martedì 27 settembre 2011

UN PRIMO BREVE SOMMARIO SULLA RIUNIONE DI OGGI MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2011 ALL' I.T.C. MATTEUCCI IN MERITO AL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-BUFALOTTA

UN TEMPESTIVO CONTRIBUTO DEL CDQ SALVIAMO TALENTI IN MERITO ALLA RIUNIONE TENUTASI OGGI PRESS L'ITC MATTEUCCI SUL DELICATISSIMO ED IMPATTANTE PROGETTO DI PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 DA JONIO A BUFALOTTA:
Cari amici, vista l'ora tarda proponiamo solo un breve riassunto su quanto accaduto oggi, riservandoci di tornare presto sull'argomento.

ASSESSORE AURIGEMMA: Introduce la riunione, ma non porta alcun nuovo elemento, limitandosi a riprendere quanto già comunicato il 1 agosto 2011 in occasione dell'incontro presso il Municipio; per quanto riguarda le aree con la cui valorizzazione dovrebbe essere finanziata l'opera precisa solo che si tratta di "aree di riserva del comune", in cui l'edificazione era già prevista, ma la mancanda di dati precisi è oggetto di forti ed insoddisfatte repliche e di qualche sia pur pacata contestazione;
ARCH. DOMENICO SANDRI - ROMA-METROPOLITANE: riillustra il progetto già illustrato in precedenza, senza ulteriori approfondimenti, nè presentazione di alcun quadro economico e/o piano economico di fattibilità, anche per ciò fatto oggetto di numerose ed a volte vibranti richieste, e di qualche contestazione; dalla sua illustrazione emergono comunque i seguenti elementi:
  • la lunghezza totale dell'opera è di m. 3182;
  • il costo di 580 milioni di euro, con ulteriore cambiamento rispetto ai 649 milioni della nota di risposta al consigliere Azzuni, ed ai 515 milioni della riunione del 1 agosto 2011, costo che si conferma un vero RECORD, con costo a km di circa 180 milioni, a fronte dei circa 110 delle linee M4-M5 di Milano (113 milioni) ed alla metro di Torino (79 milioni);
  • confermate le due aree di valorizzazione immobiliare nei pressi del Mercato Valmelaina e fra la stazione Mosca e la Collina del New Green Hill, destinata a totale cementificazione;
  • la stazione Bufalotta verrà riservata al sistema residenziale, ossia alle tante costruzioni circostanti di cui la costruzione è attualmente sospesa o addirittura non iniziata percheè non si vendono, guarda caso prevalentemente di proprietà del Gruppo Caltagirone....
SEGUONO INFINE NUMEROSI, ANIMATI E PRECISI INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DEL MUNICIPIO IV, CHE DANNO LETTURA DELLA LETTERA DEL 26 SETTEMBRE SOTTO RIPORTATA, ED ESPONGONO NUOVAMENTE TUTTE LE FONDATEOBIEZIONI GIA' FATTE IN PASSATO:
  • D. D'Orazio, presidente CDQ Serpentara;
  • M. Paolozza, portavoce Rete Romana di  Mutuo Soccorso;
  • A. Staffa, presidente CDQ Salviamo Talenti;
  • C. Grancio, presidente CDQ Porta di Roma;
  • V. De Russis, Associazione Diritti del Pedone.
Seguono numerosi altri interventi di cittadini, tecnici, altre associazioni.
I tecnici di Roma Metropolitane ed il R.U.P. del processo partecipativo Ing. Donia si sono impegnati a formulare risposte scritte a tutte le osservazioni.
Presenti in sala numerosi giornalisti, Luca Coniglio e Riccardo De Cataldo, rispettivamente direttore ed editore di La Quarta, Nicola Sciannamè direttore Voce del Municipio, Enrico Pazzi di Roma 2013.org, e altri.
QUESTA LA LETTERA LETTA DA UN RAPPRESENTANTE DI TUTTI I CDQ DEL MUNICIPIO:


RAPIDISSIMO IL SITO DI "LA QUARTA" NEL METTERE IN RETE UN IMPORTANTE SINTESI DEL DIRETTORE LUCA CONIGLIO:
LINK: http://www.laquartaonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1170:prolungamento-b1-via-al-processo-partecipativoo-forse-no&catid=50:ultimora&Itemid=62



PROLUNGAMENTO B1, VIA AL PROCESSO PARTECIPATIVO...O FORSE NO?? Stampa
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Martedì 27 Settembre 2011 20:38
di Luca Coniglio


Presso una mai così gremita sala riunioni del “Matteucci”, si è appena tenuto l’incontro inaugurale del processo partecipativo sul prolungamento della Metro B1 da Jonio a Bufalotta. 
Presenti importanti attori politici, tra cui il presidente del Municipio Bonelli e, padrone di casa, l’assessore capitolino alla mobilità Aurigemma, insieme ai consiglieri municipali di entrambe gli schieramenti. 
In prima fila ovviamente anche gli attivissimi comitati di quartiere del nostro territorio, da Talenti a Serpentara, passando per Vigne Nuove
Iniziamo col dire che, conferma di Aurigemma, ora è chiaro come dovrebbero essere finanziati i 580 milioni necessari per l’intera tratta: “ Il prolungamento verrà realizzato grazie ai soldi provenienti dai cosiddetti AMBITI DI RISERVA, aree su cui avverranno delle valorizzazioni immobiliari a prescindere dalla realizzazione della metro. Suddetti terreni si trovano all’interno e all’esterno del IV Municipio.” Smentita quindi da parte del Campidoglio, come del resto era già successo durante la famosa seduta consiliare straordinaria del 1 Agosto, l’ipotesi del famosissimo “project financing”. Chiariti (ma non per questo condivisi e condivisibili) i metodi del finanziamento, si è passati all’illustrazione del progetto da parte dei tecnici di Romametropolitane. Nessuna novità di rilievo, la solfa la conoscevano più o meno tutti: cancellazione dell’originale tracciato passante per il quadrante nord Nuovo Salario/Serpentara e nuovo percorso più a sud con tre stazioni, Vigne Nuove, Mosca e Porta di Roma, di cui le prime due verranno edificate attorno al loro perimetro con delle valorizzazioni immobiliari. Senza soffermarsi troppo sugli inutili dettagli tecnici così tanto amati dagli uomini di Romametropolitane, il dato della serata è stato che i numerosi partecipanti accorsi, sia tecnici privati, sia semplici cittadini, hanno manifestato grandissime perplessità sull’utilità dell’attuale percorso pensato dall’amministrazione, ritenendolo costosissimo e non idoneo alle esigenze trasportistiche del territorio. In particolare è emerso come l’idea di fare l’ultima stazione (terminal) nel cuore di Porta di Roma, rendendola fruibile solo ai residenti della zona, e non più fuori dal Gra, come inizialmente previsto, renderebbe quasi priva di significato l’intera opera. La metro B1 era infatti stata pensata originariamente per arrivare fuori dal raccordo e costruire un fondamentale nodo di scambio gomma/ferro (tipo stazione Anagnina) con i veicoli provenienti da tutti i comuni della cintura metropolitana, che ogni giorno intasano le arterie del nostro municipio per andare verso il centro di Roma. “Fermare la Metro a Porta di Roma e pensare di fare un nodo di scambio all’altezza di piazzale Ennio Flaiano, quasi 2 km dentro il GRA, sarebbe una soluzione che non snellirebbe minimamente il traffico della zona”, ci spiega l’ingegner Nuti, cittadino residente della zona e intervenuto nella discussione. Proprio a questo proposito è stato interessante vedere come, ordinatamente, chiunque si fosse prenotato per parlare, è riuscito a prendere la parola ed esporre dubbi e perplessità sul progetto, certamente un inizio di concertazione che però, come ha tenuto a sottolineare Mimmo D’Orazio, presidente del Comitato Serpentara: “Ancora non può essere chiamato processo partecipativo. Come avevamo previsto, oggi stiamo solo prendendo visione e approfondendo lo stato della progettazione. Ci stiamo informando meglio, ma il vero processo partecipativo che la legge prevede per tutte le opere pubbliche oltre i cinque milioni di euro non è questo.” Di conseguenza tutti i comitati hanno presentato all’ingegner Pasquale Donia, responsabile dell’ iter partecipativo, una mozione nella quale si invita appunto a prendere reale coscienza del processo previsto dalla legge e a darne l’inizio effettivo. Le preoccupazione dei lodevolissimi comitati di quartiere non sono certo infondate o eccessive. Il rischio in agguato è quello che interventi puntuali e competenti come quelli che molti cittadini hanno fatto oggi, si perdano nei tentacoli della burocrazia capitolina la quale spesso, vedi la stazione Conca D’Oro che aprirà senza parcheggi, ci ha abituato a una partecipazione illusoria dove i cittadini credono di dire la loro e di partecipare ai cambiamenti del territorio, mentre in realtà tutto è già deciso. Speriamo vivamente che in questo caso non sia così. Il modo in cui verrà realizzato questo prolungamento dirà molto sul quartiere che lasceremo ai nostri figli. Stavolta non possiamo permetterci di sbagliare.
Ultimo aggiornamento Martedì 27 Settembre 2011 20:45

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