ASSESSORE SEMBRA SEMPRE PIU' INDEBOLITA.....

Si terrà stamattina alle 11, nello studio del sindaco Alemanno, il primo "gabinetto di guerra" sull'affaire Parentopoli in Atac. Una riunione ristretta alla quale, oltre al primo cittadino, parteciperanno l'amministratore delegato Maurizio Basile, che ieri ha deciso di rinunciare al suo incarico in Campidoglio per dedicarsi a tempo pieno all'azienda dei trasporti, nonché il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso, eminenza grigia a Palazzo Senatorio in materia di trasporti.
Fra gli argomenti all'ordine del giorno, un primo esame dei risultati emersi dalla verifica interna commissionata dal sindaco e la strategia da adottare per fronteggiare lo scandalo sulle assunzioni facili che sta scuotendo alle fondamenta una già fragile maggioranza. Sempre più divisa fra gli "alemanniani" doc, schierati nella difesa a oltranza dell'assessore Sergio Marchi, di cui da giorni l'opposizione chiede la testa, e il resto del Pdl che invece, in ordine sparso, individua nel titolare della Mobilità il responsabile politico di una situazione non più sostenibile e ne invoca le dimissioni.  
Con una forza tale che ora lo stesso primo cittadino, in principio propenso a non prendere neppure in considerazione l'ipotesi, anche per non cedere alla campagna degli avversari, sembra ci stia cominciando a pensare. Al punto da immaginare una sorta di blitz - ritiro delle deleghe e contestuale sostituzione - fra Natale e Capodanno.
D'altra parte, la strada alternativa prefigurata dai suoi fedelissimi - ovvero, l'uscita concordata di una decina fra mogli, figli e parenti simbolo dell'affaire Atac - pare essersi rivelata impraticabile: sia perché di "volontari" pronti al sacrificio non se n'è trovato nessuno, sia perché licenziare chi ha un posto fisso senza rischiare una ben più controproducente causa di lavoro è impresa impossibile.
Intanto in Atac il clima diventa ogni giorno più irrespirabile. Da venerdì scorso il capo delle Risorse Umane, Riccardo Di Luzio, insieme a un paio di dirigenti assai fidati dirigenti (fra cui l'ex estremista di destra Gianluca Ponzio), stanno controllando uno per uno i documenti presenti nei fascicoli personali di tutti gli ultimi assunti. E mentre nel quotidiano l'elenco dei beneficati spuntano altri nomi - Serena Santori, cugina di Fabrizio, consigliere capitolino pdl; gli eletti nel comune di Tivoli, Emanuele Di Lauro ed Ettore Tirrò, entrambi provenienti da Azione Giovani - l'esponente del Pd Athos De Luca ha scoperto una spesa quanto meno curiosa, che poco si confà al profondo rosso dei bilanci aziendali: "Ben 200mila euro investiti per acquistare gadget destinati ai dirigenti, dai cuscinetti gonfiabili ai ventagli, dalle penne a caramelle, salviette e k-way tutti griffati Atac", cataloga De Luca.

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