I fatti sono questi: il 17 settembre scorso iniziano i lavori per consentire la svolta a sinistra da via Salaria su via Grottazzolina. Da lì il pandemonio. Perché mai? Semplicemente perché 500 cittadini di Castel Giubielo la svolta a sinistra non la vogliono ed hanno sottoscritto una raccolta di firme consegnata al Sindaco Alemanno. Sostengono che la svolta elimina la possibilità per i residenti di andare verso Settebagni da via Grottazzolina.
La svolta incriminata negli ultimi decenni è sempre stata utilizzata abusivamente. Difatti, negli ultimi 3 anni, in diverse occasioni mani ignote hanno posto un cartello “farlocco” su via Salaria che indicava la possibilità di svolta a sinistra. Risultato? Innumerevoli incidenti stradali in corrispondenza di quell’incrocio abusivo con persino due persone in prognosi riservata. Per i cittadini quella svolta è sempre stata pericolosa e i vigili urbani hanno dato loro ragione, rispondendo ai reclami del Presidente Bonelli. Risultato: i cartelli abusivi sono stati rimossi e la svolta vietata.
Da qui nasce la richiesta della proprietà della “Giocca” di ripristinare la svolta rivolgendosi direttamente agli assessori di Roma Capitale e provocando le reazioni dell’intero quartiere, all’oscuro del progetto che prevedrebbe anche lo spostamento delle fermate dell’Atac e l’appesantimento dell’incrocio con via di Castel Giubileo.
La politica del IV municipio e quella romana si è in parte schierata. Da una parte il Pdl centrale di Roma che, per mano del suo assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha disposto i lavori.
Dall’altra il presidente del IV municipio Cristiano Bonelli, del Pdl anche lui, ma costretto, visti gli eventi, a dare ascolto alle proteste dei 500 cittadini di Castel Giubileo che in tre occasioni hanno protestato sulla Salaria rallentando il traffico e paralizzando la circolazione.
I fatti dicono che Castel Giubileo soffre da anni di problematiche irrisolvibili (semplicemente perché nessuno si è impegato a risolverle):
- La prostituzione sulla via Salaria, i cui rapporti vengono consumati nelle vie interne al quartiere;
- il degrado urbano con la scarsa illuminazione che caratterizza in particolare via di Castel Giubileo;
- i disagi provocati dal Centro Ama di via Salaria 981 dal quale verosimilmente da circa tre mesi fuoriesce un puzzo insopportabile.
- E potremmo continuare con gli abusi edilizi del Salaria Sport Village;
- la chiusura del poliambulatorio di Settebagni.
Ed ora la svolta a sinistra che i cittadini hanno assunto a simbolo dell’arroganza di una politica, sempre più soggetta ai poteri economici, incapace di confrontarsi con i territori.
La svolta a sinistra su via Grottazzolina, voluta dal Pdl centrale di Roma, pare essere la fatidica goccia che fa traboccare il vaso. Si può comprendere come i cittadini di Castel Giubileo possano vedere in questa cosa l’ennesimo atto di puro disinteresse dell’amministrazione capitolina nei loro confronti. Tanto più che da più parti i cittadini affermano che la svolta sia voluta unicamente dall’albergo La Giocca che sorge da sempre proprio in via Grottazzolina. Circostanza in effetti avvalorato dalla lettera (clicca qui) che La Giocca ha inviato alla testata web www.romatoday.it.
Tanto che la Giocca, nella sua missiva, afferma che si presenterà in massa, con tutti i suoi dipendenti, in Campidoglio in occasione del tavolo di confronto indetto con urgenza per lunedì 26 settembre e che per adesso ha ottenuto quale risultato la sospensione delle manifestazioni di protesta.
La Giunta Alemanno:
- è assente sul fenomeno della prostituzione;
- non parla della scarsa illuminazione delle strade;
- è silente sul centro Ama;
- è stata compiacente con gli abusi edilizi dei Mondiali di Nuoto;
ma è ben presente quando si tratta di decidere di disporre una immotivata svolta a sinistra nel bel mezzo della Salaria. Peraltro invisa a tutti gli abitanti di quel quartiere. “Tranne uno” come affermano diversi cittadini nei nostri video (clicca qui).
Come mai? E’ proprio vero che l’interesse di uno solo (imprenditore) valga il disagio di un’intera collettività? In questo Paese sì, come insegnano le cronache nazionali degli ultimi 17 anni. C’è sempre un imprenditore che decide le sorti della collettività pro-domo sua.
A Settebagni era Anemone, da altre parti è il Creso di turno.
Ad oggi, tra l’incudine (i cittadini che protestano a Castel Giubileo) e il martello (l’amministrazione centrale di Roma) pare esserci il presidente del IV municipio Cristiano Bonelli.
Quest’ultimo ha giustamente preso le parti della cittadinanza, affermando nel nostro servizio video che “se la volontà popolare del territorio che governo è contraria alla svolta a sinistra, io ho il dovere di rappresentarli”. Ha partecipato alle manifestazioni (clicca qui) anche per consentire che queste potessero svolgersi senza incidenti. Lui sì, pare quasi aver sposato una “svolta a sinistra”, anche se solo simbolica poiché di contrasto con la volontà capitolina.
Ricordando quella sinistra romana di anni or sono che si batteva per la vivibilità delle periferie romane, prendendo le parti dei cittadini, laddove vi erano abusi da parte del malgoverno.
Peccato che Bonelli si trovi a militare nel Pdl, quello stesso partito che ha disposto la svolta su via Grottazzolina.
E ciò vuol dire che di qui a breve con tutta probabilità potrebbe perdere la battaglia, dovendo lui fare un passo indietro dinnanzi alla volontà della Giunta capitolina.
Che dire? Almeno ci ha provato. Ma sicuramente una volta di più resterà solo. Come spesso è capitato ai presidenti del IV Municipio.
In ultimo, si spera che gli animi a Castel Giubileo si raffreddino e che non si travalichi il confine che divide il doveroso e civile confronto e la violenza.
Anche perché i cittadini hanno un formidabile mezzo di azione contro le ingiustizie perpetrate da chi li amministra, il voto.
Una svolta che potrà essere decisa da un’amministrazione di centrodestra, un domani potrà essere cancellata da un’amministrazione di diverso orientamento. Una volta di più le svolte a sinistra non sono tollerate da questo Paese.
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